Il campionato di Serie A targato 2019-2020 è iniziato da poco, ma offre già numerosi spunti di riflessione. La seconda giornata, infatti, mette in vetrina una delle sfide più attese dagli appassionati, quella tra la Juventus campione in carica, nonché vincitrice del torneo dal 2012 ad oggi, e il Napoli, una delle squadre che negli ultimi anni ha dato qualche grattacapo ai bianconeri, in particolar modo nel 2015-2016 e nel 2017-2018, arrivando rispettivamente a cinque e quattro punti dalla vittoria del terzo Scudetto della sua storia.
La Juventus degli ex di turno Maurizio Sarri – presente all’Allianz Stadium, ma sostituito in panchina dal vice Giovanni Martusciello – e Gonzalo Higuaín, considerabile un vero e proprio “acquisto” per i bianconeri, deve rinunciare all’infortunato capitano Chiellini (rottura del legamento crociato) e sfoggia il 4-3-3 con Szczesny tra i pali, De Sciglio e Alex Sandro sulle corsie esterne, Bonucci e il nuovo arrivato De Ligt al centro della difesa, Khedira, Pjanic e Matuidi in mezzo al campo e Douglas Costa e Cristiano Ronaldo a comporre il tridente offensivo con Higuaín. Soltanto panchina per Dybala, ma le voci sul suo futuro lasciano il tempo che trovano, con Paratici che prima del calcio d’inizio annuncia la certezza della permanenza dell’argentino ex Palermo.
Carlo Ancelotti, dal canto suo, tiene in panchina il nuovo acquisto Hirving Lozano e deve fare ancora a meno di Milik: al suo posto c’è Mertens, con Fabiàn Ruiz trequartista e Callejón e Insigne a supportarlo. A centrocampo spazio a Allan e Zielinski, con Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly e Ghoulam che formano il pacchetto arretrato a protezione dello specchio della porta difesa da Meret.
La Juventus prende in mano il pallino del gioco sin dalle prime battute del match, passando in vantaggio dopo poco più di un quarto d’ora di gioco: Douglas Costa sfrutta una ripartenza in velocità per seminare il panico nella difesa del Napoli e servire Danilo – che aveva dato il via all’azione – a centro area. Il brasiliano ex Manchester City, subentrato una manciata di secondi prima all’infortunato De Sciglio, mette così a segno il suo primo gol in maglia bianconera, il più veloce in Serie A dal 17 settembre 2017, quando Duván Zapata impiegò appena 17 secondi a segnare nel match tra la sua Sampdoria e il Torino.
Il Napoli sbanda e poco più tardi si fa anche raddoppiare dall’ex Gonzalo Higuaín, autore della rete numero 6 in carriera contro gli azzurri: il Pipita si rende autore di una grandissima giocata personale in area di rigore, saltando Koulibaly e calciando d’esterno destro sotto l’incrocio, dove Meret non può arrivare. Prima dell’intervallo, i padroni di casa sfiorano più volte il terzo gol, con Khedira che colpisce una traversa con un destro potente e preciso che per poco non punisce gli ospiti.
Nella ripresa, la Juventus gestisce senza particolari patemi d’animo anche i primi 10’-15’, trovando anche la rete del 3-0 con Cristiano Ronaldo, bravissimo a girarsi in area e a battere Meret con una precisa conclusione di sinistro. Pare fatta per gli uomini di Sarri, che oltre a avere dalla loro un larghissimo vantaggio hanno anche il controllo del campo e giocano nettamente meglio dei propri avversari, ma il calcio sa essere imprevedibile anche quando tutto sembra già scritto.
Pochi istanti più tardi, infatti, Kostas Manolas segna quello che sembra il classico “gol della bandiera”, andando in gol (il suo primo con la maglia del Napoli) con un colpo di testa preciso sugli sviluppi di un calcio di punizione. Passano appena 3’ e i partenopei trovano anche la seconda rete, firmata dal nuovo arrivato Hirving Lozano, abile a mettere dentro da pochi passi sugli sviluppi di un assist di Zielinski dalla sinistra. Per il messicano classe ’95 si tratta di un gol all’esordio, com’era già avvenuto tra le file di Pachuca e PSV. A 20’ dal termine della gara, dunque, le cose si complicano per la Juventus e il Napoli viene fuori dopo non aver mai davvero messo in difficoltà la Vecchia Signora.
Douglas Costa colpisce una traversa (la seconda per la Juventus) con una gran botta, ma è la squadra di Ancelotti a trovare il pareggio a meno di 10’ dalla fine: il gol lo segna Di Lorenzo, terzo nuovo acquisto ad andare a segno nel big match della seconda giornata dopo Manolas e Lozano. L’ex terzino dell’Empoli sfrutta un errore in marcatura di De Ligt, va via all’olandese e batte Szczesny da pochi passi, insaccando con la coscia. Apoteosi per gli azzurri, ma la Juve continua a spingere e trova il 4-3 al 92’: sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto in area, Koulibaly mette il pallone alle spalle del proprio portiere con un intervento davvero sciagurato.
Proprio lui, dunque, che il 22 aprile 2018 aveva fatto sognare il Napoli in quel di Torino, segnando il gol dell’1-0 finale con un colpo di testa vincente al 90’, risulta ancora una volta protagonista della serata, stavolta però dalla parte sbagliata. La Juventus dovrà riflettere sul quarto d’ora di sbando che ha permesso al Napoli di pareggiare dopo che la partita sembrava già chiusa, ma per il resto può ritenersi ampiamente soddisfatta della prova offerta e della mole di gioco creata. Vittoria meritata per i bianconeri, che non mollano mai e che stanno cercando di coniugare spettacolo e risultati. I partenopei, dal canto loro, hanno una base solida e tanto talento, ma devono fare ancora un passo in avanti per ciò che concerne mentalità e tenuta difensiva (7 gol subiti in 2 partite).
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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