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Top & Flop Serie A: Suso, Mertens e Bernardeschi trascinatori, Torino ancora ko
26 Ottobre 2017
CalcioSerie AVoci di Sport

Top & Flop Serie A: Suso, Mertens e Bernardeschi trascinatori, Torino ancora ko

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Il turno infrasettimanale non cambia le carte in tavola: la situazione in Serie A dopo la decima giornata, infatti, rimane pressoché invariata. Vincono le prime tre della classe, con il Napoli che si conferma capolista passando per 3-2 sul campo del Genoa, l’Inter che col medesimo risultato batte la Sampdoria a San Siro nell’anticipo di martedì e la Juventus che rifila un netto 4-1 alla malcapitata SPAL, così come portano a casa i tre punti anche le due squadre della capitale: la Lazio sbanca il Dall’Ara battendo per 2-1 il Bologna, mentre la Roma vince di misura col Crotone all’Olimpico (1-0). Da segnalare, inoltre, il secondo tris consecutivo per la Fiorentina (3-0 al Torino al Franchi) e ritorno al successo per il Milan, che asfalta il Chievo per 4-1 al Bentegodi. Tre punti d’oro anche per l’Udinese, che passa per 1-0 sul campo del Sassuolo, e per l’Atalanta, che si sbarazza senza problemi del Verona tra le mura amiche (3-0), mentre il Benevento accarezza soltanto il suo primo punto stagionale: al Sant’Elia, infatti, i padroni di casa del Cagliari si impongono per 2-1 in extremis. Ecco i nostri Top & Flop della decima giornata di Serie A.

TOP

SUSO – Spesso e volentieri nel calcio le squadre che hanno in rosa un giocatore in grado di risolvere le situazioni più intricate con colpi di classe sono quelle che riescono a superare anche gli ostacoli apparentemente più insormontabili. È il caso del Milan, a secco di vittorie in campionato addirittura dal 2-0 rifilato alla SPAL a San Siro lo scorso 20 settembre: l’entusiasmo estivo è già un lontano ricordo e sulla sponda rossonera del Naviglio torna il malumore. Nella sfida in casa del Chievo, dunque, il Milan aveva solo una possibilità, ossia portare a casa l’intera posta in palio. Obiettivo centrato, peraltro in maniera più che convincente: il 4-1 finale è figlio di una prestazione di grande carattere e cattiveria agonistica da parte dei ragazzi di Montella, in particolare del loro talento più scintillante. Suso si carica la squadra sulle spalle, apre le marcature con un gol dei suoi e propizia l’autorete di Cesar per il raddoppio che spiana la strada ai suoi: l’esterno offensivo spagnolo è una certezza da cui ripartire e, ora più che mai, Montella sa di dover fare il possibile per sfruttare appieno l’enorme potenziale dell’ex Liverpool e Genoa.

MERTENS – A secco da due partite in campionato e reduce dal rigore sbagliato contro il Manchester City in Champions League (peraltro errore decisivo ai fini del risultato), Dries Mertens si riscatta alla grande nel turno infrasettimanale, trascinando il suo Napoli al successo per 3-2 sul campo del Genoa. Come spesso capita quando fronteggiano gli azzurri, i rossoblu affrontano la gara con lo spirito e la concentrazione delle grandi occasioni e gli ospiti appaiono in difficoltà, soffrendo per larghi tratti più del dovuto e dovendo spesso ricorrere agli straordinari per salvarsi. Come Suso per il Milan, Mertens risulta l’uomo che più di ogni altro è in grado di fare la differenza per i partenopei, andando a segno ben due volte nel giro di mezzora con due reti da antologia e propiziando, nella ripresa, l’autogol di Zukanovic. Il folletto belga sigla una doppietta sontuosa, stupisce ancora una volta per personalità e talento e fa ammattire la difesa del Genoa con la sua imprevedibilità. Nonostante giochi spesso e volentieri per tutta la durata dell’incontro, inoltre, non sembra accusare affatto la stanchezza. Devastante.

