Giunge al termine anche la 28esima giornata di una Serie A che è entrata nelle fasi calde della stagione. Se il discorso per il primo posto è virtualmente chiuso con un Napoli imprendibile (che, però, ieri ci ha lasciato le penne), la lotta per la Champions League entra più che mai nel vivo. Senza alcuno spoiler, andiamo a vedere cos’è successo in questo lungo fine settimana di calcio italiano.
Apre il programma di questo 28esimo turno di campionato, l’anticipo del sabato pomeriggio (ore 15) tra Cremonese e Atalanta. Senza affannarsi più di tanto, la squadra di Gianpiero Gasperini porta a casa tre punti importanti che la rilanciano pienamente in zona “Europa”. A sbloccare la partita ci pensa, nel primo tempo, Marten De Roon. I padroni di casa pareggiano, poi, dal dischetto con Ciofani ma la formazione orobica ritorna in vantaggio e chiude i conti con Boga e Ademola Lookman. Al triplice fischio finale, il risultato è di 1-3 per gli ospiti.
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Nel pomeriggio inoltrato, alle ore 18, è tempo di Inter–Fiorentina. Dal punto di vista dell’intensità e del ritmo di gioco non è una brutta partita anche se (soprattutto per la formazione di Simone Inzaghi) sembra esserci molta frenesia. Tra la tantissime occasioni da rete avute da ambo i lati, basta un gol di Giacomo Bonaventura a regalare alla Viola la quinta vittoria consecutiva. Male, invece, i nerazzurri che subiscono la decima sconfitta in campionato. La terza consecutiva. Ora anche il quarto posto è a rischio come, forse, la panchina di Simone Inzaghi.
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In serata, alle ore 20:45, tocca alla Juventus ospitare all’Allianz Stadium un Hellas Verona alla ricerca di punti salvezza. La prima frazione di gioco si chiude a porte inviolate e con poche azioni degne di nota. Nella ripresa, però, una bella azione manovrata porta Manuel Locatelli a servire con i tempi giusti Moise Kean che batte Montipo’ regalando ai bianconeri un successo di misura per 1-0. Nonostante la penalizzazione di 15 punti, la squadra di Max Allegri si trova clamorosamente a sei punti di distanza dal quarto posto.
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Il menù domenicale della Serie A, si apre alle ore 12:30 con il lunch-match tra Bologna e Udinese. Scontro da due squadre rivelazione di questa stagione, entrambe nella parte sinistra della classifica. Tuttavia, in campo scende una sola squadra ed è quella di Thiago Motta. I rossoblù mettono la partita sui binari giusti già dal primo tempo con le reti di Posch e Moro. Ad inizio seconda frazione, poi, mette la ciliegina sulla torta anche Musa Barrow che confeziona il 3-0 con cui i padroni di casa superano la formazione friulana.
Nello storico orario delle ore 15, sono due le partite in programma.
Partiamo da quella che oppone Monza e Lazio. La formazione di Maurizio Sarri, in straordinario periodo di forma, non risente della sosta per le nazionali e continua a vincere. I biancocelesti, infatti, superano la formazione brianzola con un gol per tempo che porta le firme di Pedro e Milinkovic–Savic. Quest’ultimo, con una punizione perfetta, diventa il miglior marcatore straniero di sempre della Lazio e firma lo 0-2 conclusivo. La squadra capitolina, così, consolida il secondo posto in classifica.
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In contemporanea, si gioca anche un importante Spezia–Salernitana con due squadre che cercano punti per restare fuori dalla zona retrocessione. Nel finire di primo tempo, un autogol di Mattia Caldara porta avanti la formazione ospite ma, a venti minuti dalla fine, arriva il pareggio spezzino con la rete di Eldor Shomurodov (propiziata da un evidente errore di un difensore avversario). Errore più errore fa 1-1.
Alle ore 18, la Roma di José Mourinho ospita all’Olimpico la Sampdoria di Dejan Stankovic. Se i primi quarantacinque minuti si chiudono sullo 0-0, nella ripresa, la formazione giallorossa (dopo l’espulsione di Murillo) cala il tris con Wijnaldum, Dybala ed El Shaarawy. Un pesante 3-0 che permette alla Lupa di agganciare l’Inter al quarto posto in classifica. Si allontana, invece, il miracolo salvezza per il Doria.
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In serata, alle ore 20:45, è tempo del big match di questo fine settimana: ovvero, la sfida tra Napoli e Milan. Privi di Osimhen e della solita “cazzimma” con cui affrontano le partite, i partenopei prendono una clamorosa quanto inaspettata imbarcata. Merito, soprattutto, della miglior prestazione stagionale dei rossoneri che con due gol per tempo sbrigano la pratica. La doppietta di un ritrovato Leao (spostato nel suo habitat naturale che è la fascia sinistra), e le reti di Brahim Diaz e Saelemaekers confezionano un pesantissimo 0-4 che permette alla squadra di Stefano Pioli di salire al terzo posto in classifica.
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Il programma di questa 28esima giornata di Serie A, viene chiusa dai due posticipi del lunedì.
