L’Italia batte in finale l’Olanda e trionfa per il secondo anno consecutivo in Coppa Davis. Un successo di squadra, frutto di una squadra dominante e superiore, almeno di una spanna, rispetto a tutte le altre. Perché, oltre a poter contare sul numero uno al mondo Jannik Sinner – che ormai non ricorda più cosa significhi perdere una partita – la nazionale capitanata da Filippo Volandri ha potuto contare su un Matteo Berrettini in grande spolvero.
I due Fratelli d’Italia, sin dai quarti di finale contro l’Argentina, si sono caricati la nazionale italiana sulle spalle conducendola fino alla vittoria finale. Proprio contro gli argentini, nel momento di più difficolta di questa fase a eliminazione diretta – dopo la sconfitta di Musetti nel primo singolare contro Cerundolo – prima Sinner (vincendo il proprio match contro Baez) e poi ancora l’altoatesino, insieme proprio a Berrettini, hanno permesso agli azzurri di avanzare in semifinale grazie al successo nel doppio decisivo.

Matteo Berrettini e Jannik Sinner, Coppa Davis – Foto: Federtennis (X)
Doppio, quest’ultimo, che ha svoltato la Coppa Davis dell’Italia che non ha più concesso punti alle nazionali avversarie schierando titolari nei due singolari Berrettini e Sinner. I due, che ribattezziamo Fratelli d’Italia anche grazie all’ottimo rapporto che intercorre, sia contro l’Australia in semifinale che contro l’Olanda in finale, hanno vinto le rispettive partite decidendo ambo le sfide senza bisogno di arrivare al doppio decisivo.
Per gli Azzurri si tratta del secondo trionfo consecutivo in Coppa Davis, dopo quello della passata stagione. Il terzo storico successo di sempre, che corona un 2024 da sogno che ha visto dominare il tricolore italiano dall’inizio alla fine con in capo Jannik Sinner, ma non solo.
Che per l’Italia potesse essere un pomeriggio di festa a Malaga, lo si era capito dopo l’importante vittoria nel primo singolare di Matteo Berrettini che ha avuto la meglio su Botic van de Zandschulp che, qualche giorno prima, aveva sconfitto Rafael Nadal nell’ultima apparizione della sua carriera.
Una prestazione positiva per l’azzurro che, smaltita un po’ di comprensibile tensione iniziale, è riuscito a esprimere un ottimo livello di tennis con servizio e dritto che l’hanno fatto da padrone. Lo stesso Berrettini, a differenza del suo avversario, non ha tremato nei momenti importanti dell’incontro. Specialmente nel primo set quando, sul punteggio di quattro pari, prima, ha tenuto il proprio servizio e, poi, strappato quello a van de Zandschulp conquistando il parziale per 6-4.

Matteo Berrettini, Italia in Coppa Davis – Foto: Federtennis (X)
Nel secondo set, tenuta la battuta come nel primo parziale sull’1-1 (partendo sotto da 0-30), il tennista romano ha preso il largo strappando il servizio all’olandese in due occasioni. Prima, nel quarto game del set rimontando da 40-0. Poi, nel settimo game, quando avanti 4-2, che gli ha permesso di chiudere il set e il match con il punteggio finale di 6-4/6-2. Una vittoria importante, dopo quella di ieri in semifinale contro Kokkinakis, che ha regalato all’Italia il primo punto e a Jannik Sinner l’occasione di chiudere la finale con il suo singolare.
Per Jannik Sinner, numero uno dell’Italia e del mondo, l’onore e l’onere di chiudere la finale di Coppa Davis. Il tennista azzurro, oltre all’olandese Tallon Griekspoor, deve fronteggiare anche un po’ di tensione derivante dal peso specifico elevatissimo di una partita sicuramente non come le altre.
Nonostante qualche errore non forzato di troppo e un Griekspoor che non ha mollato un colpo, Jannik conquista il primo set al tie-break salendo di livello nei momenti cruciali del set. In particolare, avanti 4-2 nel tie-break, Sinner tira fuori una palla corta meravigliosa che gli spalanca le porte del primo parziale.

Jannik Sinner, Italia – Foto: Federtennis (X)
Nel secondo parziale, la tensione scompare. Sinner si scioglie. Il braccio comincia a girare come nel resto della stagione. Griekspoor prova a restare aggrappato all’azzurro, ma si deve arrendere. Deve alzare bandiera bianca perché, in questo 2024, Jannik è semplicemente imbattibile. Perché, in questo 2024, il dio del tennis indossa una parrucca arancione. Perché, in questo 2024, l’Italia è la nazione dominante nel tennis.
Semplice e derivante conclusione di tutto ciò, è il 6-2 del secondo set con cui l’azzurro chiude il match. Con cui chiude la finale e archivia la pratica Olanda. Con cui l’Italia conquista la terza Coppa Davis della sua storia, la seconda nel giro di un anno. La nuova era del tennis parla italiano. La nuova era del tennis ha un nuovo dominatore. Stringiamoci a coorte, l‘Italia s’è desta.
Fonte Foto in Evidenza: Federtennis (X)
Giuseppe Rosario Tosto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo. Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato uno dei due Coordinatori della Redazione. Oltre a far da Tutor per Tirocinanti e a svolgere il ruolo di Correttore di Bozze, al termine di ogni giornata di campionato cura personalmente la rubrica “Serie A, top&flop”. Un modo originale, con protagonisti i giocatori che si sono distinti in bene e in male, per vedere tutto quello che è successo nel fine settimana di calcio italiano.
Inoltre, coordina la squadra di Calciomercato, Europei e Mondiali. Scrive di tennis (il suo sport preferito, dopo il calcio) e NBA (non si contano più le notti passate in bianco per vedere le partite live). Infine, si occupa anche delle breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahinoi) guerre, passando per le storie più importanti e centrali del momento.
Il suo compito? Cercare di spiegare, nel miglior modo possibile, tutto quello che non sa!
NBA: Thunder senza limiti, avvio da incubo per i Mavericks
Il Catania batte l’Altamura: il pensiero dopo una notte (da primi) di sogni!
Scegliere l’auto in Sicilia per la città: caratteristiche e accessori
La fuga di Norris, la luce di Antonelli, un Piastri in caduta libera
Serie C, Catania-Altamura: segui il live-match dallo stadio “Massimino”
Champions League: colpaccio Atalanta, il Napoli non si sblocca