Il tennis è uno degli sport oggi più seguiti e ha origini antiche, risale infatti al Medioevo quando il suo nome era “real tennis” ed era molto praticato a corte. Giunta fino a noi con qualche variante nel nome e nella formula, la versione che oggi conosciamo deriva direttamente da quello che veniva definito “lawn tennis”, perché veniva giocato sul prato, come suggerisce il termine lawn, appunto prato in inglese. Questa disciplina oggi catalizza l’attenzione di sportivi, tifosi e scommettitori: questi ultimi, in particolare, la scelgono per piazzare la propria giocata seguendo i tornei internazionali più prestigiosi. Conoscere le regole del tennis e tenere bene a mente alcune informazioni di base può davvero fare la differenza. Le passiamo in rassegna.
Quando ci si avvicina a una disciplina sportiva è bene partire dalle basi. Se l’immagine dei due tennisti divisi da una rete e impegnati a colpire la pallina con una racchetta è ormai iconica e ben salda nell’immaginario collettivo, spesso meno intuitivo è il meccanismo che stabilisce l’assegnazione dei punti tiro dopo tiro. Il giocatore conquista un punto ogni volta che l’avversario commette un errore, ad esempio colpendo la rete, o mancando il campo, oppure se la palla, rimbalzando più di una volta, si ferma alle sue spalle. Perché il punto sia valido è necessario che la palla tocchi terra nella metà campo opposta.
Comprendere bene il meccanismo di assegnazione dei punti nel tennis è uno degli step fondamentali per scegliere e valutare le proprie scommesse. In generale il primo giocatore che vince sei game conquista un set, mentre il primo che si aggiudica due o tre set vince l’intera partita.
Lo schema punti è così distribuito: 15, 30, 40, game. Il giocatore che serve per primo all’inizio di un game e fa punto ottiene un punteggio di 15 – 0, se l’avversario conquista il punto successivo, il punteggio diventa 15 – 15. Si procede così fino a quando uno dei due tennisti non si aggiudica il game: per vincere, tuttavia, servono due punti di vantaggio. Come abbiamo detto, chi vince sei game conquista il set, anche in questo caso, la vittoria arriva con due punti di vantaggio.
Per evitare che i set vadano avanti troppo a lungo, quando il punteggio arriva a 6 – 6, si ha un tie-break e chi ottiene per primo sette punti vince. Nella maggior parte dei match sono previsti tre set: si aggiudica l’incontro il giocatore che per primo ne vince due. Nei tornei più importanti come il Grande Slam, tuttavia, le partite maschili prevedono cinque set.
La prima regola per avvicinarsi al betting nel mondo del tennis è quella di dare uno sguardo alla classifica mondiale per conoscere un pò meglio i tennisti: in base al numero di tornei vinti viene infatti attribuito loro un punteggio. Un altro aspetto che può essere utile prima di piazzare la propria giocata è legato al tipo di campo su cui vengono disputati i match: cemento, erba o terra rossa. Questo elemento può incidere sensibilmente sulla performance di ciascun giocatore ed è quindi utile per fare le valutazioni che precedono la scommessa.
Le principali tipologie di puntate nel tennis sono cinque:
Oltre ad essere una pratica antica, il betting è anche un’attività che conduce al cuore di una disciplina sportiva. Questo è particolarmente vero per il tennis e gli scommettitori lo sanno bene: per piazzare una buona giocata è fondamentale conoscere il suo complesso sistema di regole e di attribuzione dei punti. Il divertimento, poi, arriva strada facendo.
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