Giunge al termine anche la diciassettesima giornata di una Serie A sempre più avvincente. Vediamo, nello specifico, cos’è accaduto in questo fine settimana.
Il programma di questo turno di campionato, spalmato in quattro giorni, parte dal Ferraris con il derby della Lanterna tra Genoa e Sampdoria. Per sessanta minuti vediamo il solito Grifone, arrendevole e compassato tantoché i blucerchiati trovano per due volte la rete. Prima, con Gabbiadini; poi, con Ciccio Caputo. Sotto di due, la squadra di Andriy Shevchenko cerca di accorciare le distanze ma subisce in contropiede il terzo gol. Cambia un po’ l’inerzia della partita con l’ingresso in campo del ristabilito Mattia Destro che trova la rete del definitivo 1-3. Le speranze rossoblù di salvezza sono aggrappate su di lui e il suo rientro potrà far cambiare marcia a una squadra che per ora è ferma al diciottesimo posto. Salva la panchina mister D’Aversa con una prestazione convincente dei suoi.
La giornata di sabato inizia dal Franchi con la Fiorentina che schiaccia con un netto 4-0 la Salernitana dell’ex Franck Ribery. Continua la corsa all’Europa della Viola che meritatamente occupa una buonissima quinta posizione. Dusan Vlahovic sempre più protagonista e capocannoniere della Serie A.
A seguire, alle ore 18, scendono in campo Venezia e Juventus con la Vecchia Signora che domina il primo tempo e lo chiude in vantaggio per 0-1. Nella ripresa, però, si inceppa nuovamente qualcosa nel meccanismo dei bianconeri con quest’ultimi che dopo il pareggio di Mattia Aramu non riescono a tornare avanti. Finisce 1-1 al Penzo.
Saturday night con protagonista il Milan che fa visita all’Udinese del nuovo allenatore ad interim Gabriele Cioffi. Complice le scorie dell’eliminazione dalla Champions e qualche infortunio di troppo nel reparto offensivo, la squadra di Pioli per larga parte della partita è irriconoscibile e poco precisa tecnicamente. Al vantaggio friulano siglato Beto, risponde nel finale Zlatan Ibrahimovic. Pareggio per 1-1, quindi, anche alla Dacia Arena. Buona la prima per Cioffi. La squadra di Stefano Pioli, invece, perde la testa della classifica.
Menù domenicale di Serie A che viene aperto all’ora di pranzo con il Torino di Ivan Juric che ospita e batte il Bologna di Sinisa Mihajlovic per 2-1. Torna al gol Sanabria che sostituirà l’infortunato Belotti anche nelle prossime settimane. Quarto successo nelle ultime cinque partite casalinghe per il Toro.
Alle ore 15, una sola partita in programma: quella che vede opporsi Hellas Verona e Atalanta. La Dea, reduce dalla delusione Champions di giovedì pomeriggio contro il Villarreal, manda in campo coloro che hanno giocato meno ma lo stesso porta a casa i tre punti. Al vantaggio degli scaligeri messo a segno dal solito Simeone rispondono Miranchuk (nel primo tempo) e Koopmeiners (nel secondo). Risultato finale di 1-2 per i ragazzi di mister Gasperini che scavalcano il Napoli e si piazzano al terzo posto a meno tre dalla vetta. Le altre pretendenti sono avvisate. Occhio.
Poco più tardi, alle 18, scendono contemporaneamente in campo Napoli–Empoli e Sassuolo–Lazio.
Allo stadio Maradona arriva la seconda sconfitta casalinga consecutiva per i partenopei che, oltre agli infortunati Fabian Ruiz e Osimhen e ai ristabiliti Insigne e Anguissà, perdono a partita in corso anche Zielinski. Tuttavia, questo non sminuisce la grande prestazione della squadra di Andreazzoli che dopo aver battuto la Juve fa un’altra vittima illustre. Decide la rete di Cutrone che “involontariamente” manda la palla alle spalle di Ospina e fissa il punteggio sullo 0-1. La squadra di Luciano Spalletti perde un ulteriore posizione e viene scavalcato dall’Atalanta.
Al Mapei Stadium partita molto più vivace tra due squadre che non si risparmiano. Al sesto minuto, sblocca il risultato Mattia Zaccagni che manda avanti i biancocelesti; nella seconda frazione, però, esce fuori la squadra di Dionisi che prima la pareggia con Berardi e poi la ribalta con Raspadori. Continua il periodo positivo per i neroverdi; mentre rimane incostante la squadra di Maurizio Sarri che però ha dovuto fare a meno di Luis Alberto e Milinkovic-Savic.
Chiude questa domenica, la nuova capolista della Serie A Inter che vince, convince e dilaga sul Cagliari per 4-0. La squadra di Simone Inzaghi, reduce dalla sconfitta del Bernabeu, non ha perso il passo in campionato facendo vedere le solite cose buone a cui ci ha abituato quest’anno. Firmano il successo nerazzurro: Lautaro Martinez che mette a segno una doppietta e sbaglia (l’ennesimo) rigore; Alexis Sanchez con una gran conclusione al volo e Calhanoglu che mostra il miglior pezzo del repertorio, il tiro da fuori area. I campioni d’Italia in carica scavalcano i cugini del Milan e per la prima volta, quest’anno, si trovano in testa al campionato. Proveranno la fuga o resterà quest’equilibrio che, per ora, vede quattro squadre in quattro punti?
