A meno di tre mesi da quel 22 maggio, torna in campo la Serie A con una nuova stagione tutta da vivere come testimonia la prima giornata. Nessuna sorpresa in termini di risultati ma già tante emozioni.
Il programma del primo turno, diviso in tre giorni, si apre sabato pomeriggio alle ore 18:30. A scendere in campo, a “San Siro“, i campioni d’Italia in carica del Milan che ospitano l’Udinese. Dopo un avvio shock contraddistinto dalla rete di Becao, la squadra di Pioli ritrova la retta via siglando la rimonta nel giro di un quarto d’ora. Poco importa il pareggio nel finale di primo tempo dei friulani perché, nella ripresa, Brahim Diaz e Rebic confezionano il 4-2 finale.
In contemporanea, Sampdoria e Atalanta fanno il loro ingresso al “Ferraris“. Le soddisfazioni che, per ora, non ha trovato sul mercato, Gianpiero Gasperini le trova nel campo della “Doria” con una vittoria “sofferta” ma anche solida che portano le firme di Toloi e Lookman. Il nuovo arrivato inglese, entrato in campo nella ripresa, chiude definitivamente la partita sul risultato di 0-2.
Nell’ormai classico orario delle 20:45 altre due partite in programma. Partiamo da quella del “Via del Mare” che oppone i padroni di casa del Lecce e Inter. Per i neroazzurri, l’avvio non poteva essere migliore con Romelu Lukaku che, dopo appena un minuto e venti, torna a bussare nel nostro campionato. La prima mezz’ora è di marchio interista, poi, però, complice una condizione fisica non ancora al top e qualche nervosismo di troppo, la situazione si complica. Ad inizio ripresa, infatti, arriva il pareggio salentino con Ceesay. Il tempo passa e la squadra di Simone Inzaghi (che mette in campo tutti e quattro gli attaccanti a disposizione) non riesce a trovare la via del nuovo vantaggio grazie ai legni e alle parate di Falcone. Tuttavia, all’ultimo secondo utile, su calcio d’angolo, Denzel Dumfries segna la rete dell’1-2 e regala i primi tre punti della stagione alla sua squadra.
Stesso risultato, 1-2, anche nell’altra sfida serale tra Monza e Torino. Non va come sperata, la prima partita della storia in Serie A per la squadra del presidente Berlusconi. Miranchuk, nel primo tempo, e Sanabria, nel secondo, mettono al riparo la vittoria. Valido solo per le statistiche il gol all’ultimo minuto di Dany Mota.
Montagne russe di emozioni anche nella giornata di domenica che viene aperta dalla sfida, delle 18:30, tra Lazio e Bologna. Partita subito marchiata dall’erroraccio di Luis Maximiano. Il neo portiere dei biancocelesti, alla prima nel nostro campionato, si fa buttare fuori in appena sei minuti. Nel frattempo, Arnautovic su rigore sblocca il risultato. Sembra delinearsi un pomeriggio alquanto complicato per la squadra di Maurizio Sarri ma, prima, l’espulsione di Soumaoro e, poi, l’autogol di De Silvestri la rimettono completamente in partita. A dieci minuti abbondanti dalla fine, ci pensa il solito Ciro Immobile che ribalta il risultato sul 2-1 conclusivo.
Ancor più rocambolesco, il match del “Franchi” tra Fiorentina e Cremonese. La squadra di casa passa subito in vantaggio con la rete di Bonaventura ma viene ripresa appena due minuti dopo dal colpo di testa vincente di Okereke. La rete del nuovo vantaggio di Jovic e l’espulsione di Escalante mettono in discesa la partita per la squadra di Vincenzo Italiano che, però, non ne approfitta. Anzi, a venti minuti dal termine viene nuovamente raggiunta con la rete di Bianchetti. Tuttavia, quando ormai la partita sembrava conclusa, dal tiro/cross di Mandragora, complice la papera di Radu, arriva il definitivo 3-2.
