Giunge al termine anche la 25esima giornata di un campionato di Serie A sempre più combattuto e avvincente. Vediamo cos’è successo in questo fine settimana lungo.
Programma di questo turno aperto, sabato pomeriggio alle ore 15, dalla sfida tra Lazio e Bologna. I padroni di casa, ancora altalenanti ,vendicano la pesante sconfitta rimediata, in settimana, in Coppa Italia contro il Milan (4-0) battendo nettamente i romagnoli. Apre le marcature, nel primo tempo, il solito Ciro Immobile che dal dischetto batte Skorupski. Nella ripresa, protagonista assoluto Mattia Zaccagni che con la sua doppietta firma il 3-0 finale. La squadra di Maurizio Sarri si rilancia così in classifica verso l’Europa che conta; mentre, per i romagnoli, arriva la settima sconfitta nelle ultime dieci partite.
Poco più tardi, alle ore 18, va in scena allo stadio “Maradona” il big match ad alta quota tra Napoli e Inter. Primi quarantacinque minuti di gioco, dominati totalmente dalla squadra di Luciano Spalletti che va all’intervallo sul vantaggio di 1-0 grazie al rigore trasformato da Lorenzo Insigne. Nella seconda frazione, però, i campioni d’Italia in carica escono fuori orgoglio e grinta agguantando il pareggio con il solito Edin Dzeko. Finisce, dunque, 1-1 un match ad alta intensità e giocato meglio un tempo ciascuno dalle due squadre.
In serata, alle 20:45, il Torino ospita il Venezia che porta a casa tre importantissimi punti per la lotta salvezza. Al vantaggio iniziale siglato Brekalo, infatti, risponde sul finire del primo tempo il terzino del Suriname Haps. Nella ripresa, completa la rimonta la gran botta di sinistro di Crnigoj che batte Milinkovic-Savic e fissa il risultato sull’1-2 finale per i ragazzi di Paolo Zanetti. Nel finale, annullato per fuorigioco un gol al rientrante Andrea Belotti che, in questo finale di stagione, è chiamato al riscatto di una stagione piuttosto opaca.
La domenica di Serie A si apre, come al solito, con la sfida dell’ora di pranzo tra Milan e Sampdoria. I rossoneri, trovano il vantaggio dopo appena sette minuti con un devastante Rafael Leao che su assist di Maignan fa fuori mezza difesa blucerchiata e batte Falcone. Questa, l’unica rete di una partita che termina sul risultato di 1-0 per la squadra di Stefano Pioli. Il Diavolo, con una partita e un punto in più rispetto ai cugini neroazzurri, vola così in vetta alla classifica completando una settimana perfetta che lo ha visto trionfare anche nel derby e nei quarti di Coppa Italia.
Nel tradizionale orario delle 15, trittico di partite che vede protagonista la parte destra della classifica. Partiamo dallo scontro diretto tra Genoa e Salernitana che termina in parità con il punteggio di 1-1. Alla rete del solito Mattia Destro risponde l’altro centravanti Federico Bonazzoli. Un punto ciascuno (che non fa bene a nessuno) per due squadre che restano rispettivamente al penultimo e all’ultimo posto.
Stesso risultato nella sfida del “Castellani” tra i padroni di casa dell’Empoli e il Cagliari. Nel primo tempo, i ragazzi di Andreazzoli mostrano il loro solito calcio piacevole e trovano la rete dell’1-0 con il capocannoniere della squadra Pinamonti. Nella ripresa, però, calano fisicamente e la squadra di Walter Mazzarri, alla disperata ricerca del pareggio, trova la rete dell’1-1 con Leonardo Pavoletti che continua a segnare solo reti “pesanti”.
Terzo e ultimo incontro del primo pomeriggio, quello tra l’Hellas Verona di Igor Tudor e la sua ex squadra Udinese. Risultato piuttosto schiacciante a favore degli scaligeri che si impongono con un 4-0 che non fotografa una buona ma sfortunata prestazione dei friulani. Partita subito in discesa, dopo appena un minuto e mezzo, grazie alla rete di Depaoli. Quest’ultimo, poco dopo, si trasforma in assist-man per il raddoppio dell’ex Antonin Barak. Nei secondi quarantacinque minuti di gioco, trovano gloria anche Caprari e Tameze che mettono al sicuro i tre punti.