Chiude il programma di questa diciassettesima giornata di Serie A, la Roma che ospita e batte lo Spezia di Thiago Motta. Bastano per regalare i tre punti a José Mourinho, un gol per tempo di Smalling e Ibanez. I giallorossi, dopo le due sconfitte consecutive contro Bologna e Inter, tornano a muovere la classifica agganciando la Juve al sesto posto. Rimane, invece, ferma al diciassettesimo posto la formazione ligure.
TOP
GABBIADINI: un giocatore dal talento assicurato ma che non è mai riuscito a esplodere. Venerdì sera parte titolare e mostra ciò di cui è capace. Segna il gol che dà il via alle danze blucerchiate e provoca l’autogol del momentaneo 0-3 di Vanheusden. Inoltre, grazie al terzo sigillo stagionale, diventa il secondo miglior marcatore di sempre del derby della Lanterna. L’uomo della provvidenza per mister D’Aversa che salva la panchina.
VLAHOVIC: abbiamo finito gli aggettivi per definire l’attaccante serbo che sta vivendo un 2021 da sogno. Contro la Salernitana mette a segno un’altra doppietta che lo rende sempre più capocannoniere del campionato davanti a Ciro Immobile. Come se non bastasse, in questo anno solare, è arrivato a quota 32 reti. L’unico giocatore della Serie A ad aver fatto di meglio, nello stesso arco temporale, è Cristiano Ronaldo con 33 centri. Restano ancora due partite per “prendere” il portoghese.
ARAMU: l’uomo più qualitativo del Venezia e una delle sorprese più piacevoli del campionato. Usa il suo mancino come un pennello per: disegnare schizzi di calcio che gli altri nemmeno immaginano; battere Szczesny e regalare ai suoi tifosi un punto storico contro la Juventus. La domanda sorge spontanea: “Dove sei stato finora?”
BETO: una delle poche note positive della stagione dell’Udinese. L’attaccante portoghese si è ambientato benissimo nel nostro campionato e grazie alla sua fisicità/velocità risulta a tratti devastante per le difese avversarie. Quella trovata contro il Milan è la settima rete stagionale ma se migliora sotto porta e tecnicamente possono diventare molte di più.
EMPOLI: la squadra di Andreazzoli sta disputando un campionato a dir poco sorprendente. Nessuno, a inizio campionato (nemmeno il più tifoso), avrebbe mai detto che dopo diciassette partite i toscani si sarebbero trovati all’ottavo posto. La zona retrocessione è ben lontana e, dopo la vittoria allo Stadium contro la Juve, arriva un altro successo di prestigio contro il Napoli.
FLOP
GENOA: la situazione in casa genoana è molto delicata. Il Grifone non riesce a schiodarsi da quella diciottesima posizione che per ora lo farebbe retrocedere in Serie B. L’arrivo di Andriy Shevchenko non ha prodotto l’effetto sperato e venerdì è arrivata l’ennesima sconfitta. Unico spiraglio di luce, i rientri di Criscito e Destro.
BAKAYOKO: chiamato a far rifiatare uno tra Tonali e Kessié, il centrocampista francese non riesce a esprimersi al livello della prima esperienza milanista. In mezzo al campo, non offre quel lavoro di “diga”, cui la squadra di Pioli necessita e nell’occasione del gol friulano non è esente da colpe.
KAIO JORGE: l’attaccante brasiliano entra in campo, dopo neanche un quarto d’ora, per l’infortunio di Paulo Dybala ma non riesce a far esprimere neanche un quarto del suo potenziale visto ai tempi del Santos. Per oltre un’ora sbaglia passaggi, sponde e conclusioni tantoché mister Allegri è costretto al 76esimo a sostituirlo.
STRAKOSHA: uno dei reparti che la Lazio dovrà andare a rinforzare è quello dei portieri. Reina non dà più le sicurezze di una volta e il portiere albanese, ogni qual volta che gioca, non riesce a non fare un paperone. Nel primo tempo, riesce a parare anche qualche conclusione pericolosa ma nella ripresa non riesce a evitare il tiro di Raspadori tutt’altro che imprendibile che regala la vittoria ai neroverdi.
CAGLIARI: la figura fatta a San Siro è una delle peggiori di questa stagione. La metà campo è stata superata pochissime volte e le reti dell’Inter potevano essere molto più di quattro se non fosse stato per qualche miracolo di Cragno, compreso il rigore di Lautaro. Vero che l’avversario affrontato è di caratura superiore ma la prestazione e la posizione di classifica non lasciano sperare nulla di buono.
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato uno dei due Coordinatori della Redazione. Oltre a far da Tutor per Tirocinanti e a svolgere il ruolo di Correttore di Bozze, al termine di ogni giornata di campionato cura personalmente la rubrica “Serie A, top&flop”. Un modo originale, con protagonisti i giocatori che si sono distinti in bene e in male, per vedere tutto quello che è successo nel fine settimana di calcio italiano.
Inoltre, coordina la squadra di Calciomercato, Europei e Mondiali. Scrive di tennis (il suo sport preferito, dopo il calcio) e NBA (non si contano più le notti passate in bianco per vedere le partite live). Infine, si occupa anche delle breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahinoi) guerre, passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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