Wojciech Szczesny annuncia il ritiro dal calcio giocato dopo aver rescisso il contratto con la Juventus. Il portiere polacco sembrava destinato a rimanere in Serie A o ad andare a giocare in Arabia Saudita, ma tutto questo non succederà. Nonostante l’età, trentaquattro anni, l’estremo difensore dice basta.
Su un lungo post su Instagram in una carrellata di dieci foto, tra cui una che lo ritrae da bambino, ripercorre la sua carriera calcistica. Da quando ha lasciato Varsavia, sua città natale, mentre giocava nel Legia Varsavia per approdare alle giovanili dell’Arsenal. In seguito un prestito al Brentford, ritorno ai Gunners, poi Roma ed infine Juventus.
Sognare di guadagnarsi da vivere con il calcio è il sogno di gran parte dei bambini. Non tutti però riescono a realizzare questo sogno, e ancora di meno a guadagnarsi da vivere. Szczesny rientra nella schiera di quei bambini che ce l’hanno fatta.
Lasciare la propria casa, la propria città, la propria nazione non è mai facile per un adolescente. È stato portiere dell’Arsenal per sei anni, con cui ha vinto anche due Coppe d’Inghilterra ed una Community Shield, due anni alla Roma ed infine sette anni alla Juventus. Con la maglia bianconera ha vinto tre campionati, tre Coppe Italia e due Supercoppe Italiane.
Inoltre è stato votato due volte come miglior portiere del campionato, la prima volta in Inghilterra nell’anno 2013/2014, e la seconda in Italia nell’anno 2019/2020. Ed è sceso in campo la nazionale polacca 84 volte.
Una carriera vissuta al massimo giocando ad alto livelli. Se il cuore del gigante polacco non voleva smettere, il corpo sì, ed è così che si ritira uno dei più grandi portieri polacchi che la Serie A abbia mai avuto. Ora le sue attenzioni si sposteranno gran parte sulla sua famiglia, cui il sogno di averla sfamata parando palloni è stato ormai realizzato.
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.