La Serie A si presenta al 2020 con tante novità e, soprattutto, tante conferme. Anno nuovo, vecchie abitudini per le due protagoniste assolute del campionato, Inter e Juventus, che non perdono l’abitudine a vincere: i bianconeri spazzano via il Cagliari con un netto 4-0 (gol di Gonzalo Higuaín e tripletta di Cristiano Ronaldo), mentre i nerazzurri si impongono per 3-1 sul Napoli, tornando a vincere al San Paolo dopo 23 anni grazie a una doppietta di Romelu Lukaku e a una rete di Lautaro Martínez (vano il gol di Arkadiusz Milik per i padroni di casa).
Alle loro spalle c’è sempre la Lazio, distaccata di sei punti, che fa sua la trasferta di Brescia non senza qualche difficoltà: all’illusorio vantaggio di Balotelli risponde la doppietta del solito Ciro Immobile, che ritrova la via del gol dopo quattro giornate ed è sempre più capocannoniere del torneo con 19 reti. All’euforia della sponda biancoceleste del Tevere fa da contraltare la delusione di quella giallorossa, con la Roma che cade a sorpresa all’Olimpico per 2-0 col Torino in virtù della doppietta del ritrovato Belotti.
Il Milan torna al passato e si gusta il ritorno in terra italiana di Zlatan Ibrahimović, ma manca ancora l’appuntamento con la vittoria, non andando oltre un deludente pareggio a reti bianche con la Sampdoria a San Siro e non riuscendo a riscattare il recente ko per 5-0 con l’Atalanta. Quest’ultima, col medesimo punteggio, travolge il Parma tra le mura amiche, iniziando il 2020 come aveva salutato il 2019: a segno il Papu Gómez, Freuler, Gosens e Iličič (doppietta).
Orsolini evita il ko al Bologna al Dall’Ara con la Fiorentina (1-1), rispondendo al fotofinish gol di Benassi e impedendo a Beppe Iachini di vincere al debutto sulla panchina viola, mentre De Paul a tempo scaduto permette all’Udinese di regolare il Lecce al Via del Mare (1-0). In ottica salvezza, tre punti pesantissimi per il Genoa, che supera per 2-1 il Sassuolo (a segno Criscito su rigore e Pandev per i rossoblu, Obiang per i neroverdi), mentre le reti di Pazzini e Stepinski fanno gioire il Verona e inguaiano la SPAL (2-0 per gli ospiti a Ferrara). Di seguito i Top & Flop della diciottesima giornata di Serie A.
TOP
RONALDO – Le critiche ricevute nelle scorse settimane devono averlo motivato parecchio: va a segno da cinque partite consecutive in Serie A e contro il Cagliari offre una prestazione da consegnare ai posteri. Domina fisicamente e tecnicamente, appare ispirato sin dalle prime battute e mette la sua firma sul poker bianconero con due gol d’autore e un rigore trasformato impeccabilmente (prima tripletta in Serie A e seconda con la maglia della Juventus).
LUKAKU – Un altro dei pezzi da novanta che sta facendo faville nella prima parte del campionato è il gigante belga, che trova il gol con impressionante continuità e risulta a tutti gli effetti imprescindibile per il sistema di gioco di Antonio Conte. Fa a brandelli i difensori del Napoli e punisce senza pietà gli errori degli avversari, mettendo a referto una doppietta da incorniciare e portandosi a quota 14 reti in Serie A nelle prime 18 gare (superato il record di Christian Vieri, fermatosi a 13).
ILIČIČ – Non ha bisogno di presentazioni l’elegante sloveno ex Palermo e Fiorentina, che ancora una volta fa la voce grossa e risulta tra i migliori tra le file dell’Atalanta nel rotondo 5-0 rifilato al Parma in casa: il classe ‘88 si rende autore di una prestazione più che positiva, impreziosita da una doppietta da consumato goleador.
BELOTTI – Il Torino non vinceva da due giornate e Belotti non segnava addirittura dallo scorso 9 novembre, in occasione del successo per 4-0 sul campo del Brescia: come in quel caso, il Gallo fa registrare una pesantissima doppietta, trascinando il suo Toro a una gran vittoria per 2-0 con la Roma all’Olimpico. Oltre a ciò, il centravanti della Nazionale lotta su ogni pallone e colpisce una traversa e un palo.
FLOP
HERNANI – Il centrocampista brasiliano sbanda completamente in un pomeriggio da dimenticare per il suo Parma, travolto per 5-0 dall’Atalanta in quel di Bergamo. Fa una gran fatica a contenere un incontenibile Papu Gómez e commette errori da principiante, non riuscendo a far sviluppare la manovra in modo efficace.
KLAVAN – L’esperto centrale estone parte bene, non apparendo intimorito al cospetto dei micidiali attaccanti della Juventus. È però un fuoco di paglia, dato che è proprio lui a commettere il grave errore che permette a Cristiano Ronaldo di sbloccare il match. Da lì in poi l’ex Liverpool sbaglia di tutto.
MERET – Il giovane portiere friulano si era reso protagonista di ottime uscite nelle scorse settimane, tanto da risultare una delle poche note liete nel cammino da incubo del suo Napoli: nel ko con l’Inter, però, pesano anche e soprattutto i suoi errori, in particolar modo quello sul sinistro tutt’altro che imparabile di Lukaku.
SUSO – Sempre più un pesce fuor d’acqua. Lo spagnolo non ne indovina una, apparendo l’ombra di sé stesso e venendo ripetutamente preso di mira dai tifosi del Milan, ormai spazientiti e sempre più stanchi delle deludenti prestazioni di quello che doveva essere uno di quei giocatori in grado di invertire la tendenza.
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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