In serata, alle ore 20:45, tocca fare il loro esordio in stagione a Salernitana e Roma. Le attese sulla squadra di José Mourinho sono davvero alte e, alla prima di campionato, vengono confermate. Nonostante il risultato finale sia “soltanto” di 0-1 grazie alla rete di Cristante, la prova dei giallorossi è stata davvero buona con varie chances clamorose non sfruttate, soprattutto da Zaniolo e Dybala (tra i più ispirati).
In contemporanea, si gioca anche al “Picco” con la sfida tra Spezia ed Empoli. Rispetto alla passata stagione, in entrambe le panchine, c’è un cambio di allenatore. Uno solo, però, tra Gotti e Zanetti ha la meglio e questo è il primo. La rete nel primo tempo di Nzola, infatti, inchioda il punteggio sull’1-0 finale.
Il programma di questa prima giornata di Serie A si chiude in un lunedì di ferragosto ricco, ricchissimo, di gol.
Partiamo dalla sfida delle 18:30 tra Hellas Verona e Napoli. Tanta, la curiosità di vedere i partenopei dopo le partenze di Koulibaly, Insigne e Mertens. A cui si aggiungerà, forse, quella di Fabian Ruiz (vicino all’addio e non convocato per Verona). Cessioni che hanno interessato e non poco anche l’Hellas con gli addii, fra tutti, di Caprari e Simeone. Oltre che dell’allenatore Tudor, sostituito da Cioffi. Già nel primo tempo, la partita è divertente con il vantaggio scaligero ribaltato poi da Kvaratskhelia e Osimhen. Nella ripresa, si viaggia se possibile a ritmi ancora più alti e, dopo il momentaneo pareggio di Henry, la squadra di Luciano Spalletti si scatena. Zielinski, Lobotka e Politano firmano il pirotecnico 2-5 che regala i primi tre punti ai campani.
Chiude questo primo turno, il posticipo serale delle 20:45 che oppone Juventus e Sassuolo. Dopo le deludenti amichevoli estive (che lasciano sempre il tempo che trovano), la “Vecchia Signora” si presenta tirata e in perfetto stile. Protagonisti indiscussi della serata il neo acquisto Di Maria, che ha già trovato la prima rete in bianconero, e Dusan Vlahovic, autore della doppietta che fissa il punteggio sul 3-0 finale.
TOP
REBIC: con Giroud e Origi non ancora al meglio della condizione, tocca al croato giocare da prima punta. Ruolo che non gli dispiace affatto ricoprire e che mette in mostra sia le sue note qualità tecniche (che fa vedere a sprazzi) sia le sue meno conosciute doti da “rapinatore d’area”. Contro l’Udinese, mostra il suo KILLER INSTINCT.
DUMFRIES: l’esterno di fascia olandese, dopo un primo periodo di ambientamento, si è inserito tra i titolari indiscussi e protagonisti della passata stagione. Ruolo che non vuole perdere neanche quest’anno. Per questo, contro il Lecce, entrato dalla panchina, all’ultimo secondo utile (dopo aver colpito un palo qualche minuto prima) risolve il match regalando i primi tre punti della stagione all’Inter. Con un aggettivo? DECISIVO.
RADONJIC: se il Torino è riuscita a passare sul campo del Monza gran parte del merito va a Sanabria che ha messo a segno assist e gol. Tuttavia, nei nostri “top” ci finisce il compagno di squadra. Il 26enne serbo, arrivato in estate dal Marsiglia, mostrando buona parte del suo repertorio, ha davvero impressionato. Continui strappi e accelerazioni, dribbling, facilità di giocare la palla e ricerca dei compagni davanti. La partita del trequartista granata è da 7 in pagella. Peccato per lui, nonostante le varie occasioni avute, non sia arrivato il gol. TORTA BUONISSIMA SENZA CILIEGINA.
KVARATSKHELIA: dell’esterno georgiano, arrivato a Napoli per sostituire Insigne, ne parlavano tutti un gran bene ma non è sempre facile ambientarsi subito nel nostro campionato. Tuttavia, per “Kvara” (come verrà chiamato per facilità d’ora in avanti da telecronisti, allenatori e compagni) l’esordio è stato da protagonista. Gol, assist e prestazione davvero convincente. Dimenticate le “delusioni” del mercato, a Napoli è già KVARA-MANIA.
