Il grande tennis sta per tornare e come da tradizione il primo appuntamento dell’anno vedrà i maestri della racchetta impegnati nell’Australian Open. L’edizione del 2023 del torneo oceanico si terrà al Melbourne Park tra il 16 e il 29 gennaio. Anche stavolta assisteremo a gare in singolare e in doppio, sia maschile sia femminile, oltre che di doppio misto. Teatro della scena saranno ben 25 campi in cemento GreenSet, ossia in acrilico duro, che vengono utilizzati da questo Slam sin dal 2020. Il campione in carica dell’Australian Open è Rafael Nadal, che nel 2022 si è aggiudicato anche il Roland Garros firmando il record assoluto di Major vinti da un singolo tennista, raggiungendo quota 22.
Il 2023 sarà un anno dai temi molto interessanti per tutto il tennis internazionale. Dopo il ritiro di Roger Federer saranno Novak Djokovic e Rafael Nadal a prendersi la scena, in qualità di ultimi superstiti di una generazione che ha sfornato alcuni dei campioni più memorabili della storia di questo sport. Non a caso i due sono tra i favoriti per la vittoria di quest’anno, come testimoniano sia le analisi degli addetti ai lavori sia le quote sull’Australian Open. Nadal sogna il bis, così da rimpolpare il proprio primato per quel che concerne i Major, a dispetto delle recenti delusioni ottenute contro Norrie e De Minaur. Djokovic deve vincere sia per arrivare al decimo titolo nella manifestazione sia per riprendersi il primato del ranking ATP, che oggi vede in cima Carlos Alcaraz.
Proprio il giovane spagnolo rappresenta uno dei profili da tenere maggiormente d’occhio quest’anno, ma sarà assente al torneo australiano per infortunio muscolare. Nelle ipotetiche griglie di partenza Alcaraz, inizialmente, veniva indicato addirittura come secondo dietro a Djokovic. Che Alcaraz fosse un astro nascente del tennis lo si era intuito già molto tempo fa, ma che bruciasse così rapidamente le tappe era al di sopra di ogni aspettativa. Da anni si parla del talento precoce dell’italiano Jannik Sinner e del futuro di Matteo Berrettini dopo la finale di Wimbledon 2021, ma è innegabile che Alcaraz abbia fatto ancora meglio finora, vincendo l’ultimo US Open a soli 19 anni. Nell’Australian Open dell’anno scorso, però, non andò oltre il terzo turno.
Un nome da monitorare è sicuramente quello di Daniil Medvedev, che ha disputato e perso le ultime due finali della manifestazione, prima contro Djokovic e poi contro Nadal. Evidentemente le sue caratteristiche si sposano alla perfezione con il cemento australiano. Medvedev ha conquistato l’US Open del 2021 e per un breve periodo è stato anche al primo posto nel ranking internazionale. A 26 anni sono già 15 i titoli ATP vinti in carriera.
Ultimo ma non ultimo, Nick Kyrgios. Tra i papabili vincitori è il meno accreditato ed è tra l’altro il tennista che vanta il posizionamento peggiore nel ranking, ma se si pensa a una potenziale sorpresa in questo Australian Open il suo è il nome più azzeccato. Kyrgios ha saltato la recente United Cup attirandosi non poche critiche, ma nel 2022 è stato finalista a Wimbledon, arrendendosi soltanto di fronte al solito Djokovic. In Australia non è mai andato oltre i quarti di finale, ma la sensazione generale è che stavolta il ragazzo abbia qualche freccia in più al proprio arco.
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