Nella sedicesima giornata di Serie A, non cambia la situazione in vetta alla classifica, con la Juventus che blinda il primo posto aggiudicandosi di misura il derby della Mole col Torino (1-0, decisivo Cristiano Ronaldo dal dischetto). Vincono col medesimo risultato le inseguitrici Napoli e Inter: gli azzurri passano sul campo del Cagliari grazie a un gol al fotofinish di Milik, mentre i nerazzurri si impongono a San Siro con l’Udinese con un rigore del solito Icardi.
Al quarto posto si attesta momentaneamente il Milan, nonostante i rossoneri non vadano oltre lo 0-0 al Dall’Ara col Bologna nel posticipo. Non ne approfitta la Lazio, ko per 1-0 a Bergamo con l’Atalanta (a segno Zapata), mentre prova a risalire la Roma, che batte in rimonta il Genoa per 3-2 all’Olimpico: dopo il 2-2 del primo tempo, propiziato dalle reti di Fazio e Kluivert da una parte e di Piatek e Hiljemark dall’altra, il gol di Cristante spezza l’equilibrio nella ripresa.
In ottica Europa League, provano a dire la loro anche Sassuolo (2-0 in casa del Frosinone in virtù di un’autorete di Ariaudo e di un gol di Berardi), Sampdoria (2-0 a Marassi col Parma grazie alle reti di Caprari e Quagliarella) e Fiorentina (3-1 all’Empoli al Franchi, con Mirallas, Simeone e Dabo che rendono vano il gol di Krunić). In zona retrocessione, invece, da segnalare lo 0-0 tra SPAL e Chievo, con i gialloblu che restano ultimi in classifica. Ecco i Top & Flop del sedicesimo turno di Serie A.
BIRAGHI – Non è impeccabile in occasione del momentaneo vantaggio dell’Empoli siglato da Krunić, ma per il resto offre una gran prestazione, recitando un ruolo di primo piano nella rimonta della Fiorentina: a dir poco inarrestabile sulla sua fascia, è suo l’assist per il gol del sorpasso di Simeone, uno dei tanti crossi interessanti sfornati nel corso del match.
ZAPATA – L’inizio di stagione sottotono appare ormai soltanto un lontano ricordo per il centravanti colombiano, che punisce la Lazio in avvio di gara e regala la vittoria alla sua Atalanta, portandosi a quota cinque gol nelle ultime tre partite (sei reti nella Serie A 2018-2019) e rappresentando un importante punto di riferimento per i suoi.
DUNCAN – Fondamentale nel sistema di gioco di De Zerbi, il metronomo ghanese mette lo zampino nell’autogol dell’ex di turno Ariaudo che sblocca la gara, quindi imbocca Berardi per la rete del 2-0 che certifica la vittoria del Sassuolo sul campo del Frosinone. Oltre a ciò, garantisce il consueto mix di solidità e carattere in mezzo al campo.
SEPE – Raro vedere nei Top un giocatore di una squadra sconfitta 2-0, ma il portiere del Parma non può fare semplicemente nulla per evitare il ko dei suoi in casa della Sampdoria. L’ex Empoli risulta il migliore tra le file dei ducali, esibendosi spesso e volentieri in parate miracolose e decisive.
CALHANOGLU – Il centrocampista turco è tutt’altro che in forma e lo fa palesare nella gara pareggiata 0-0 sul campo del Bologna: abulico e mai in grado di dare l’impressione di poter svoltare, l’ex Bayer Leverkusen non riesce a convincere dal primo minuto, sprecando una concreta occasione per mettersi in mostra.
ZAZA – La sua prestazione tutto sommato non è negativa, ma macchiata inevitabilmente dal retropassaggio sbagliato che porta al calcio di rigore per la Juventus (poi segnato da Cristiano Ronaldo) che decide il derby della Mole: un errore pesantissimo per l’ex di turno, che regala la quinta vittoria ai bianconeri nelle ultime cinque gare disputate contro i granata in Serie A.
OLSEN – Regala la rete del vantaggio al Genoa rivelandosi tutt’altro che impeccabile e sicuro in occasione di una conclusione di Hiljemark e si ripete, suo malgrado, sugli sviluppi di un tiro di Lazović (in questo caso annullato dal VAR). Non è una sicurezza tra i pali, cosa ormai nota da tempo.
IMMOBILE – Il suo apporto, determinante per la Lazio, viene spesso a mancare quando i biancocelesti sono costretti a fronteggiare delle difficoltà degne di nota e finiscono col perdere la partita. Accade anche in casa dell’Atalanta, gara in cui il centravanti della Nazionale spreca ben due occasioni da rete e non riesce a lasciare il segno.
Dennis Izzo
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