La WTA (Women’s Tennis Association) ha mantenuto la promessa di utilizzare misure drastiche se il caso della tennista cinese scomparsa Peng Shuai non si fosse risolto in tempi brevi.
Ricordiamo che l’ex numero uno di doppio femminile, dopo aver scritto sul proprio account Weibo di aver subito abusi sessuali dall’ex vice-premier Zhang Gaoli, è improvvisamente scomparsa. Per diverse settimane non si hanno avute sue notizie. Inoltre, il post social è stato rimosso e la discussione in Cina su questa faccenda è stata censurata.
A tal punto, tutto il mondo del tennis e non solo, si è mobilitato per saperne di più sull’intera vicenda. Solo pochi giorni fa, il presidente del CIO Thomas Bach è riuscito a fare una videochiamata con la Peng che ha cercato di rassicurare tutti sulle sue condizioni.
Tuttavia, nessuno è riuscito a convincersi del fatto che sia realmente in sicurezza e in una buona condizione di salute. Neanche il presidente e CEO della WTA, Steve Simon. Quest’ultimo, nella giornata di ieri, ha comunicato ciò che aveva minacciato diverse settimane fa: la sospensione di tutti i tornei WTA in Cina e Hong Kong.
"With the full support of the WTA Board of Directors, I am announcing the immediate suspension of all WTA tournaments in China, including Hong Kong."
— wta (@WTA) December 1, 2021
Queste, riportate sotto, sono solo alcune parti della lunga nota con cui Simon e la WTA hanno comunicato e spiegato il motivo di tale scelta.
“Quando il 2 novembre 2021 Peng Shuai ha pubblicato un’accusa di violenza sessuale contro un alto funzionario del governo cinese, la Women’s Tennis Association ha riconosciuto che il messaggio di Peng Shuai doveva essere ascoltato e preso sul serio. Le giocatrici della WTA, per non parlare delle donne di tutto il mondo, non meritano niente di meno.
Da quel momento in poi, Peng Shuai ha dimostrato l’importanza di parlare, in particolare quando si tratta di aggressioni sessuali, e specialmente quando sono coinvolte persone potenti. Sapeva i pericoli che avrebbe dovuto affrontare. Ammiro la sua forza e il suo coraggio.
Il suo post è stato rimosso da Internet e la discussione su questo serio problema è stata censurata in Cina.
Ai funzionari cinesi è stata offerta l’opportunità di porre fine a questa vicenda, dimostrando in modo verificabile che Peng è libera e in grado di parlare senza interferenze o intimidazioni e indagare sull’accusa di violenza sessuale in modo completo, equo e trasparente. Sfortunatamente, la leadership in Cina non ha affrontato una questione molto seria come questa in modo credibile.
Anche se ora sappiamo dove si trova Peng, ho seri dubbi che sia libera, al sicuro e non soggetta a censura, coercizione e intimidazione.
Niente di tutto questo è accettabile né può diventare accettabile. Se le persone potenti possono sopprimere le voci delle donne e nascondere le accuse di aggressione sessuale sotto il tappeto, allora la base su cui è stata fondata la WTA – l’uguaglianza per le donne – subirebbe un’immensa battuta d’arresto. Non voglio e non posso permettere che ciò accada alla WTA e ai suoi giocatori.
Di conseguenza, e con il pieno supporto del Consiglio di amministrazione della WTA, annuncio l’immediata sospensione di tutti i tornei WTA in Cina, compreso Hong Kong.
Sono stato gratificato dall’enorme quantità di sostegno internazionale che la WTA ha ricevuto per la sua posizione su questo argomento. Per proteggere ulteriormente Peng e molte altre donne in tutto il mondo, è più urgente che mai che le persone parlino apertamente. La WTA farà tutto il possibile per proteggere i suoi giocatori. Mentre lo facciamo, spero che i leader di tutto il mondo continueranno a parlare in modo che si possa fare giustizia per Peng e per tutte le donne, indipendentemente dalle ramificazioni finanziarie.
Mi dispiace molto che sia arrivato a questo punto. Le comunità del tennis in Cina e Hong Kong sono piene di persone fantastiche con cui abbiamo lavorato per molti anni. Dovrebbero essere orgogliosi dei loro successi, ospitalità e successo.
Tuttavia, a meno che la Cina non adotti le misure richieste, non possiamo mettere a rischio i nostri giocatori e il nostro staff organizzando eventi in Cina. I leader cinesi hanno lasciato la WTA senza scelta. Continuo a sperare che le nostre richieste saranno ascoltate e che le autorità cinesi adotteranno misure per affrontare legittimamente questo problema“.
Fonte foto: flickr.com
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo. Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
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