Tante conferme nella sesta giornata di Serie A, a partire dall’Inter di Antonio Conte, che si presenterà allo scontro diretto con la Juventus da prima in classifica: i nerazzurri, infatti, battono 3-1 la Sampdoria a Genova nell’anticipo di sabato: a segno Sensi, Sánchez alla prima gara da titolare nel nostro campionato dopo otto anni e Gagliardini per gli ospiti, inutile ai fini del risultato finale il gol dei padroni di casa siglato da Jankto. Ad inaugurare il turno era stata proprio la Juve, con i campioni in carica capaci di battere per 2-0 la SPAL all’Allianz Stadium grazie all’eurogol al volo da fuori area di Pjanić e al colpo di testa vincente di Cristiano Ronaldo. Gigi Buffon, schierato per la seconda volta in questa stagione, raggiunge le 903 presenze coi club, diventando il calciatore italiano con più apparizioni di sempre (superato Paolo Maldini).
Nell’ultimo anticipo del sabato, l’Atalanta strapazza per 4-1 il Sassuolo al MAPEI Stadium e si conferma terza forza del campionato, chiudendo la prima frazione di gioco sul 4-0: una doppietta del Papu Gómez e una rete di Gosens stendono i neroverdi dopo nemmeno mezzora di gioco, quindi Zapata archivia la pratica a 10’ dal termine del primo tempo e Defrel nella ripresa segna il gol della bandiera per i suoi. Poker anche per la Lazio, che riserva un pesantissimo 4-0 al Genoa all’Olimpico: trovano la via del gol Milinković-Savić, Radu, Caicedo e Immobile.
Successi di misura, invece, per Roma (1-0 sul campo del Lecce nonostante un rigore sbagliato da Kolarov, decisivo il solito Džeko), Napoli (2-1 al San Paolo col Brescia, in gol Mertens e Manolas per gli azzurri e Balotelli per le Rondinelle), Udinese (1-0 tra le mura amiche col Bologna, a segno Okaka) e Parma (3-2 col Torino nel posticipo del Tardini, con reti di Kulusevski, Cornelius e Inglese per i ducali e di Ansaldi e Belotti dal dischetto per i granata). Seconda sconfitta di fila per il Milan, che cade per 3-1 a San Siro con la Fiorentina: è Rafael Leão a rendere meno amaro il ko propiziato dalle reti ospiti di Pulgar su rigore, Ribéry e Castrovilli, con Donnarumma che si consola parzialmente parando un rigore a Chiesa. L’unico pareggio della giornata è quello tra Cagliari e Verona (1-1, Faraoni risponde a Castro). Di seguito i Top & Flop del sesto turno di Serie A.
GÓMEZ – Sempre più trascinatore e uomo chiave dell’Atalanta di Gasperini, l’ex Catania risulta a dir poco immarcabile per la retroguardia del Sassuolo. Parte da metà campo, supera Toljan con un delizioso tunnel e beffa Consigli con un destro imparabile per l’1-0, quindi firma la doppietta personale con un altro gran gol, guadagnandosi la palma di migliore in campo.
IMMOBILE – Il centravanti della Nazionale punisce il Genoa, sua ex squadra, risultando indubbiamente il migliore in campo nel 4-0 in favore della sua Lazio: contribuisce al gol di Milinković-Savić, effettua il passaggio vincente per la rete annullata dal VAR a Luis Alberto e colpisce in ripartenza nel finale. Letale.
RIBÉRY – A 36 anni, il campione francese non ha esaurito la benzina e chi pensava che il suo acquisto da parte della Fiorentina si sarebbe rivelato un clamoroso flop si è dovuto ricredere in breve tempo. Propizia il rigore segnato da Pulgar facendo girare la testa alla difesa del Milan, quindi causa l’espulsione di Musacchio e segna un gran gol, strappando gli applausi del pubblico di San Siro.
KULUSEVSKI – Il talentuoso esterno offensivo svedese disputa una gran gara contro il Torino, trascinando il suo Parma alla vittoria per 3-2 a suon di giocate d’alta scuola e segnando un bel gol per l’1-0. È una costante spina nel fianco per la difesa granata in contropiede e lascia il segno anche con un sontuoso assist per il momentaneo 2-2 realizzato da Cornelius.
TOLJAN – Nel rocambolesco 4-1 incassato dal Sassuolo in casa contro l’Atalanta, il laterale tedesco ex Borussia Dortmund ha non poche responsabilità: oltre a perdere completamente il duello con Gómez in occasione del gol dell’1-0 firmato dall’argentino, serve in maniera sciagurata a Gosens il pallone del 2-0 pochi istanti più tardi.
MUSACCHIO – Il Milan sprofonda davanti al proprio pubblico con la Fiorentina e l’argentino ex Villarreal ha palesi responsabilità, in questo lascia i rossoneri in dieci uomini in avvio di secondo tempo per via di uno scriteriato intervento ai danni di Ribéry, peggiorando ulteriormente le cose per gli uomini di Giampaolo.
BREMER – Il centrale brasiliano del Torino delude ampiamente le aspettative, facendosi ammonire in seguito a un intervento falloso su Cornelius e regalando un calcio di rigore al Parma con un fallo di mano che costringe i suoi a giocare in inferiorità numerica. Prova da dimenticare per lui e il Toro torna a perdere dopo appena una giornata.
EL YAMIQ – Tornato la scorsa estate al Genoa dopo aver disputato la stagione 2018-2019 in prestito al Perugia, in Serie B, il difensore marocchino classe ‘92 non riesce a dare garanzie nel match perso per 4-0 dai suoi sul campo della Lazio, compiendo interventi tutt’altro che precisi e rimediando anche un’ammonizione. Non sembra ancora pronto per la massima serie.
Dennis Izzo
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