Non esattamente una giornata da ricordare per i fratelli Hernandez: prima, Theo positivo al coronavirus; poi Lucas, al quale la giustizia spagnola ha emesso un ordine di carcerazione. Il motivo: la violazione delle misure restrittive imposte dal giudice in seguito a un reato di maltrattamento ai danni dell’ex compagna.
I fatti risalgono al febbraio del 2017, quando l’allora giocatore dell’Atletico Madrid litiga in strada e picchia (secondo le ricostruzioni) la moglie Amelia de la Osa Lorente. Un tribunale di Madrid condanna entrambi a 31 giorni di servizi sociali e impedisce loro di comunicare o avvicinarsi per sei mesi.
I due, una volta riappacificati e nonostante il dispositivo in atto, decidono nel giugno dello stesso anno di partire per la luna di miele a Miami. Al loro ritorno, ad attenderli non i familiari ma la polizia: furono prima arrestati e successivamente rilasciati.
La causa dell’ordine di carcerazione, infatti, non è relativa alla lite ma alla disobbedienza di un ordine impartito dal giudice.
Nel frattempo, il processo è andato avanti fino alla giornata di oggi, quando è arrivata la notizia dell’ordine di comparizione in tribunale martedì 19 ottobre alle ore 11. Da questa data, il giocatore francese ha tempo fino a dieci giorni per scegliere l’istituto penitenziario dove scontare la condanna.
Negata dal tribunale spagnolo la richiesta di sospensione della pena di carcere, considerate anche le due condanne a carico del giocatore per reati sempre legati alla violenza di genere. I legali, del fratello maggiore di Theo, hanno presentato ricorso e chiesto di trasformare la pena in lavori socialmente utili. Difficile, però, che i giudici possano accettarlo visto e considerato come è finita per la prima condanna.
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