Partiamo da quello pomeridiano delle ore 18:30 che mette di fronte Empoli e Lecce. La partita, iniziata con un’ora di ritardo per via di un principio di incendio nello spogliatoio della squadra di casa, nel primo tempo, non è delle migliori. Nella ripresa, gli Azzurri si fanno preferire e “Ciccio” Caputo, dal dischetto del rigore, firma l’1-0 con cui la squadra di Paolo Zanetti ha la meglio sulla formazione pugliese. Per la salvezza dei toscani manca ormai solo l’aritmetica. Stessa cosa, invece, non si può dire per gli uomini di mister Baroni che rimangono al sedicesimo posto.
In serata, alle 20:45, è l’ora di Sassuolo–Torino. Un incontro piacevole tra due squadre, in posizione tranquilla di classifica, con un modo di giocare che si lascia guardare. Nel primo tempo, passano in vantaggio i neroverdi con la rete di Andrea Pinamonti. Nella ripresa, risponde l’altro centravanti della partita: Tony Sanabria. Ciò significa un punto a testa con il risultato finale di 1-1
TOP
BARROW: l’attaccante gambiano svaria sul fronte d’attacco scambiandosi la posizione con Sansone e non dando punti di riferimento alla difesa avversaria. Nel primo tempo, serve Posch e Moro che con due botte dalla distanza trafiggono Silvestri. Nella ripresa, invece, mette la sua firma sul 3-0 netto con cui il Bologna supera l’Udinese. Il suo tiro piazzato col destro rappresenta il perfetto lieto fine di un’azione dei rossoblù da MANUALE DEL CALCIO.
MILINKOVIC–SAVIC: centrocampista completo come pochi. Punto di riferimento di una squadra che, prima di tutti, passa da lui. Miglior marcatore straniero di sempre nella storia della Lazio. Il serbo, ormai, è da tempo il trascinatore in campo e nello spogliatoio della formazione biancoceleste. La sua perla su calcio di punizione di ieri contro il Monza certifica tutto. Tre punti per la squadra di Maurizio Sarri, un POSTO NELLA STORIA PER IL SERGENTE.
WIJNALDUM: la rottura della tibia destra nel mese di agosto ha condizionato tutta la prima parte di stagione del centrocampista olandese che è tornato a disposizione di José Mourinho solo nel mese di febbraio. Giornata dopo giornata, l’ex giocatore di Liverpool e PSG sta salendo di condizione e le reti contro Sassuolo (prima della sosta per le nazionali) e Sampdoria (che apre le marcature) non sono una casualità. Il classico UOMO IN PIU’.
LEAO: il Milan di Stefano Pioli ritorna con la difesa a quattro e il modulo della passata stagione. A beneficiarne è tutta la squadra e, in particolare, l’attaccante portoghese. Fare la seconda punta nel 3-4-2-1 non gli andava proprio giù con prestazioni irriconoscibili ma quando viene spostato nel suo habitat naturale, la fascia sinistra nel 4-2-3-1, è proprio un’altra storia. Doppietta contro la capolista Napoli e tre punti fondamentali per i rossoneri. Sembra sia tornato (MERAVI)LEAO.
FLOP
LUKAKU: i tifosi interisti si stanno chiedendo preoccupati dove sia finito l’attaccante spacca-partite quando in panchina sedeva Antonio Conte. Il belga è totalmente irriconoscibile. Impacciato, quasi insicuro. E i clamorosi errori sotto porta ne sono un indizio. Nonostante avesse campo a disposizione alle spalle, si limita a fare (quasi) sempre lavoro di sponda senza provare una “galoppata” delle sue (tranne una rara volta nel primo tempo con un suo tiro rimpallato poi da Castrovilli). “Big Rom“, così come tutta l’Inter, DEVE RITROVARE CALMA E FIDUCIA.
PEREYRA: il giocatore argentino è l’esatta rappresentazione dell’Udinese di ieri. Frustato, nervoso, preso in bambola da un Bologna davvero spettacolare che sin da subito ha messo le cose in chiaro. Il capitano della formazione friulana più che pensare a come rimettere in piedi una partita incanalata su binari sfavorevoli, si è limitato a prendere a pedate i giocatori avversari. Da parte del Bologna, tre PERE(YRA).
MURILLO: la partita della Sampdoria era già complicata di suo ma, a peggiorare ancor di più la situazione, ci ha pensato il difensore colombiano ex Inter. Il cartellino rosso ricevuto al cinquantesimo minuto rende infernale, per i blucerchiati, l’ultima mezz’ora di partita. E le reti di Wijnaldum, Dybala ed El Shaarawy ne sono una diretta conseguenza. Non ci si salva con la TROPPA IRRUENZA.
NAPOLI: inserire tra i “flop” di questa giornata un solo giocatore del Napoli è davvero troppo complicato. Tutto l’undici titolare ha reso ben al di sotto della sufficienza con il reparto difensivo che, più di tutti, ha sofferto le avanzate rossonera. Anche perché poco aiutato da un centrocampo che non è riuscito a fare da filtro né in fase difensiva né in fase offensiva. Una giornata storta può capitare anche alla dominatrice di questo campionato ma, quella di ieri, una PRESTAZIONE TROPPO BRUTTA PER ESSERE VERA.
Fonte foto: Lega Serie A
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
È entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva. Con il passare del tempo, è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale di VdC. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e scrive anche delle varie breaking news che concernono i tempi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
Il suo compito in sintesi? Cercare di spiegare, nel miglior modo possibile, tutto quello che non sa! (Semicit. Leo Longanesi).