Giunge al termine una 26esima giornata di Serie A spezzettata in quattro giorni e alquanto imprevedibile. Ma vediamo nel dettaglio cos’è successo.
Il programma di questo turno di campionato si è aperto venerdì sera con il “derby della Mole” tra Juventus e Torino. Partita piuttosto equilibrata, con il “Toro” che, nonostante il vantaggio iniziale di De Ligt, trova nella ripresa il meritato pareggio con Belotti. Risultato finale di 1-1.
Come ormai di consueto, nella giornata di sabato tre le partite disputatesi. Partiamo da quella delle ore 15 che ha visto trionfare in casa la Sampdoria contro l’Empoli. Partita indirizzata, già nella prima mezz’ora, grazie alla doppietta di un mai domo Fabio Quagliarella. Nella seconda frazione di gioco, le parate di Falcone consentono alla Doria di chiudere il match sul 2-0.
Poco dopo, alle ore 18, all’Olimpico va in scena uno strano, ma divertente Roma–Hellas Verona. Le reti di Barak e Tameze, congiunte a un dominio totale degli scaligeri, sembravano aver indirizzato il match, ma, negli ultimi venti minuti, la mossa quanto a sorpresa tanto forzata di José Mourinho di mandare in campo i giocatori della primavera dà i suoi frutti. Prima Volpato (2003) e poi Bove (2002) acciuffano per i capelli il 2-2 finale.
Nel “Saturday Night“, scontro testa-coda tra l’ultima in classifica, la Salernitana, e la prima, il Milan. La rete di Messias dopo appena cinque minuti sembra mettere in discesa la strada per i rossoneri. Tuttavia, i ragazzi del neo-allenatore Davide Nicola non mollano la presa e alla mezz’ora trovano il pari con Bonazzoli. Nella ripresa i campani fanno meglio della squadra di Pioli e trovano addirittura la rete del vantaggio con Djuric. L’euforia dell’Arechi, comunque sia, dura poco, perché il subentrante Ante Rebic con un tiro da fuori trova la rete del 2-2 conclusivo.
La domenica di Serie A parte con la sfida dell’ora di pranzo al gusto di Europa tra Fiorentina e Atalanta. Dopo un primo tempo concluso a porte inviolate e con poche occasioni, nella ripresa, la Viola trova il vantaggio con Piatek. La reazione della Dea non si fa attendere e, all’ora di gioco, trovano la rete del pari con Malinovskyi, che però viene annullata per fuorigioco. Decisione piuttosto al limite che costa l’espulsione a mister Gasperini e la sconfitta per 1-0 alla sua squadra.
Allo storico orario delle 15, solo una partita in programma: quella tra Venezia e Genoa. In palio punti importanti tra due squadre che trovano la via delle rete una volta ciascuno nel primo tempo. Alla marcatura di Henry, infatti, risponde qualche minuto più tardi Ekuban. Nei secondi quarantacinque minuti, varie le occasioni sia da una parte che dall’altra, ma il risultato non si schioda dall’1-1 finale.
Alle ore 18 scende in campo l’Inter, che, in caso di vittoria sul Sassuolo, avrebbe potuto nuovamente scavalcare in classifica i cugini rossoneri e tornare al primo posto. Ciò, però, non avviene, perché la squadra di Inzaghi disputa un primo tempo piuttosto disastroso e viene punita dalle reti di Raspadori e Scamacca. Nella ripresa, arriva quantomeno una reazione d’orgoglio dei campioni d’Italia in carica, che tuttavia, complice anche gli errori sotto porta di Lautaro e Dzeko, non riescono nemmeno a dimezzare lo svantaggio. A San Siro finisce 0-2 per la squadra di Dionisi, che si è meritata l’appellativo di “ammazza grandi“. Dopo aver battuto Milan e Juventus, fermato con un pari il Napoli, conquistano tre punti anche con i neroazzurri.
In serata, conclude il programma di questa domenica, la sfida tra Udinese e Lazio. Partita piacevole e combattuta che viene aperta dalla marcatura, dopo cinque minuti, di Deulofeu, alla quale risponde nel finire del primo tempo Felipe Anderson. Nella seconda frazione, le due squadre non si risparmiano e cercano di trovare la rete della vittoria, ma devono accontentarsi dell’1-1 finale.
Due i posticipi da giocare in questo lunedì di Serie A. Partiamo da quello delle ore 19 che vede impegnate, alla Sardegna Arena, Cagliari e Napoli. Dopo un primo tempo concluso a reti bianche, la squadra di Walter Mazzarri trova la rete del vantaggio con un tiro-cross di Pereiro che coglie impreparato Ospina. Mister Spalletti ricorre, dunque, ai cambi. Tra questi Victor Osimhen, il quale, a quattro minuti dalla fine, segna la rete dell’1-1 definitivo. In questo 26esimo turno, fatale per le prime sette della classifica, si fermano anche i partenopei.
Chiude il programma di questa giornata di campionato la sfida delle 20:45 tra Bologna e Spezia. Primo tempo piacevole che vede le marcature di Manaj e Arnautovic. L’attaccante austriaco, però, dopo aver ritrovato l’emozione di segnare una rete dopo tanto tempo, nella ripresa decide di bissare e regalare il successo alla squadra di Sinisa Mihajlovic per 2-1.
