Dopo la sosta per le Nazionali che purtroppo ha rappresentato una pagina nera per la storia del calcio italiano, con la clamorosa eliminazione dell’Italia dalla prossima Coppa del Mondo ad opera della Svezia, a risollevare l’umore dei tifosi nostrani ci ha pensato il ritorno della Serie A, che come di consueto ha offerto sorprese, conferme e novità molto interessanti. A guidare la classifica è sempre il Napoli, che nel secondo anticipo di sabato sconfigge per 2-1 il Milan al San Paolo. Gli azzurri sono l’unica squadra imbattuta insieme all’Inter, vincitrice per 2-0 a San Siro nel posticipo domenicale con l’Atalanta. Successo a dir poco significativo anche per la Roma, che si aggiudica il derby della Capitale con la Lazio (2-1) e scavalca in classifica proprio i rivali biancocelesti, mentre per la Juventus è un weekend da dimenticare: i bianconeri, infatti, cadono per 3-2 a Marassi con la Sampdoria, rimettendosi in corsa soltanto nei minuti di recupero dopo che i blucerchiati si erano portati sul 3-0. In ottica salvezza, invece, da segnalare le vittorie di Genoa (1-0 in casa del Crotone), Sassuolo (2-1 in extremis sul campo del Benevento) e Cagliari (1-0 alla Dacia Arena con l’Udinese), il pareggio della SPAL per 1-1 tra le mura amiche con la Fiorentina e la sconfitta del Verona per 3-2 in rimonta col Bologna al Bentegodi nel posticipo di ieri sera. Punto anche per il Chievo, che blocca il Torino sull’1-1 in trasferta (decisivo il rigore sbagliato da Belotti). Di seguito i Top & Flop della tredicesima giornata di Serie A.
TOP
PEROTTI – Si rivela ancora una volta un giocatore indispensabile per la Roma di Di Francesco, non soltanto per il rigore del momentaneo vantaggio che trasforma con la consueta freddezza. L’argentino è sempre nel vivo dell’azione e spesso e volentieri risulta una vera e propria spina nel fianco per la difesa della Lazio. Protagonista anche in occasione del 2-0 siglato da Nainggolan: sottrae il pallone a Bastos e dà il via all’azione che porta al raddoppio dei suoi.
INSIGNE – Indubbiamente il migliore in campo nell’anticipo in cui il Napoli regola il Milan per 2-1 davanti al proprio pubblico e si conferma in vetta alla classifica del campionato con 35 punti. Dopo essere stato impiegato col contagocce nel nefasto doppio confronto dell’Italia con la Svezia, il talentuoso esterno offensivo si riscatta con una prova maiuscola, l’ennesima in questa stagione nel 4-3-3 di Sarri in cui si trova più che a suo agio: alle giocate d’alta scuola e un palo colpito in posizione di fuorigioco va aggiunto il gol che sblocca la contesa.
ICARDI – A secco da due partite, il centravanti argentino conferma di essere un giocatore tutt’altro che banale, mettendo a segno una doppietta importantissima nel posticipo vinto per 2-0 a San Siro contro l’Atalanta e regalando dunque ai nerazzurri il secondo posto in classifica a quota 33 punti, di cui ne ha propiziati ben dodici. Con tredici reti realizzate fin qui, è secondo soltanto a Ciro Immobile nella classifica marcatori: stende l’Atalanta con due colpi di testa e dimostra ancora una volta di essere un giocatore in grado di caricarsi la squadra sulle spalle.
TORREIRA – Dopo la doppietta nel netto 4-1 casalingo rifilato al Chievo, il giovane mediano uruguaiano si ripete nella difficile e apparentemente proibitiva sfida di Marassi contro la Juventus. I campioni in carica sono costretti ad arrendersi all’entusiasmo e all’organizzazione tattica dei blucerchiati, di cui Torreira rappresenta uno dei giocatori più importanti dal punto di vista tattico e più belli da ammirare sul rettangolo di gioco. Archivia la pratica siglando la rete del 2-0 con un gran destro che non lascia scampo a Szczesny.
FLOP
MANDZUKIC – Non che non ci provi a dare un senso alla sua partita, anzi. Mette in campo la sua solita grinta, ma in quel di Genova il suo apporto risulta piuttosto inconsistente per i suoi. La Juventus fatica e dalle sue parti non riesce a costruire azioni degne di nota, riuscendo a rimettersi in corsa soltanto con l’ingresso di Douglas Costa in luogo di Cuadrado. Oltre a ciò, l’ariete croato non riesce a dare un contributo concreto in fase di copertura.
SAMIR – Gettato nella mischia a sorpresa da Delneri, non ripaga in alcun modo la fiducia del tecnico. Sin dalle prime battute è in difficoltà al cospetto dell’attacco del Cagliari e fatica e non poco a contenere le sortite offensive dei rossoblu. Ha responsabilità anche e soprattutto in occasione del gol decisivo siglato da Joao Pedro, che costringe l’Udinese ad una sconfitta pesantissima, soprattutto per ciò che concerne la classifica.
BELOTTI – Presumibilmente pesa ancora il lungo infortunio e la bruciante eliminazione dell’Italia dai Mondiali nella testa del Gallo, che nel match casalingo contro il Chievo viene schierato titolare da Mihajlovic ma non rispetta le attese, offrendo una prestazione a dir poco sottotono. Le tante difficoltà che sta attraversando si riassumono in una fotografia piuttosto rilevante: il calcio di rigore guadagnato e poi sbagliato, un’occasione importante per regalare la vittoria ai suoi letteralmente mandata in fumo.
BASTOS – Partita da dimenticare per il centrale difensivo angolano in forza alla Lazio. Se fino a questo momento il classe ’91 ex Rostov aveva rappresentato una certezza per i suoi, infatti, nel derby risulta l’anello debole della catena difensiva. Protagonista in negativo in occasione di entrambe le reti della Roma: stende Kolarov e regala ai giallorossi il rigore poi trasformato da Perotti, quindi perde il pallone proprio in favore di quest’ultimo nell’azione che porta al 2-0.
Dennis Izzo
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