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Top & Flop Serie A: Higuain decisivo, Lapadula spento
31 Ottobre 2017
CalcioSerie AVoci di Sport

Top & Flop Serie A: Higuain decisivo, Lapadula spento

Home » Voci di Sport » Calcio » Top & Flop Serie A: Higuain decisivo, Lapadula spento

L’undicesima giornata di Serie A si è conclusa ieri col posticipo vinto dall’Inter per 2-1 sul campo del Verona. Vittoria fondamentale per i nerazzurri, che tornano al secondo posto a due lunghezze di distacco dal Napoli capolista (3-1 contro il Sassuolo al San Paolo) e un punto di vantaggio su Juventus (vittoria per 2-0 in casa del Milan nell’anticipo di sabato) e Lazio (netta affermazione per 5-1 in quel di Benevento). Vincono anche la Roma, che supera di misura il Bologna all’Olimpico (1-0) nel secondo anticipo di sabato, la Sampdoria, che schianta il Chievo con un pesante 4-1 interno, e l’Udinese, che tra le mura amiche ha la meglio sull’Atalanta (2-1). Ritrovano, invece, il successo la SPAL (1-0 interno ai danni del Genoa) e il Crotone (2-1 in casa con la Fiorentina), così come il Torino, che nel posticipo domenicale batte 2-1 il Cagliari davanti al proprio pubblico. In attesa del prossimo turno, l’ultimo prima della sosta per le Nazionali (con l’Italia impegnata nel doppio confronto con la Svezia per accedere alla fase a gironi dei Mondiali), diamo un’occhiata ai Top & Flop dell’undicesima giornata di campionato.

TOP

HIGUAIN – I veri bomber sono quelli su cui le loro squadre sanno di poter contare quasi sempre, soprattutto nei momenti della verità. Dopo un inizio di stagione tutt’altro che semplice, Gonzalo Higuain si sta riprendendo la Juventus a suon di prestazioni di alto livello e gol di fondamentale importanza. Dopo aver ritrovato la via della rete nel turno infrasettimanale con la SPAL – in cui gli è stato anche annullato un gol – il Pipita ha timbrato ben due volte il cartellino nell’ostica sfida di San Siro vinta per 2-0 col Milan nel recente turno, tornando ad essere il centravanti micidiale e decisivo che eravamo abituati a conoscere. I campioni rispondono alle critiche con i fatti e Higuain, che un campione lo è senza dubbio, lo sta facendo alla grande. E ora non vuole porsi più limiti, anche perché un attaccante del suo calibro, una volta sbloccatosi definitivamente, difficilmente si sente appagato.

IMMOBILE – Un altro bomber col gol nel sangue che quest’anno non si sta ponendo limiti è Ciro Immobile, che dopo l’errore dal dischetto nel match vinto per 2-1 in casa del Bologna nel turno infrasettimanale si è riscattato come meglio non avrebbe potuto fare nel largo successo della sua Lazio per 5-1 sul campo del Benevento. Il centravanti della Nazionale trascina i biancocelesti alla sesta vittoria consecutiva, ritrovando la rete dopo appena una giornata di astinenza e servendo ben tre assist ai compagni (nell’ordine Bastos, Marusic e Milinkovic-Savic). Immobile si conferma dunque attuale capocannoniere del torneo con ben quattordici reti in undici partite, tre gol in più rispetto alla coppia argentina Dybala-Icardi. L’ex Torino è il terminale offensivo ideale per i meccanismi di gioco di Inzaghi, vive per il gol ma sa indossare alla grande anche i panni dell’uomo assist: insomma, è ormai divenuto un giocatore completo e devastante.

TORREIRA – Tra i nostri Top di giornata c’è spazio anche per il giovane gioiello della Sampdoria, uno dei tanti talenti in forza alla formazione blucerchiata che quest’anno potrebbe compiere il tanto agognato salto di qualità e dimostrare di essere più di una semplice promessa: si tratta di Lucas Torreira, centrocampista uruguaiano classe ’96 che nella gara vinta per 4-1 dai suoi ai danni del Chievo a Marassi ha sfoderato una prestazione a dir poco sontuosa, mettendo a segno addirittura una doppietta, di cui un gol con un calcio di punizione magistrale. Una vera e propria gioia inattesa per uno come lui, poco avvezzo al gol: si è trattato, infatti, delle sue prime due reti in maglia blucerchiata, dopo che l’anno scorso era rimasto a secco per tutta la stagione. L’ex Pescara, inoltre, ha offerto una prestazione a dir poco convincente in mezzo al campo, strappando gli applausi del Ferraris e attirando l’attenzione di numerose squadre di prima fascia.

FLOP 

LAPADULA – Dopo una prima stagione in Serie A tutt’altro che facile, seppur conclusa con numeri tutto sommato positivi (8 reti in 27 presenze), l’estate scorsa Lapadula è stato ceduto dal Milan al Genoa in prestito con obbligo di riscatto, anche perché difficilmente avrebbe trovato spazio quest’anno con la concorrenza dei nuovi arrivati Kalinic e André Silva e l’esplosione del giovane Cutrone. In molti ritenevano che il passaggio alla corte di Juric avrebbe potuto rappresentare una svolta importante per la carriera dell’attaccante torinese di origini peruviane, un po’ com’era accaduto, sempre sull’asse Milano-Genova, a giocatori come Suso e Niang, ma le previsioni per ora non si sono avverate. Un infortunio ne ha condizionato l’avvio di stagione, privando il Genoa del suo attaccante principale, e il ritorno in campo, da titolare per la prima volta assoluta con la maglia rossoblu, non è stato da incorniciare, con una prestazione piuttosto anonima e insufficiente nella sconfitta per 1-0 in casa della SPAL.

HANDANOVIC – Tra i principali protagonisti dell’ottimo avvio di stagione dell’Inter e tra i pochi a salvarsi nelle precedenti annate negative e incolori, stavolta Samir Handanovic è finito sotto i riflettori non per una parata spettacolare o un intervento decisivo, quanto piuttosto per un errore a dir poco clamoroso (soprattutto per un portiere affidabile come lui) che ha rischiato di compromettere seriamente la trasferta di Verona per i suoi nerazzurri. Passati in vantaggio con Borja Valero sul finire del primo tempo, gli uomini di Spalletti si sono fatti raggiungere dalla rete dell’ex di turno Pazzini, che spiazza lo sloveno su un calcio di rigore regalato agli scaligeri proprio dal portiere nerazzurro, protagonista suo malgrado di uno dei pochi errori della sua carriera. Per sua fortuna, lo svarione non ha pesato sul risultato finale, ma ha rischiato davvero di impedire all’Inter di portare a casa la vittoria finale.

SENSI – Restando in tema di errori clamorosi, non si può fare a meno di mettere in evidenza quello commesso da Stefano Sensi, centrocampista del Sassuolo, nella sfida persa dai suoi per 3-1 in casa del Napoli. Il classe ’95 scuola Cesena regala il gol del momentaneo 1-0 al Napoli, permettendo ad Allan di battere tranquillamente a rete e superare Consigli. Fino a quel momento non aveva affatto giocato male, ma è inevitabile che un errore del genere condizioni un’intera partita. Il Sassuolo era riuscito anche a pareggiare e a mostrare un atteggiamento volitivo e battagliero, ma non è bastato per fermare la marcia inarrestabile del Napoli, che fa valere la sua indiscutibile superiorità dal punto di vista tecnico rispetto ai neroverdi, approfittando inoltre degli errori di questi ultimi, quello di Sensi in testa.

Dennis Izzo

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Dennis Izzo

About Dennis Izzo

Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.

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