Nella quarta giornata di Serie A, l’Inter si conferma capolista in solitaria, aggiudicandosi anche il derby col Milan (2-0, a segno Brozović con un destro deviato e Lukaku con un colpo di testa su assist di Barella) e portandosi a quota 12 punti. A seguire c’è la Juventus, che supera non senza qualche difficoltà l’ostacolo Verona, imponendosi per 2-1 in rimonta all’Allianz Stadium: apre le marcature Miguel Veloso con un gran sinistro dalla distanza, Ramsey firma il suo primo gol in Italia per il pareggio e Cristiano Ronaldo si rende autore del calcio di rigore che permette ai suoi di passare in vantaggio.
I bianconeri hanno appena due punti in meno ai nerazzurri e sono l’unica squadra ancora imbattuta, insieme agli uomini di Conte e alla Roma. Quest’ultima passa per 2-1 sul campo del Bologna al fotofinish, con Džeko che a tempo scaduto va in gol di testa e consegna i tre punti ai suoi, dopo che un rigore di Sansone aveva risposto al vantaggio firmato da Kolarov con un calcio di punizione, la specialità della casa. Trionfo anche per la Lazio, che supera per 2-0 il Parma all’Olimpico grazie alle reti di Immobile e Marušić, mentre la Sampdoria porta a casa la prima vittoria stagionale contro il Torino a Marassi (1-0, decisivo un gol di Gabbiadini).
Col medesimo punteggio il Brescia sbanca la DACIA Arena (1-0 in casa dell’Udinese grazie alla rete siglata da Rômulo) e il Sassuolo archivia la pratica SPAL con un netto e convincente successo per 3-0 tra le mura amiche (doppietta di un monumentale Caputo e gol di Duncan). Tra le big vince anche il Napoli, che passa per 4-1 al Via del Mare col Lecce: apre le marcature Llorente, raddoppia Insigne dal dischetto e chiude i conti Fabián Ruiz, quindi Mancosu la riapre dagli undici metri e Llorente mette anche il punto esclamativo, realizzando la sua terza rete consecutiva nonché la sua prima doppietta in maglia azzurra.
Nel posticipo, l’Atalanta prolunga l’astinenza da vittorie della Fiorentina, rimontando da 0-2 a 2-2 al Tardini di Parma contro i viola: all’autorete di Palomino e al primo gol in Italia di Ribéry rispondono Iličič e Castagne nel finale di gara. Riesce a centrare la prima vittoria stagionale, invece, il Cagliari, che batte 3-1 il Genoa grazie alle reti di Simeone e João Pedro e all’autogol di Zapata, che ribaltano l’iniziale vantaggio firmato da Kouamé. Di seguito i Top & Flop della quarta giornata di Serie A.
DZEKO – Il bomber bosniaco lotta su ogni pallone senza mai arrendersi e il suo enorme spirito di sacrificio viene premiato dal colpo di testa vincente in extremis che regala alla Roma la vittoria per 2-1 in casa del Bologna e permette ai suoi di salire al quarto posto in classifica. Si conferma l’uomo in più dei giallorossi di Fonseca, che la scorsa estate aveva posto il veto alla sua cessione all’Inter.
LLORENTE – Dopo aver fatto registrare un assist all’esordio col Napoli nel successo per 2-0 con la Sampdoria e aver realizzato il suo primo gol nella vittoria in Champions League col Liverpool, l’ariete spagnolo si ripete, da titolare, contro il Lecce, mettendo a referto una doppietta pesantissima nel match vinto 4-1 dagli uomini di Ancelotti al Via del Mare. Tre gol nelle ultime due partite tra campionato e coppe per l’ex Juventus.
BUFFON – A 41 anni, il portierone della Juventus torna a giocare coi bianconeri dopo due anni, partendo da titolare nella sfida interna contro il neopromosso Verona (2-1 per i campioni in carica in rimonta). Non può nulla sul gran sinistro dalla distanza di Miguel Veloso che illude gli ospiti, ma è decisivo con un paio di parate sensazionali. La Vecchia Signora torna a vincere dopo due pareggi consecutivi (0-0 con la Fiorentina e 2-2 con l’Atlético Madrid) grazie anche e soprattutto al suo eterno numero uno.
LUIS ALBERTO – Lo spagnolo disegna calcio nel match vinto 2-0 dalla sua Lazio contro il Parma, risultando una spina nel fianco per la difesa ducale, un faro che illumina il gioco dei biancocelesti a suon di passaggi geniali, uno dei quali permette a Immobile di aprire le marcature dopo nemmeno dieci minuti di gioco. Gli manca soltanto il gol, ma la sua è una prestazione da applausi.
DE MAIO – L’ex di turno delude ampiamente e per l’Udinese arriva un ko inaspettato tra le mura amiche contro il neopromosso Brescia. Il difensore francese non riesce mai a dare sicurezza in fase difensiva, risultando suo malgrado protagonista in occasione del gol decisivo delle Rondinelle: è lui, infatti, a deviare la conclusione di Rômulo che permette ai lombardi di espugnare la DACIA Arena.
RODRÍGUEZ – L’ex terzino del Wolfsburg parte titolare nel derby di Milano, ma non riesce a lasciare il segno in positivo. Da quando è arrivato al Milan, del resto, non ha mai dato l’impressione di poter affermarsi. Rischia in avvio di gara con un retropassaggio che mette in seria difficoltà Donnarumma e in altre occasioni tentenna più del dovuto, con Giampaolo che nella ripresa inserisce Theo Hernández al suo posto.
GÜNTER – Il centrale difensivo tedesco è senza dubbi il peggiore in campo tra le file del Verona nel match perso 2-1 in casa della Juventus. L’ex Genoa, infatti, prima devia il destro di Aaron Ramsey, permettendo al centrocampista gallese di trovare il suo primo gol in maglia bianconera e di pareggiare l’incontro, poi commette un fallo su Cuadrado in area e regala il penalty che Cristiano Ronaldo realizza per il definitivo 2-1 in avvio di ripresa.
LYANCO – Un altro difensore nella lista dei flop di giornata. Il brasiliano, lanciato dal primo minuto da Mazzarri, non riesce a ripagare la fiducia del tecnico toscano, rendendosi autore di un clamoroso errore in fase di marcatura sugli sviluppi dell’azione che porta al gol di Gabbiadini, grazie al quale la Sampdoria si impone per 1-0 sul Torino e si assicura la prima vittoria della stagione.
Dennis Izzo
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