Giunge al termine anche la sesta giornata di Serie A disputatasi infrasettimanalmente dalla serata di martedì a quella di giovedì. Senza alcuno spoiler, andiamo a vedere cos’è accaduto in questi tre giorni di calcio italiano.
Apre il programma di questo sesto turno di campionato la sfida dell’Allianz Stadium tra Juventus e Lecce. Reduci dalla sconfitta di Reggio Emilia contro il Sassuolo, la formazione di Massimiliano Allegri ritorna alla vittoria grazie ad una rete, nella ripresa, di Arkadiusz Milik (partito titolare per far tirare il fiato a Dusan Vlahovic) che regala il successo per 1-0 alla Vecchia Signora.
Nella giornata di mercoledì sono ben sei le partite in programma. Tre nel tardo pomeriggio, alle ore 18:30, e altrettante tre in serata alle ore 20:45.
Partiamo da quella della “Domus Arena”, dove il Cagliari di Claudio Ranieri ospita un Milan che scende in campo con un ampio turnover. A sbloccare la partita ci pensa la prima rete in Serie A di Luvumbo Zito che, con una conclusione potentissima, batte l’incolpevole Sportiello. L’entusiasmo dei tifosi sardi, però, dura poco perché, già nel primo tempo, la formazione rossonera ribalta il risultato grazie alle reti di Noah Okafor e Fikayo Tomori. Nella seconda frazione di gioco, a mettere la vittoria al sicuro ci pensa una gran conclusione da fuori area di Loftus-Cheek che fissa il punteggio sull’1-3 finale.
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Vittoria in trasferta anche nella sfida del “Bentegodi” dove l’Atalanta di Gian Piero Gasperini supera i padroni di casa dell’Hellas Verona. Per decidere l’incontro basta una rete, dopo tredici minuti, di Teun Koopmeiners che regala la quarta vittoria in sei partite alla formazione bergamasca. La seconda consecutiva dopo il successo casalingo di domenica contro il Cagliari che proietta la Dea in quarta posizione in classifica a soli tre punti dalla vetta.
FT | #VeronaAtalanta ha un nome e un cognome:
✍️ Teun Koopmeiners! pic.twitter.com/VNlM95PHk0— Lega Serie A (@SerieA) September 27, 2023
Sempre alle 18:30 si disputa anche l’incontro tra Empoli e Salernitana. Entrambe le formazioni, per usare un eufemismo, non hanno iniziato al meglio il proprio campionato tantoché sono ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale. Anche in questo caso, basta una rete nel primo tempo di Tommaso Baldanzi per decidere l’incontro e regalare un prezioso successo per 1-0 alla formazione di casa allenata dal subentrato Aurelio Andreazzoli. Comincia a traballare, invece, la panchina di Paulo Sousa dopo un avvio di campionato piuttosto turbolento.
Per quanto riguarda le partite serali, partiamo da quella del “Meazza” di Milano tra Inter e Sassuolo dove la formazione di Simone Inzaghi, fino a ieri sera a punteggio pieno, passa in vantaggio allo scadere della prima frazione grazie alla rete di Denzel Dumfries. Nella ripresa, però, complice anche Yann Sommer, inizia la rimonta neroverde che, prima, trova la via del pari con una conclusione di Bajrami e, poi, passa addirittura in vantaggio con una traiettoria meravigliosa disegnata da Domenico Berardi che fissa il punteggio sull’1-2 finale. Per i ragazzi di Alessio Dionisi, che si stanno cominciando a meritare l’appellativo di “ammazzagrandi”, la seconda pregiata vittoria consecutiva dopo quella di sabato contro la Juventus.
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In contemporanea, va in scena al “Maradona” la sfida tra i campioni d’Italia in carica del Napoli e l’Udinese. Dopo un avvio di campionato non molto convincente e il “Caso Osimhen” – venutosi a creare a 24 ore dal match per via di un video pubblicato (e poi eliminato) sull’account ufficiale del Napoli su TikTok – la formazione di Rudi Garcia mette a tacere le polemiche con un netto successo. Partita in discesa già nei primi quarantacinque minuti con Zielinski e proprio Osimhen che mandano la formazione partenopea avanti di due all’intervallo. Non si placa neanche nella ripresa la “ventata” napoletana che spazza via la squadra allenata da Andrea Sottil (in grosse difficoltà) con un pesante 4-1. Nel tabellino si scrivo, infatti, anche Kvaratskhelia e Simeone oltre che Samardzic.