Alle ore 18, al “Mapei Stadium“, scendono in campo Sassuolo e Roma che danno vita a una partita piuttosto piacevole. Nel finale di primo tempo, i giallorossi trovano il momentaneo vantaggio con il rigore trasformato da Tammy Abraham che ringrazia con un bacio Sergio Oliveira che gli lascia il tiro dal dischetto. Nel secondo tempo, nonostante le pesanti assenze per squalifica di Raspadori e Scamacca, la squadra di Dionisi prima, trova l’1-1 grazie ad un’insolita papera di Rui Patricio; poi, passa addirittura in vantaggio con il migliore dei neroverdi Traoré. Nel finale, l’assedio della squadra di José Mourinho, spinto anche dall’espulsione di Ferrari, dà i suoi frutti con la rete di Cristante che fissa il punteggio sul 2-2 finale.
Ultimo match di questa domenica, quello delle 20:45, tra Atalanta e Juventus che vale il quarto posto in classifica. Primo tempo, giocato a ritmi piacevoli con azioni pericolose da una parte all’altra del campo, che però termina a porte inviolate. Nella ripresa, non cambia il copione ma sblocca il risultato una perla di Malinovskyi che con un sinistro micidiale batte Szczesny. Sembra quasi fatta per la squadra di Gasperini ma, nel secondo dei tre minuti di recupero, Danilo con un colpo di testa da calcio d’angolo evita alla Vecchia Signora una sconfitta dolorosa quanto immeritata. Risultato finale, dunque, di 1-1 che premia quanto fatto vedere da ambo le squadre.
Chiude il programma di questa 25esima giornata di Serie A, il posticipo di questa sera tra Spezia e Fiorentina. Accoglienza non delle migliori per l’ex allenatore spezzino Vincenzo Italiano, la cui squadra però dopo aver sbagliato un calcio di rigore con Piatek passa in vantaggio grazie proprio all’attaccante polacco. Nella ripresa, a un quarto d’ora circa dal termine, la squadra di Thiago Motta trova il pareggio con Agudelo ma la gioia dei padroni di casa non dura tanto perché Amrabat poco prima del novantesimo trova con un tiro da fuori la rete dell’1-2 definitivo.
TOP
ZACCAGNI: l’esterno d’attacco è il protagonista assoluto della sfida tra Lazio e Bologna. Nel primo tempo, si guadagna il rigore del vantaggio trasformato da Ciro Immobile; nel secondo, mette a segno una doppietta con la quale chiude il match e regala i tre punti ai biancocelesti. Dopo l’iniziale periodo di ambientamento, l’ex talento dell’Hellas Verona sta diventando sempre più un titolare fisso della squadra di Maurizio Sarri che punta molto su di lui. Fiducia ripagata con una PRESTAZIONE SUPER.
KOULIBALY: reduce dalla vittoria della Coppa d’Africa con il suo Senegal, è tornato a Castelvolturno ancora più motivato e carico di prima. Nello spogliatoio partenopeo lo chiamano il “Comandante” e lui dimostra di esserlo anche in campo vincendo ampiamente il duello con la coppia d’attacco interista Lautaro-Dzeko. KOUMANDANTE.
CRNIGOJ: non il nome che ti aspetti ma sicuramente il migliore in campo nella partita tra Torino e Venezia. Il centrocampista sloveno, nella prima frazione, dopo una galoppata nella fascia destra, regala un assist al bacio per Haps che di testa accomoda l’1-1 momentaneo. Nella ripresa, completa la rimonta dei lagunari con una botta tremenda di sinistro (non il suo piede) con la quale fulmina Milinkovic-Savic e regala tre punti importantissimi alla squadra di Paolo Zanetti. Come si dice in sloveno l’EROE CHE NON TI ASPETTI?
