Nella ventunesima giornata di Serie A, la Juventus batte 2-1 la Lazio in rimonta all’Olimpico grazie a un rigore di Cristiano Ronaldo al fotofinish e aumenta il divario sul Napoli secondo in classifica, portandosi a +11 sugli azzurri – bloccati sullo 0-0 a San Siro dal Milan quarto – e addirittura a +19 sull’Inter terza, con i nerazzurri che perdono di misura sul campo del Torino (1-0, decisivo Izzo). Discorso Scudetto già ampiamento chiuso? Sembrerebbe proprio di sì: anche se l’ottavo titolo di fila per i bianconeri appare una pura formalità, è lecito attendersi che gli uomini di Allegri non mollino la presa, consci che anche e soprattutto nella loro situazione qualche distrazione di troppo potrebbe risultare fatale.
Quinto posto, invece, per la Roma, che spreca una vittoria praticamente già in tasca (non una novità in questa stagione per gli uomini di Di Francesco), facendosi rimontare tre reti di vantaggio a Bergamo con l’Atalanta (da 3-0 a 3-3) a causa delle solite incertezze di troppo in fase difensiva, mentre la Fiorentina si impone per 4-3 al Bentegodi col Chievo, in un match dominato dalle polemiche in seguito all’utilizzo del VAR, che sorride ai viola e affossa le speranze dei gialloblu.
Si affermano senza particolari patemi d’animo il Sassuolo (3-0 al Cagliari a Reggio Emilia), il Frosinone (4-0 al Dall’Ara col Bologna) e la Sampdoria, che rifila un poker alla malcapitata Udinese (4-0 tra le mura amiche, grazie anche e soprattutto alla doppietta da record di Quagliarella). Tre punti anche per la SPAL, che centra una preziosissima vittoria per 3-2 nel derby col Parma al Tardini, e per il Genoa, che si aggiudica il duello con l’Empoli per 3-1 al Castellani. Di seguito i Top & Flop del secondo turno del girone di ritorno di Serie A.
QUAGLIARELLA – Bisognerebbe inventare nuovi vocaboli per non risultare banali nel descriverlo. A 36 anni, Quagliarella non sembra aver intenzione di fermarsi: segna due rigori che spianano la strada al successo dei suoi contro la sua ex Udinese e serve l’assist per la rete di Gabbiadini. La doppietta lo porta a quota 11 gare consecutive a segno, permettendogli così di eguagliare il record stabilito da Gabriel Batistuta nel 1994. Eterno.
CIANO – Mette in campo tanta grinta e determinazione e risulta anche incisivo in fase offensiva, segnando una doppietta pesantissima nel sontuoso 4-0 con cui il suo Frosinone asfalta il Bologna al Dall’Ara. Piacevole quanto meritata l’affermazione in Serie A dopo tanti anni di gavetta nelle serie minori, è lui la chiave di volta della stagione dei ciociari, che tornano a credere nella salvezza.
IZZO – Che fosse uno di quei giocatori più unici che rari per ciò che concerne il carattere, la mentalità e lo spirito di sacrificio era piuttosto noto da tempo. Se oltre a possedere queste doti risulta letale anche in attacco, il Torino ha tra le mani un giocatore sublime: suo il gol vittoria contro l’Inter, la ciliegina sulla torta di una gara da applausi anche in fase difensiva.
INGLESE – L’ex centravanti del Chievo si rende ancora una volta protagonista di una gran prestazione, mettendo a referto una bella doppietta che ne certifica l’affermazione in massima serie e, soprattutto, l’importanza nel sistema di gioco del Parma. Nonostante i ducali perdano in casa con la SPAL per 3-2, la prova offerta da Inglese non può assolutamente passare inosservata.
OLSEN – Conferma la sua estrema discontinuità rendendosi autore di una prova a dir poco negativa in quel di Bergamo. Dopo che i suoi si portano in vantaggio per 3-0, infatti, il portiere svedese commette due errori pesantissimi nell’ottica del risultato finale, dapprima in occasione del gol di Castagne, quindi sugli sviluppi della rete del definitivo 3-3 di Zapata. Rivedibile.
BEHRAMI – Solitamente si mette in mostra per la grinta e la tenacia con cui lotta su ogni pallone dal primo all’ultimo minuto, risultando un tassello importante in mezzo al campo per l’Udinese: stavolta, però, il suo apporto è pressoché nullo, con un fallo evitabile in area di rigore e zero segnali incoraggianti, fino alla sostituzione per scelta tecnica. Giornata da dimenticare.
MATTIELLO – Non è di certo l’unico a finire dietro alla lavagna in un pomeriggio a dir poco nefasto per il suo Bologna, ma è impossibile non menzionare il durissimo intervento ai danni di Cassata che gli costa l’espulsione e lascia i suoi con l’uomo in meno in un match in cui i rossoblu crollano vistosamente sotto i colpi del Frosinone in una sfida cruciale in ottica salvezza, peraltro davanti al proprio pubblico.
NAINGGOLAN – Gettato nella mischia da Spalletti, risulta ancora una volta l’ombra di sé stesso, non riuscendo praticamente mai a dare l’impressione di poter dire la sua e imprimere una significativa svolta al match. Parente lontano del giocatore ammirato alla Roma, soprattutto sotto la guida dello stesso tecnico toscano: stavolta, però, anche quest’ultimo sembra poter fare davvero poco per recuperarlo. Il belga è uno dei più grandi flop della stagione?
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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