Quella appena giunta al termine è stata una stagione di Serie A ricca di conferme e sorprese. Sia positive che negative. Il livello non sarà quello dei tempi migliori, ma l’equilibrio e le emozioni non sono mancate, fino all’ultima giornata di campionato.
Partiamo dal Milan che, nel pomeriggio di domenica scorsa, si è laureato campione d’Italia ai “danni” dei cugini interisti, arrivati secondi al termine di un duello durato per mesi. Per le due squadre di Milano un ottimo campionato, con il “Diavolo” che ha avuto quel qualcosa in più per aggiudicarsi lo scudetto.
Buono anche il campionato del Napoli che, per larghi tratti, ha lottato per il titolo. Rovinoso per i “partenopei” il mese di aprile, ma il terzo posto a più nove sulla Juve e a più quindici sul quinto posto rappresentano la bontà del lavoro di Luciano Spalletti.
Sorprendono in negativo, invece, Juventus e Atalanta. Dalla prima ci si aspettava molto di più, sia in termini di risultati che in termini di prestazioni. Per larghi tratti della stagione la squadra di Max Allegri ha annoiato e deluso le aspettative. Stesso discorso per la Dea, che ha avuto una stagione complicata e al di sotto delle proprie possibilità. I guai fisici di alcuni giocatori chiave (quali Muriel, Zapata e Malinovskyi) e un ciclo che sembra essere giunto al termine la “condannano” all’ottavo posto.
In Europa, a discapito dei bergamaschi, vanno Lazio e Roma, che senza fare nulla di eccezionale (ma è quello che ci si aspettava) si qualificano per l’Europa League e, soprattutto, la Fiorentina, che all’ultima giornata ha strappato il pass per la Conference League. La squadra di Vincenzo Italiano è una delle realtà più belle della Serie A, con un gioco propositivo che ha dato i suoi frutti. Meritatissimo il settimo posto.
Nelle parti basse della classifica, se la retrocessione del Venezia era pronosticabile, sorprendono (anche se fino a un certo punto) quelle di Genoa e Cagliari. Le due squadre rossoblù hanno giocato col fuoco anche negli anni passati e questa volta si “sono bruciate”. Un capolavoro, invece, quello fatto da Davide Nicola, che, in quindici giornate e partendo dall’ultimo posto, è riuscito a salvare la Salernitana.
Al netto di quanto visto in campo nell’arco della stagione ecco la nostra “top 11” del campionato di Serie A. La scelta dei giocatori tiene conto anche del modulo utilizzato: ovvero il “classico” 4–3–3.
Iniziamo da Mike Maignan. Per i rossoneri una certezza tra i pali, con vari interventi “miracolosi” risultati poi decisivi al termine delle partite. A nostro avviso, il miglior portiere della Serie A.
Se per quanto riguarda la scelta dei terzini i dubbi sono stati davvero pochi, con Theo Hernandez e Dumfries (in nazionale gioca anche da terzino “basso”) che meritano la presenza nella “top 11”, stessa cosa non si può dire per i due difensori centrali. Koulibaly e Bremer vincono un duro ballottaggio con Tomori e Skriniar. Le motivazioni sono due: rappresentare quante più squadre possibili del nostro campionato; il premio di miglior difensore che assegniamo al difensore del Torino per i netti miglioramenti e la straordinaria stagione disputata.
A centrocampo il ruolo di regista non può che essere attribuito a Marcelo Brozovic. Il croato è uno dei giocatori insostituibili della formazione di Simone Inzaghi. Per quanto riguarda le due mezze ali, Milinkovic-Savic e Pellegrini superano la concorrenza di Tonali e Barella. Se il capitano della Roma è stato scelto sia per la sua ottima stagione, sia in qualità di “rappresentante” dei giallorossi, il discorso è diverso per il centrocampista serbo. Il giocatore della Lazio è secondo le statistiche (11 gol, 11 assist) uno dei giocatori più forti del nostro campionato. Fisicità, qualità e inserimenti in fase offensiva. What else? Il premio di miglior centrocampista della Serie A.
Nello spiegare il tridente offensivo partiamo da Domenico Berardi. L’esterno offensivo del Sassuolo è stato protagonista della miglior stagione della sua carriera. L’esperienza a Euro2020 sembra averlo fatto maturare sotto vari punti di vista: le 15 reti più i 13 assist ne sono un indice.
Non è stata facile la scelta della prima punta, con Dusan Vlahovic che batte la concorrenza agguerrita di Ciro Immobile e Tammy Abraham. Al centravanti della Lazio e della nostra nazionale attribuiamo il premio di miglior attaccante in virtù dell’essere stato nuovamente capocannoniere del campionato con 27 gol, ma per prospettive e quanto fatto la scelta ricade sull’attaccante serbo. Dovrà migliorare nel trattenere la “foga”, ma le 24 reti tra Fiorentina e Juventus gli valgono un posto nella “top 11” e il premio di miglior under 23 della Serie A.
Chiudiamo in bellezza con quello che, secondo la Lega e secondo noi, è il miglior giocatore del campionato: Rafael Leao. A lui, dunque, il premio di MVP generale. La facilità… la felicità… la rapidità con cui gioca a calcio è un messaggio d’amore per questo meraviglioso sport. In questa stagione, l’incostanza sembra essere scomparsa e tra i volti principali dello scudetto milanista c’è sicuramente il suo. Con tanto di solito sorriso quando entra in possesso di palla. Il presente è già roseo. Il futuro, sperano i tifosi rossoneri, non lontano da Milano.
Come allenatore, in conclusione, scegliamo Stefano Pioli. Il tecnico del Milan, nel giro di due anni e mezzo, ha svolto un lavoro impressionante trasformando una squadra in serie difficoltà e portandola a essere campione d’Italia. L’aver creato un gruppo solido, unito e forte è uno dei suoi meriti principali. Ma non solo!
Fonte foto: Lega Serie A
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
Simpatiche, si fa per dire, le scene di quando da piccolo si sedeva nel bar del padre e leggeva la Gazzetta dello Sport “come quelli grandi”.
Entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva, con il passare del tempo è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e si occupa di Calciomercato, Tennis e NBA. Inoltre, scrive riguardo anche le breaking news che concernono i temi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti e centrali del momento.
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