In un’estate già foriera di successi per lo sport italiano, vedasi la vittoria della nostra Nazionale ad EURO 2020, le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono iniziate con il giusto piglio per la delegazione azzurra; infatti, dopo le prime giornate della manifestazione, l’Italia vanta ben quindici medaglie, in particolare, un oro, sei argenti e otto bronzi.
Il gradino più alto del podio è stato raggiunto da Vito Dell’Aquila nel taekwondo, antica arte marziale coreana; nella finale della categoria dei 58 kg, il mesagnese ha sconfitto il tunisino Mohamed Jendoubi, al termine di un incontro molto combattuto nel quale l’aggressività e la decisione dell’azzurro, hanno fatto la differenza.
Le cinque medaglie d’argento di Tokyo 2020, invece, provengono da sport eterogenei quali scherma, tiro, sollevamento pesi e nuoto; nel primo caso, Luigi Samele e Daniele Garozzo, rispettivamente nella sciabola e nel fioretto, hanno compiuto un egregio percorso, prima di soccombere al mostro sacro ungherese Aron Szilagy (medaglia d’oro anche nel 2012 e nel 2016) e Ka Long Cheung di Hong Kong. Proprio nella giornata di oggi, inoltre, è arrivata un’altra medaglia d’argento nella sciabola a squadre. Il team italiano, composto da Luca Curatoli, Enrico Berrè e Aldo Montano, (subentrato al vicecampione olimpico Luigi Samele infortunato durante la semifinale con l’Ungheria), dopo un ottimo percorso si sono dovuti arrendere in finale contro la Corea del Sud, che si è imposta 45-26.
Nel tiro, invece, Diana Bacosi dopo l’oro di Rio 2016, non è riuscita a riconfermarsi ma ha comunque raggiunto un prezioso argento che la ripaga dopo un periodo molto difficile, sia sul piano sportivo che personale che aveva messo a repentaglio la stessa partecipazione ai giochi olimpici giapponesi.
Giorgia Bordignon, invece, ha portato a casa l’argento nella divisione dei 64 chili del sollevamento pesi, mettendo a segno due record italiani, 104 kg nello strappo e 128 kg nel lancio, migliorando notevolmente il sesto posto delle olimpiadi brasiliane di quattro anni fa.
Il nuoto, infine, ha visto gli azzurri della staffetta 4X100 stile libero entrare nella storia con la medaglia d’argento, trattandosi del primo podio azzurro di sempre in questa particolare disciplina; Alessandro Miressi, Lorenzo Zazzeri, Manuel Frigo e Thomas Ceccon hanno messo su una prestazione memorabile, arrendendosi soltanto agli inarrivabili statunitensi ma mettendosi dietro la temibile Australia.
Gli otto bronzi, poi, annoverano il terzo posto di Elisa Longo Borghini nel ciclismo su strada in linea, il piazzamento a podio di Odette Giuffrida nella divisione femminile dei 52 kg nel judo, l’inatteso risultato di Mirko Zanni nella categoria dei 64 kg del sollevamento pesi, l’impresa di Nicolò Martinenghi nei 100 m stile rana, la storica medaglia della molisana Maria Centracchio nella categoria dei 63 kg nel judo, il podio della spada a squadre femminile, la rimonta nel 4 senza maschile (variante del canottaggio) e, infine, il bronzo di Federico Burdisso nei 200 m in stile farfalla.
Al di là delle medaglie, poi, va segnalata la quinta finale olimpica nei 200 m stile libero della sempreverde Federica Pellegrini; pur avendo chiuso la gara al settimo posto e, quindi, non avendo messo a referto un piazzamento da medaglia, l’oro olimpico di Pechino 2008 ha dimostrato una longevità senza precedenti, realizzando un primato difficilmente raggiungibile da altre nuotatrici.
Insomma, nonostante l’unico acuto di Dell’Aquila nel taekwondo, l’Italia olimpica ha dimostrato in questi primi cinque giorni di competizione una notevole solidità e concretezza, con sole cinque nazioni che hanno conquistato più medaglie, che dicono qualcosa di più del quindicesimo posto nel medagliere ufficiale.
Con ancora svariate settimane davanti, date le premesse finora mostrate, ci sono tutti i presupposti per un cammino olimpico a Tokyo 2020 di tutto rispetto che possa confermare la stagione rinascimentale dello sport italiano ai più alti livelli internazionali.
Christian Ferreri
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