LEAO: sul talento e la qualità del portoghese nessuno poteva avere dei dubbi ma la non continuità e l’estraniazione dal gioco ne bloccavano la crescita. In questa stagione, Stefano Pioli ha evidentemente schiacciato i tasti giusti tantoché l’ancora 22enne sta diventando il trascinatore del Milan. Una sua tipica azione personale, allo stesso tempo, decide il match di ieri e scaraventa i rossoneri in testa alla classifica. UOMO-CHIAVE.
DEMIRAL: il difensore turco nelle grandi sfide si esalta sempre e l’incrocio con la sua ex squadra lo gasa ulteriormente. Ha il complicatissimo compito di marcare Dusan Vlahovic che viene semplicemente annullato. Un duello fisico “vecchio stile” che vede vincitore l’ex juventino che evidentemente ha imparato bene da Chiellini. L’unico motivo per cui l’attaccante serbo entra nel tabellino è per un’ammonizione ricevuta per proteste-frustrazione. Il buon Merih, se come l’anno scorso, giudicasse le prestazioni sue e dei suoi compagni scriverebbe su Twitter: “De Ligt bene ma io TOP“.
FLOP
SORIANO: ultimamente tutto il Bologna sta attraversando un periodo complicato, con sette sconfitte nelle ultime dieci partite, e il centrocampista italiano che dovrebbe essere l’uomo più rappresentativo in campo è costantemente tra i peggiori. Anche nella sfida di sabato pomeriggio, offre una prestazione completamente incolore e viene sostituito dopo la prima frazione di gioco. DA RITROVARE.
LAUTARO MARTINEZ: a proposito di giocatori da ritrovare, eccone un altro. L’attaccante argentino, nonostante la cessione del compagno e fratello di reparto Lukaku, era partito piuttosto bene andando spesso e con continuità a segno. Negli ultimi mesi, invece, al solito lavoro generoso non riesce più ad affiancare reti e pericolosità in area di rigore. L’ultimo timbro in campionato del “Toro” risale addirittura al 17 dicembre contro la Salernitana. A volte capita che “Google Maps” si blocchi ma il numero 10 neroazzurro non sta più trovando la via del gol. DISORIENTATO.
UDOGIE: il terzino italiano aveva particolarmente a cuore la partita di ieri dato che è attualmente in prestito all’Udinese proprio dall’Hellas ma le sue aspettative si sono scontrate con la realtà. Nonostante la sua fisicità e velocità soffre per tutto il primo tempo gli inserimenti e gli anticipi di Depaoli (un gol e un assist per lui) e mister Cioffi all’intervallo è costretto a cambiarlo. Decisamente NON LA SUA GIORNATA.
RUI PATRICIO: il portiere portoghese della Roma fino al match del “Mapei Stadium” era stato una sicurezza tra i pali. Tuttavia, capita a tutti di sbagliare e lui ieri l’ha fatto grossolanamente. Su un cross debole di Traoré deviato da Smalling manca una presa piuttosto facile facendo passare la palla sotto le proprie gambe, regalando il momentaneo pareggio dell’1-1 al Sassuolo. Invano José Mourinho sperava che qualcuno gli dicesse che quello era uno scherzo e che fosse su PAPERISSIMA.
FERRARI: l’ultimo flop di questa giornata è sempre in Sassuolo–Roma ma questa volta nelle file dei neroverdi. Il capitano della squadra di Dionisi è il protagonista in negativo del finale di gara. Già ammonito nel primo tempo per un atterramento, al 78esimo entra in ritardo su Abraham e riceve così il doppio giallo che a lui costa l’espulsione mentre alla sua squadra costa i tre punti. Nell’assedio finale, infatti, i giallorossi trovano la rete del 2-2 finale con Cristante. Negli spogliatoi pare che, in rima, i compagni gli abbiano chiesto: “CAPITANO, MIO CAPITANO COSA HAI COMBINATO?”
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
È entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva. Con il passare del tempo, è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale di VdC. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e scrive anche delle varie breaking news che concernono i tempi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
Il suo compito in sintesi? Cercare di spiegare, nel miglior modo possibile, tutto quello che non sa! (Semicit. Leo Longanesi).