⏱️ FT | Il @sscnapoli cala il 𝗣𝗼𝗸𝗲𝗿! 🩵🩵🩵🩵#NapoliUdinese 4-1 pic.twitter.com/SE6B9jONd3
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Stesso orario, ovvero le 20:45, anche per l’incontro tra Lazio e Torino. Restando in tema di partenze non ottimali, dopo un inizio di Serie A abbastanza complicato, la formazione di Maurizio Sarri trova la seconda vittoria stagionale grazie ad un ottimo secondo tempo in cui Vecino e Zaccagni fissano il punteggio sul 2-0 conclusivo. Per i biancocelesti una prestazione incoraggiante per il proseguo del campionato contro un avversario sempre difficile da affrontare.
Le tre partite del giovedì completano il programma della sesta giornata di Serie A finita già nell’archivio. Partiamo dalla sfida delle ore 18:30 tra Frosinone e Fiorentina. Nella prima frazione di gioco, si fa preferire la squadra di Vincenzo Italiano che passa in vantaggio con il solito Nico Gonzalez. Nonostante le occasioni (non sfruttate), nella ripresa, arriva il pareggio della formazione ciociara che con Matias Soulé fissa il punteggio sull’1-1 definitivo.
In contemporanea, si disputa anche l’incontro tra Monza e Bologna. Partita tra due squadre che potrebbero esprimere più di quanto visto, considerando anche il potenziale delle due rose. Poche occasioni, tanto equilibrio e un gol annullato a testa fanno sì che, al triplice fischio finale, il punteggio sia di 0-0.
In serata, alle ore 20:45, è il momento del posticipo tra Genoa e Roma. Per la formazione di mister Gilardino, considerando anche il successo esterno ai danni della Lazio, la miglior prestazione fin qui del proprio campionato. Sfida divertente e ricca di gol già dai primi minuti quando al vantaggio rossoblù firmato Gudmundsson risponde Bryan Cristante. Prima di andare all’intervallo, però, i ragazzi di casa passano di nuovo avanti con Mateo Retegui. Nella ripresa, i padroni di casa prendono il sopravvento con Thorsby e Messias che trovano le reti del definitivo 4-1 con il Grifone schianta la Lupa.
TOP
KOOPMEINERS: il centrocampista olandese, già dalla passata stagione, si è preso le chiavi del centrocampo dell’Atalanta. Oggi, ne è diventato il fedele custode di Gasperini che praticamente lo impiega ad ogni partita. Contro l’Hellas Verona si trasforma in match-winner regalando la prima vittoria in trasferta di questo campionato alla Dea. In due parole, AFFIDABILITÀ e QUALITÀ.
OCHOA: nonostante la sconfitta della propria squadra, il portiere messicano è uno dei migliori in campo a suon di parate miracolose che evitano un passivo più pesante alla Salernitana di Paulo Sousa. Incolpevole nel gol-vittoria di Baldanzi, per tutto il resto della partita è andato in onda l’OCHOA-SHOW.
BERARDI: sempre lui, ancora lui, meravigliosamente lui. Dopo l’ottima prestazione arricchita da una rete contro la Juventus, l’esterno d’attacco italiano si ripete anche contro l’Inter. Anzi, se possibile, fa anche meglio grazie ad una meravigliosa rete da fuori area che regala un prestigioso successo al Sassuolo di Alessio Dionisi. Prossimamente, in tutti i licei scientifici d’Italia, si studierà una nuova proporzione matematica: BERARDI:SASSUOLO = SASSUOLO:BERARDI. (Berardi sta al Sassuolo come il Sassuolo sta a Berardi).
KVARATSKHELIA: 192 giorni dopo riecco Kvicha Kvaratskhelia. Dopo alcune critiche sollevatesi nelle ultime settimane, l’attaccante esterno georgiano sfodera una prestazione degna della passata stagione. Un rigore conquistato, due pali colpiti, la rete del momentaneo 3-1 e un assist per il definitivo 4-1. Come recita una famosa pubblicità, COSA VUOI DI PIÙ DALLA VITA? UN KVICHA KVARATSKHELIA.
