Vi abbiamo narrato finora delle prime volte di Genoa, Milan e Juventus: squadre storiche e altrettanto vincenti della nostra Serie A. Nel 1907, invece, fu il Torino a vantare il ruolo di cenerentola del campionato. Un campionato che portava con sé le scorie della stagione precedente: Il Milan, nel 1906, vinse il secondo scudetto della sua storia, ma a seguito di alcuni ritiri avvenuti nel girone finale di Genoa e Juventus. I bianconeri, nello specifico, non si presentarono al ritorno dello spareggio finale per una decisione del presidente Alfred Dick, consegnando il torneo nelle mani dei milanesi.
Fu proprio quel gesto, infatti, a scatenare una scissione nel club juventino. Un gruppo di dissidenti guidati proprio dal presidente Dick abbandonarono il club, fondando nello stesso anno il Football Club Torino: il sodalizio nacque da un’iniziativa tra gli ex juventini e l’FC Torinese, squadra storica del capoluogo piemontese che si sciolse per l’occasione. Era il 3 dicembre 1906: non solo la data di fondazione del club granata ma anche l’inizio della storica rivalità con i cugini della Juventus.
La prima partecipazione al campionato italiano non si fa attendere, datata 1907. Per la FIF è già il decimo torneo organizzato sotto la sua gestione: fin qui la grande da battere resta il Genoa, a quota 6 successi, mentre Milan (2 scudetti) e Juventus (vincitrice nel 1905) rincorrono. La formula utilizzata prevedeva eliminatorie regionali con gare di andata e ritorno, con le vincenti di ogni regione qualificate poi al girone finale. Le 6 partecipanti erano distribuite equamente tra Liguria, Piemonte e Lombardia e oltre ai già citati Milan, Juve, Genoa e Torino spiccavano anche l’Andrea Doria e l’US Milanese.
Il girone piemontese fu un trionfo granata: le gare d’andata e ritorno tra Torino e Juventus furono senza storia e rappresentarono un boccone amaro da digerire per i bianconeri. 2-1 fu il risultato dell’andata, maturato grazie alla rete di Ferrari-Orsi (poi militare dell’esercito italiano come molti altri calciatori dell’epoca) e al goal dell’ex di Kampfer. Quest’ultimo fu poi il protagonista assoluto del roboante 4-1 del ritorno: poker del calciatore svizzero e girone in mano.
Il Milan vinse il girone della Lombardia, mentre la sorprendente Andrea Doria eliminò il Genoa, che fino a quell’anno partecipò a tutti gli atti finali del campionato italiano. Il Milan era dunque l’unica formazione del girone finale ad aver già vinto lo scudetto. Tuttavia il risultato non fu così scontato: il Torino si confermò squadra rognosa e dalle mille risorse e il Milan pareggiò in entrambe le occasioni. A fare da ago della bilancia furono dunque i match contro la Doria.
Il Torino la affronta alla gara d’esordio del girone, fermandosi sullo 0-0. Il Milan, invece, la schianta senza problemi con un 5-0. Al ritorno vinsero entrambi (il Torino a tavolino) ma in virtù di quel pareggio alla prima giornata i granata dovettero cedere al Milan. Per i rossoneri fu il terzo scudetto in bacheca, secondo consecutivo. Per il Torino, invece, il sapore della vittoria arrivò solo vent’anni più tardi.
Era il 1928 e il movimento calcistico era già ben più avviato rispetto all’esordio dei granata. 22 partecipanti con 2 gironi interregionali e un girone unico da 8 squadre: era un campionato più completo e sicuramente più competitivo rispetto alla prima partecipazione. Alla fine il Torino conquistò lo scudetto, ma solo dopo un testa a testa al cardiopalma: la classifica finale recitava Torino 30 punti, Genoa 29 e Alessandria 28. Fu il primo titolo della sua storia, ma ancora i tempi del Grande Torino erano lontani.
I 5 scudetti consecutivi (record poi superato dalla Juventus di Allegri) conquistati tra il ’43 e il ’49 fecero storia e solo la tragedia di Superga riuscì a fermare quella formazione invincibile. Tra i tanti che persero la vita quel 4 maggio 1949 impossibile non nominare il grande Valentino Mazzola, leader di quel gruppo e padre di Sandro, altra leggenda del calcio italiano. Da quell’incidente non si salvò nessuno, nemmeno lo staff, i dirigenti e i giornalisti che accompagnarono la squadra in quella sciagurata trasferta a Lisbona.
Ad oggi il Torino è riconosciuta come una delle squadre più importanti della storia del calcio italiano. Occupa l’8° posizione della classifica perpetua della Serie A e fu la prima squadra a centrare il double scudetto-coppa italia nel 1943. Nel suo palmàres può vantare 5 coppe Italia, 3 campionati di Serie B, una Mitropa Cup e 7 scudetti, ultimo dei quali arrivò con l’indimenticata coppia d’attacco Graziani–Pulici. Era il 1976: ben 27 anni dopo l’ultimo scudetto, che coincide anche con la già citata tragedia.
Francesco Mascali
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