TOP
BREMER: il difensore brasiliano, autore di un’ottima stagione e voluto da tante squadre, come un buon alunno che segue le lezioni del prof, mette in pratica quanto fatto vedere domenica scorsa da Demiral. Il pericolo numero uno della Juventus, Dusan Vlahovic, viene completamente disinnescato dal difensore del “Toro“, che a fine partita non sa neanche lui come si ritrovi in mano la maglia dell’attaccante serbo. STUDENTE MODELLO.
QUAGLIARELLA: quella del buon Fabio resta la stagione più difficile della sua carriera, ma è nei momenti complicati che i più forti escono a galla. Sabato pomeriggio, non solo ha messo a segno una doppietta che ha regalato tre punti importantissimi alla Sampdoria, ma ha anche dimostrato che non si è mai “vecchi” abbastanza per fare quello che si ama. In qualche modo, in ogni campionato lascia il suo segno e contro l’Empoli ha deciso che fosse il momento giusto. FOREVER YOUNG.
VOLPATO/BOVE: la Roma sta facendo una fatica tremenda, oltre a portare a casa tre punti, a mostrare una qualche idea di calcio e sabato pomeriggio queste difficoltà si sono viste anche contro l’Hellas. Dopo lo 0-2 di Tameze si stava profilando, per i giallorossi, un’altra sconfitta, ma i cambi del portoghese danno un’insperata quanto necessaria nuova linfa alla squadra di José Mourinho. Ad entrare in campo, però, non i campioni o i titolari affermati, bensì i giocatori della primavera. Tra questi spiccano Volpato e Bove, che con le proprie reti regalano un punto alla loro squadra. ASPETTANDO LA PRIMAVERA.
M. DJURIC: l’arrivo di Davide Nicola nella panchina della Salernitana ha portato una carica di energia positiva e i giocatori campani mostrano la miglior performance, fin qui, della stagione. In particolar modo, si prende la luce dei riflettori il giocatore più alto in campo: l’attaccante bosniaco. Tanto lavoro sporco, una buona intesa con il compagno di reparto Bonazzoli e il gol del momentaneo vantaggio con il miglior pezzo del repertorio: il colpo di testa. AL MILAN, FA MALE MILAN.
SASSUOLO: difficile scegliere un migliore in campo tra le file dei neroverdi, che hanno offerto a San Siro una delle migliori prove del loro campionato. Dalle reti di Raspadori e Scamacca alle parate nella ripresa di Consigli, passando per le ottime prestazione di Berardi e Frattesi. A tal proposito, da vedere e rivedere l’azione che porta alla seconda rete della partita: un vero e proprio inno al calcio. LA SQUADRA DI DIONISI, nel primo tempo, ai campioni d’Italia in carica, HA FATTO VEDERE I “SORCI” (NERO) VERDI.
FLOP
VLAHOVIC: vero che le aspettative sull’attaccante serbo sono sempre altissime, ma le ultime due apparizioni contro Atalanta e Torino hanno lasciato a bocca asciutta i tifosi juventini. Soffre maledettamente le marcature a uomo di Demiral e Bremer e giocando spalle alla porta la maggior parte dei minutinnon riesce a rendersi pericoloso. Negli spogliatoi esclama qualcosa in serbo che si potrebbe tradurre come “ALLEGRI DAI UN GIOCO A QUESTA SQUADRA“.
SERGIO OLIVEIRA: il centrocampista portoghese è sicuramente uno dei tre migliori acquisti di tutto il mercato di gennaio e nelle prime partite ne ha dato la dimostrazione. Tuttavia, contro l’Hellas gioca un primo tempo davvero disastroso, fino al punto che il suo ammiratore numero uno, José Mourinho, è costretto a cambiarlo a inizio del secondo tempo. SVOGLIATO.
MAIGNAN: il portiere francese non sta facendo rimpiangere l’addio di Donnarumma, anzi, il più delle volte si è contraddistinto per le ottime prestazioni fornite. A Salerno, però, sono tanti gli errori piuttosto grossolani. A partire dall’uscita avventata che da il via alla rete del pareggio. Nella ripresa, fa ancora peggio quando perde una palla sanguinosissima con i piedi, che per sua fortuna non si trasforma in rete solo perché Bonazzoli ha provato a segnare di rabona. DECONCERTE’ (SCONCENTRATO).
GAGLIARDINI: premettendo che nei primi quarantacinque minuti nessun giocatore interista raggiunge la sufficienza, il centrocampista italiano sembra quello più in difficoltà. Le occasioni di partire titolare, finora, sono state pochissime, ma con rendimenti del genere in futuro non ce ne saranno tante altre. Poca qualità per prendere il posto di Brozovic, tanta staticità per giocare al posto di Barella o Calhanoglu. Sostituito a fine primo tempo, l’ex giocatore dell’Atalanta è ALLA RICERCA DI UN’IDENTITA’.
OSPINA: il portiere colombiano col passare della stagione è diventato il titolare fisso spodestando Meret e più volte è risultato decisivo. Anche oggi lo è stato, ma in negativo. La rete del vantaggio di Pereiro è frutto di un suo errore nel calcolo del rimbalzo del tiro-cross diventato poi letale. In colombiano, papera si dice per caso PAPERAZO?
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e si occupa di Calciomercato, Tennis e NBA. Inoltre, scrive riguardo anche le breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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