SAMARDZIC: nel buio fitto di quest’inizio di stagione, ecco che per l’Udinese una piccola luce arriva dal talento cristallino di Lazar Samardzic. La rete realizzata dal centrocampista serbo non serve ad evitare un passivo pesante, ma molto probabilmente finirà nei gol più belli di tutta la stagione. Di certo, lo slalom speciale con cui salta cinque avversari e batte a rete Meret dopo il fraseggio con Success, gli permette di finire tra i “top” di questa giornata: UN TIMIDO RAGGIO DI SOLE DURANTE LA TEMPESTA.
GUDMUNDSSON: a proposito di tempesta, il talento islandese è come un uragano che si abbatte sulla difesa della Roma compiendo danni irreparabili. Un preludio si era già avuto dopo pochi minuti con la rete del primo vantaggio rossoblù che porta la sua firma, ma in occasione della rete di Retegui ecco l’ex giocatore dell’AZ Alkmaar dà sfoggio di tutte le sue qualità nello stretto con un slalom speciale che manda al bar la difesa giallorossa simile a quello di Samardzic contro il Napoli. Insomma, per descrivere la prestazione di Gudmundsson basta una sola parola: DEVASTANTE.
FLOP
RADUNOVIC: l’entusiasmo sardo derivante dal vantaggio siglato Luvumbo viene smorzato dal grossolano errore del portiere del Cagliari che si fa sfuggire maldestramente il pallone, con quest’ultimo che finisce tra i piedi di Okafor che ringrazia e segna a porta sguarnita. Ad onor del vero, sul punteggio di 1-1, il portiere serbo sfodera anche una gran parata su un tiro angolato di Theo Hernandez, me l’errore precedente è troppo grosso ai fini del risultato finale. Come nella vita, BASTA UN SOLO ERRORE PER COMPROMETTERE TUTTO.
SOMMER: a proposito di portieri ed errori, prima insufficienza della stagione anche per l’estremo difensore dell’Inter. Se è vero che nella straordinaria conclusione di Berardi poteva solo guardare, l’ex portiere del Bayern Monaco ha grosse responsabilità nella rete del momentaneo pareggio firmato da Bajrami con la palla che passa sotto le ascelle del giocatore interista. Prestazione che fa venire dei dubbi sull’affidabilità del custode dei pali nerazzurri: INSOMM(ER).
NEHUEN PEREZ: nessuno vorrebbe essere nei panni del difensore argentino nel tentativo di affrontare un Kvicha Kvaratskhelia in stato di grazia. Nemmeno Nehuen Perez stesso. Per il calciatore cresciuto nell’Atletico Madrid l’unica nota positiva della serata è stato il triplice fischio dell’arbitro. Per il resto, SOLO TANTA SOFFERENZA.
MOURINHO: facendo la doverosa premessa che in campo ci scendono i calciatori e non gli allenatori, l’inizio di campionato della Roma è davvero disastroso come testimonia la sola vittoria in sei partite, seguita da due pareggi e tre sconfitte. In questi casi le colpe non sono mai di uno solo ma, di certo, un allenatore del calibro e dell’esperienza di José Mourinho potrebbe e dovrebbe fare molto di più con la rosa a disposizione che si ritrova. TONFO ROMA!
Fonte Foto in Evidenza: Lega Serie A
Giuseppe Rosario Tosto
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato uno dei due Coordinatori della Redazione. Oltre a far da Tutor per Tirocinanti e a svolgere il ruolo di Correttore di Bozze, al termine di ogni giornata di campionato cura personalmente la rubrica “Serie A, top&flop”. Un modo originale, con protagonisti i giocatori che si sono distinti in bene e in male, per vedere tutto quello che è successo nel fine settimana di calcio italiano.
Inoltre, coordina la squadra di Calciomercato, Europei e Mondiali. Scrive di tennis (il suo sport preferito, dopo il calcio) e NBA (non si contano più le notti passate in bianco per vedere le partite live). Infine, si occupa anche delle breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahinoi) guerre, passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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