Nella quindicesima giornata di Serie A, la Juventus si aggiudica lo scontro diretto contro l’Inter (1-0 all’Allianz Stadium, gol di Mandzukic) e allunga in classifica sui nerazzurri e sul Napoli, che supera con un poker il Frosinone al San Paolo (4-0, a segno Ounas, Zielinski e Milik con una doppietta).
Pareggi amari per le romane, entrambe beffate nel finale sul 2-2: la Lazio si fa raggiungere al fotofinish dalla Sampdoria all’Olimpico, mentre la Roma spreca il doppio vantaggio sul campo del Cagliari. Stessa sorte per il Sassuolo, rimontato da 3-1 a 3-3 da una Fiorentina corsara a Reggio Emilia. 3 pareggi dal finale thriller in questo turno di Serie A, che però non accontentano pienamente le formazioni scese in campo.
Successo di misura per l’Empoli in casa col Bologna (2-1), l’Atalanta sbanca la Dacia Arena imponendosi per 3-1 sull’Udinese (tripletta dell’ex Zapata) e il Chievo blocca il Parma al Tardini (1-1). La giornata si conclude con altri due pareggi: 1-1 tra Genoa e SPAL a Marassi – con Cesare Prandelli che debutta sulla panchina rossoblu – e 0-0 tra Milan e Torino. Ecco, di seguito, i Top & Flop del quindicesimo turno di Serie A.
DUNCAN – Offre un gran contributo alla causa nel 3-3 tra Sassuolo e Fiorentina, portando in vantaggio i suoi con un missile mancino e servendo all’ex di turno Babacar l’assist del momentaneo raddoppio. Garantisce il consueto mix di grinta e dinamismo in mezzo al campo, fondamentale per la formazione di De Zerbi.
CHIELLINI – Senza dubbio il migliore in campo per la sua Juventus nel derby d’Italia vinto contro l’Inter. Non concede nulla al reparto offensivo nerazzurro, risultando pressoché insuperabile e arginando i vani tentativi degli avversari. La sua straordinaria intelligenza calcistica e una disarmante presenza fisica ne fanno il pilastro principale del muro bianconero.
ZAPATA – A dir poco straripante contro la sua ex squadra, il possente centravanti colombiano trascina l’Atalanta al successo in casa dell’Udinese con una sontuosa tripletta, la prima in carriera in Serie A. Il classe ‘91 vola così a quota quattro reti nelle ultime due gare, riscattandosi dopo un avvio di stagione sottotono (in linea con tutta l’Atalanta).
OUNAS – Viene schierato dal primo minuto da Ancelotti, che in occasione di un match interno abbordabile risparmia buona parte dei titolari in vista della trasferta di Champions a Liverpool. il talentuoso esterno algerino ripaga appieno la fiducia del tecnico di Reggiolo, andando a segno con una prodezza e regalando giocate per palati fini. Piacevole scoperta.
PJANIĆ – Impatto tutt’altro che degno di nota su un match che la sua Juventus riesce comunque a portare a casa contro l’Inter (1-0). Si fa ammonire a inizio gara e non riesce mai a prendere in mano il pallino del gioco, risultando decisamente sottotono e poco ispirato. A causa dei numerosi infortuni a centrocampo è stato impiegato sempre da Allegri: il ritorno di Emre Can, in questo senso, si dimostra quanto mai decisivo per far riposare il pianista bosniaco.
PERIŠIĆ – Altra partita da dimenticare per l’esterno croato, ancora una volta impacciato e incapace di dare una significativa svolta alla gara. Spento e abulico per tutto il match, da lui ci si attendeva il riscatto in una gara tanto importante, mentre non riesce a lasciare il segno nella sconfitta di Torino. Il 44 sembra non essere ancora tornato dal mondiale russo e le sirene del calciomercato lo vedono sempre più lontano da Milano. Fin qui uno dei peggiori di questa Serie A.
SCHICK – Discorso analogo per il giovane centravanti ceco della Roma, ormai abbonato all’insufficienza grave. Mai in grado di poter dire la sua, fa accorgere tutti della sua presenza soltanto quando commette due errori clamorosi a tu per tu con Cragno. Lo stop di Dzeko doveva essere la grande occasione per tornare a segnare e convincere. Durante queste gare, invece, ha collezionato prestazioni disastrose da dimenticare.
MILENKOVIĆ – Il suo pomeriggio parte con un’ammonizione che lo limita, prosegue con un grave errore in fase di marcatura sugli sviluppi del 2-0 siglato dall’ex Babacar e si conclude con un’espulsione nella ripresa. Di peggio non poteva proprio fare, anche se i suoi compagni sono riusciti a rimontare con un 3-3 da cardiopalma.
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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