Dopo tre giornate di campionato, la Juventus è l’unica squadra a punteggio pieno: i campioni d’Italia in carica, seppur a fatica, espugnano il Tardini di Parma per 2-1 e si portano in testa alla classifica a quota nove punti, seguiti dal sorprendente Sassuolo. I neroverdi rifilano un pirotecnico 5-3 interno al Genoa e risultano l’unica squadra ancora imbattuta, insieme ai bianconeri e alla Fiorentina (i viola hanno però una partita in meno). Torna a vincere l’Inter, che in casa del Bologna di Pippo Inzaghi si impone con un netto 3-0, lo stesso risultato con cui la Sampdoria asfalta il Napoli di Carlo Ancelotti a Genova.
Nel primo anticipo di giornata, invece, il Milan supera per 2-1 la Roma a San Siro al fotofinish. Vincono di misura anche Lazio (1-0 all’Olimpico nel derby col Frosinone), Fiorentina (1-0 al Franchi con l’Udinese), Torino (1-0 interno con la SPAL) e Cagliari (1-0 in quel di Bergamo con l’Atalanta), mentre Chievo ed Empoli pareggiano a reti bianche al Bentegodi.
Tanti i giocatori messisi in mostra più che positivamente nel terzo turno di campionato, anche tra le squadre sconfitte, ragion per cui è stato inevitabile rinunciare ad una serie di nomi che avrebbero potuto tranquillamente far parte dei nostri Top di questa giornata, da Kessié a Piątek, passando per Benassi e Matuidi fino ad arrivare a Gervinho, Higuaín e Cutrone fra i tanti. Di seguito i Top & Flop della terza giornata di Serie A.
TOP
BABACAR – Viene lanciato da titolare da De Zerbi per la prima volta nel corso di quest’avvio stagionale e ripaga alla grande la fiducia dell’ex tecnico del Benevento, offrendo una prestazione di grandissima solidità, efficienza e personalità. Mette la firma sulle reti siglate da Boateng e Lirola, per poi segnare il gol del 3-1 e propiziare l’autogol di Spolli per il 4-1 che indirizza il Sassuolo verso la sua seconda vittoria stagionale in tre partite (5-3 al Genoa).
BARELLA – Il giovane centrocampista classe ‘97 è il protagonista assoluto del colpaccio esterno del suo Cagliari in casa dell’Atalanta, essendo autore di una prestazione a dir poco decisiva. È lui, infatti, a mettere a segno la rete dell’1-0 con cui i rossoblu sardi passano a Bergamo, andando in gol con un gran calcio di punizione sul finire della prima frazione di gioco. Oltre a ciò, lotta su ogni pallone dall’inizio alla fine del match.
QUAGLIARELLA – L’esperto attaccante classe ‘83, apparso in difficoltà nella prima uscita stagionale dei suoi, il ko per 1-0 in casa dell’Udinese, si riscatta alla grande contro un’altra sua ex squadra, il Napoli, rivelandosi autore di una prestazione da incorniciare, impreziosita dalla prodezza con cui affossa i sogni di rimonta della squadra della sua città: un colpo di tacco al volo su cross dalla destra di Bereszyński per il definitivo 3-0 in favore dei blucerchiati.
MANDZUKIC – Già a segno contro la Lazio, contro cui aveva chiuso i giochi, si ripete nel match in casa del Parma, andando in gol dopo nemmeno due minuti, per poi offrire il solito indispensabile contributo in entrambe le fasi, con carattere, grinta e cuore su ogni pallone, e rendersi autore di un sontuoso assist di tacco che permette a Matuidi di segnare il suo primo gol stagionale e alla Juventus di tornare in vantaggio dopo il momentaneo 1-1 di Gervinho.
FLOP
KOULIBALY – Non ha affatto iniziato la stagione nel segno di qyuella precedente, in cui si era consacrato come uno dei migliori difensori al mondo. Nella disfatta del suo Napoli a Genova con la Sampdoria, il possente centrale classe ‘91 non è esente da colpe: poca sicurezza e personalità rispetto al solito, mancanze aggravate dalla tante incertezze e dallo spazio che lascia a Quagliarella, permettendo all’ex di turno di siglare il 3-0 con un colpo di tacco al volo.
IMMOBILE – Sorte simile per l’attaccante della Lazio, che in queste prime tre gare di campionato, sconfitta col Napoli a parte, si è rivelato soltanto a sprazzi il cecchino implacabile dello scorso anno, rimanendo a corto di reti anche nella gara interna vinta 1-0 contro il Frosinone. Non è tanto il fatto che non segni a suscitare scalpore, però, quanto piuttosto il clamoroso errore poco dopo la mezz’ora del primo tempo, quando sbaglia a porta vuota e di fatto fallisce un’occasione ghiottissima.
SCHICK – Il giovane attaccante ceco viene schierato titolare da Di Francesco nel big match a San Siro col Milan, ma non riesce ancora una volta ad incidere. Tante ombre e poche, pochissime luci nella gara dell’ex Sampdoria, tenuto bene a bada dalla retroguardia rossonera e mai capace di rendersi pericoloso e pungente. È la brutta copia del goleador imprevedibile dei tempi blucerchiati.
BERNARDESCHI – Ancora una volta titolare nell’undici di Allegri, l’ex Fiorentina stavolta non sfrutta l’occasione concessagli dal tecnico livornese, venendo sostituito dopo essersi fatto ingenuamente ammonire per simulazione ed aver gettato alle ortiche un’invitante occasione in contropiede. Spento ed opaco rispetto alle gare con Chievo e Lazio, è uno dei pochi a deludere nella sempre più convincente Juventus.
Dennis Izzo
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