DI MARIA: 34 anni e sentirli. O forse si. Il problema muscolare che lo ha costretto a lasciare il campo anzitempo è, forse, dovuto all’età ormai non più giovanissima. Ma per oltre un’ora, il “Fideo” ha regalato ai tifosi juventini uno show e divertimento cui non assistevano da anni. Insieme a lui, l’altro grande protagonista è stato Vlahovic (autore di una doppietta) ma noi premiamo l’argentino. Premiamo la “classe” (non che il serbo non ne abbia). Premiamo il tocco, anzi i tocchi, di genio che hanno sbloccato la partita e regalato l’assist all’attaccante serbo per il 3-0. Perché, d’altronde, il TALENTO NON INVECCHIA MAI.
FLOP
PEREYRA: quello dei “flop” è un duro e cattivo lavoro. Ma qualcuno deve pur farlo. Il primo della stagione a finire in questa categoria è il fantasista argentino dell’Udinese che si mette a “giocarellare” nella propria area. Il risultato è palla persa e 4-2 che fa chiudere i conti al Milan. NON UNA GRANDE IDEA.
CARBONI: entrato in campo da appena tre minuti, il difensore arrivato dal Cagliari per rinforzare la difesa del Monza è protagonista negativo nella seconda rete del Torino. La sua “svirgolata” goffa e maldestra diventa buona per Ricci che offre un assist al bacio per Sanabria che deve solo spingere in porta (con tanto di acrobazia). ELEFANTE IN UNA CRISTALLERIA.
LUIS MAXIMIANO: l’esordio in Serie A con la maglia della Lazio dura appena sei minuti per il portiere arrivato dal Granada. Il motivo? Semplice. Si è “dimenticato” che un portiere non può prendere la palla con le mani fuori dall’area di rigore. Cartellino rosso. La spiegazione? Semplice. ATTIMO DI FOLLIA.
SOUMAORO: A far diventare da “decisiva” a “ininfluente” la papera di Luis Maximiano, ci pensa il difensore del Bologna. Con la sua squadra avanti di un gol e di un uomo, il centrale francese perde la testa e nel giro di quattro minuti riceve due gialli che lo portano all’espulsione. In parità numerica, la squadra di Mihajlovic viene poi rimontata dalla Lazio. Due le ipotesi per spiegare l’atteggiamento del difensore emiliano. O AUTOLESIONISMO O IPER SENSIBILITA’ (per l’errore del portiere avversario).
RADU: certo che, a volte, lo sport può essere davvero crudele. In questo caso, il calcio. Il portiere rumeno, arrivato a Cremona per dimenticare e far dimenticare l’erroraccio di Bologna che ha fatto perdere lo scudetto all’Inter, l’ha fatto di nuovo. E dire che per novantaquattro minuti ha fatto una signora partita, mantenendo la Cremonese sul 2-2 grazie ad alcune super parate. Sul tiro/cross di Mandragora, però, l’estremo difensore, prima, sbatte sul palo e, poi, entra in porta con tutta la porta. 3-2 Fiorentina e pugni di frustrazione sui legni per tentare di scacciare via i fantasmi del recente passato tornati nuovamente alla sua porta. Come un celebre testo di Achille Lauro, CI SON CASCATO DI NUOVO.
Fonte foto: Lega Serie A
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali) ma, fin da piccolo, è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando ancora bambino si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi“.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato uno dei due Coordinatori della Redazione. Oltre a far da Tutor per Tirocinanti e a svolgere il ruolo di Correttore di Bozze, al termine di ogni giornata di campionato cura personalmente la rubrica “Serie A, top&flop”. Un modo originale, con protagonisti i giocatori che si sono distinti in bene e in male, per vedere tutto quello che è successo nel fine settimana di calcio italiano.
Inoltre, coordina la squadra di Calciomercato, Europei e Mondiali. Scrive di tennis (il suo sport preferito, dopo il calcio) e NBA (non si contano più le notti passate in bianco per vedere le partite live). Infine, si occupa anche delle breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahinoi) guerre, passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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