BERNARDESCHI – Acquistato dalla Juventus la scorsa estate, in molti lo ritenevano un colpo d’autore per la Vecchia Signora, un acquisto ideale che non avrebbe avuto problemi a trovare una collocazione tattica nello scacchiere di Max Allegri. A onor del vero, l’ambientamento di Federico Bernardeschi in quel di Torino è stato tutt’altro che semplice, anche e soprattutto a causa della folta concorrenza (nel suo ruolo Allegri può contare anche su Cuadrado e Douglas Costa), ma l’ex numero 10 della Fiorentina ha saputo a poco a poco conquistare la fiducia del tecnico livornese, sfruttando le chance che quest’ultimo gli ha gradualmente concesso e guadagnando sempre più occasioni per mettersi in mostra. Dopo l’illusorio gol del vantaggio nella sfida pareggiata per 2-2 in casa dell’Atalanta lo scorso 1 ottobre, il talentuoso esterno offensivo di Carrara ha colpito anche all’Allianz Stadium contro la SPAL, aprendo le marcature con un gol dei suoi e facendosi apprezzare per il suo fondamentale apporto alla manovra offensiva dei bianconeri. Dopo le tante critiche ricevute in quest’avvio stagionale, dunque, torna a splendere il sole sulla stagione di Bernardeschi, a un passo dal compiere il tanto agognato salto di qualità.

FLOP

TORINO – Quella attualmente in corso rischia di essere un’altra stagione piuttosto incolore per il Torino, rinforzatosi in maniera più che adeguata nello scorso mercato estivo ma incapace di intraprendere la strada della continuità e di ottenere una certa stabilità. Ad aggravare la situazione già precaria dei granata, poi, ci ha pensato l’infortunio di Andrea Belotti, che nelle ultime partite ha privato il Toro del suo bomber principe e imprescindibile punto di riferimento. Dopo il pesantissimo poker incassato nel derby in casa della Juventus (4-0), il pareggio tra le mura amiche per 2-2 col Verona (gli uomini di Siniša Mihajlović erano avanti 2-0 nel punteggio) e col medesimo risultato in casa del Crotone, soltanto in extremis, il Torino ha perso in casa con la Roma per 1-0 e, ieri, è caduto rovinosamente per 3-0 al Franchi con la Fiorentina, mettendo in mostra delle vistose lacune, sia per ciò che concerne il gioco che per quanto riguarda l’atteggiamento mentale. Dopo cinque partite consecutive senza vittorie, fare tre punti contro il Cagliari in casa domenica è più che un obbligo.

IMMOBILE – Ebbene sì, tocca anche a lui. Ciro Immobile ha vissuto un avvio di stagione a dir poco sensazionale, il migliore della sua carriera fino a questo momento, mettendo a referto la bellezza di diciassette reti in quattordici presenze (media di circa 1,2 gol a partita) tra campionato, Supercoppa italiana ed Europa League. Eppure, nella sfida vinta per 2-1 dalla sua Lazio in casa del Bologna, l’attaccante napoletano ha avuto la chance di andare ancora una volta a segno, ma ha prima fallito un calcio di rigore colpendo il palo ed ha poi soltanto sfiorato la via della rete a porta sguarnita. Dopo tante prestazioni da incorniciare, dunque, quella del Dall’Ara risulta essere la prima serata negativa della stagione del centravanti della Nazionale. Cose che capitano e che contribuiscono a rendere ancor più affamato un bomber di razza qual è Immobile, la cui stagione, al di là della prestazione incolore di Bologna, resta inevitabilmente straordinaria fin qui.

BENEVENTO – Per la seconda settimana consecutiva trova spazio tra i flop di giornata il Benevento, giunto ormai alla sua decima sconfitta consecutiva (un record che più negativo non potrebbe essere). Nemmeno il cambio in panchina, con Roberto De Zerbi subentrato a Marco Baroni, è riuscito a dare una scossa significativa all’ambiente giallorosso e le Streghe sembrano già avviate verso il ritorno immediato in Serie B. Se è vero che la stagione è iniziata da poco ed è presto per fare discorsi del genere, è pur vero che la formazione campana non ha mai dato l’impressione di poter invertire la rotta e le poche cose buone che ha fatto vedere non bastano, come del resto testimonia una classifica sempre più deficitaria. Nessun’altra squadra aveva mai fatto peggio del Benevento nelle prime nove gare, cui va aggiunta la sconfitta subita ieri in casa del Cagliari. A tempo ormai scaduto, Iemmello trasforma un calcio di rigore per l’1-1, facendo esplodere di gioia i tifosi beneventani e il neotecnico De Zerbi, ma poco dopo Pavoletti spegne i sogni di gloria dei giallorossi e li costringe a restare all’ultimo posto con zero punti, il peggior attacco e la peggior difesa del torneo e sei lunghezze di distacco dal quartultimo posto.

Dennis Izzo

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Dennis Izzo

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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.

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