Un fulmine a ciel sereno, sebbene ci fosse apprensione negli ultimi giorni per le condizioni di uno degli allenatori ed ex giocatori più amati d’Italia. Sinisa Mihajlovic è morto e lascia la famiglia all’età di soli 53 anni. Negli ultimi anni è stato un vero esempio di forza e determinazione, per aver lottato contro la leucemia che purtroppo non lo ha risparmiato.
Mihajlovic ha conquistato un’insperata Coppa dei Campioni con la Stella Rossa 1991, per poi approdare in Italia e vestire le maglie di Roma, Sampdoria, Lazio e Inter. Ha guidato poi anche le panchine di Catania, Fiorentina, Serbia, Sampdoria, Milan, Sporting Lisbona e Bologna, squadra con cui ha iniziato la carriera da primo allenatore e con cui ha chiuso qualche mese fa.
Lascia la moglie, Arianna Mihajlovic e i figli Virginia, Viktorija, Miroslav, Dusan e Nikolas. Proprio della famiglia il comunicato con cui è stata annunciata la sua dipartita:
«La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic. Uomo unico professionista straordinario, disponibile e buono con tutti. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Prof. Alessandro Rambaldi, e il Dott. Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato»
Ha incantato con il suo mancino durante la sua meravigliosa carriera da calciatore, è stato esempio di forza interiore durante la sua battaglia più grande. Che la terra ti sia lieve, Sinisa.
Francesco Mascali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Proprietario, editore e vice direttore di Voci di Città, nasce a Catania nel 1997. Da aprile 2019 è un giornalista pubblicista iscritto regolarmente all’albo professionale, esattamente due anni dopo consegue la laurea magistrale in Giurisprudenza, per poi iniziare la pratica forense presso l’ordine degli avvocati di Catania. Ama viaggiare, immergersi nelle serie tv e fotografare, ma sopra tutto e tutti c’è lo sport: che sia calcio, basket, MotoGP o Formula 1 non importa, il week-end è qualcosa di sacro e intoccabile. Tra uno spazio e l’altro trova anche il modo di scrivere e gestire un piccolo giornale che ha tanta voglia di crescere. La sua frase? «La vita è quella cosa che accade mentre sei impegnato a fare altri progetti»