Domani comincia il clou della competizione mondiale. Francia–Uruguay e Brasile–Belgio rappresentano ciò che di meglio il calcio mondiale ha da offrirci. Due partite da sognio, due partite dal palato sopraffino: se sei un’intenditore di calcio farai di tutto per seguirle. Il 7 luglio, invece, è il giorno delle favole con Russia–Croazia e Svezia–Inghilterra. Quattro partite che possono entrare nella storia del calcio: in 8 sono arrivate fin qui e adesso non molleranno un centimetro per l’appuntamento del 15 luglio a Mosca.
La bellezza di questa partita dipenderà, quasi totalmente, da un giocatore: Edinson Cavani. La stella della celeste e del PSG è uscito malconcio dalla splendida partita contro il Portogallo e adesso Tabarez dovrà inventarsi qualcosa. Parliamo comunque di un giocatore che, fondamentalmente, è insostituibile e la doppietta contro i lusitani l’ha pienamente dimostrato. Qualora il matador dovesse recuperare potremmo assistere a una partita piena di colpi di scena, in caso contrario la strada non dovrebbe essere tanto tortuosa per i bleus. Deschamps e ragazzi hanno dimostrato contro l’Argentina tutte le potenzialità di cui dispongono: solidità al centro del campo e un reparto offensivo implacabile. I 3 goal subiti dall’albiceleste sembrano solo un caso e non ci aspettiamo altri svarioni da una retroguardia tutt’altro che fragile. Sarà molto curioso, poi, vedere il centrocampo francese (privo di una pedina fondamentale come Matuidi) contro la mediana fisica dell’Uruguay. Nota di merito per il già menzionato Oscar Tabarez: comunque vada questo match da dentro-fuori, il tecnico uruguaiano ha conquistato i cuori di tutti gli appassionati (compresi i nostri) per la forza e il cuore che mette in panchina nonostante la sindrome di Guillain-Barrè. Un applauso gli sarà comunque dovuto.
È, a mani basse, la gara più bella di questo turno. L’agglomerato di talento che presentano queste due formazioni è impressionante e da qui potrebbe anche uscire la futura finalista. I Brasiliani, per ciò che si è visto fin qui, continuano ad essere i grandi favoriti: non solo per un reparto offensivo da sogno (quanti si possono permettere Douglas Costa in panchina?) ma anche e soprattutto per una difesa solidissima. Su 4 match una sola la rete incassata da Thiago Silva e compagni, che possono contare su una capacità dei propri mezzi senza uguali. I Brasiliani hanno tutto da perdere, insomma, anche se finora non hanno mai steccato e anzi, hanno concretizzato le tante occasioni che partono dai sapienti piedi di Neymar e Coutinho. Il Belgio, dal canto suo, esce un po’ rimaneggiato dal match contro il Giappone e da questo match dei quarti sa di poter scrivere pagine importanti della propria storia. Occhio alle assenze dello squalificato Casemiro e di Marcelo: come per il Real Madrid rappresentano due pedine fondamentali per il Brasile di Tite e il primo più del secondo potrebbe far sentire la propria mancanza ai compagni di squadra. De Bruyne soprattutto (fin qui il miglior centrocampista del mondiale insieme ai croati) dovrà sfruttare a suo vantaggio la situazione.
Passiamo dunque alla parte del tabellone in cui affiorano i sogni delle quattro rimanenti. La scelta di perdere contro il Belgio l’ultima partita del girone, fin qui, per la nazionale di Southgate, ha pagato eccome. Gli inglesi non si sono dimostrati particolarmente in palla contro la Colombia (la differenza con Panama, con tutto il rispetto, si vede) e nonostante il talento a disposizione della nazionale dei tre leoni è palese quanto si possa fare di più rispetto a ciò che si è visto. Dall’altra parte, la Svezia, non ha assolutamente nulla da perdere. Prima dell’inizio di questo mondiale nessuno avrebbe scommesso un centesimo sul passaggio del turno ai gironi, figuriamoci su un eventuale approdo ai quarti. Detto questo Andersson è lì con merito: gli elvetici hanno preso solo 2 goal in quattro partite e hanno dimostrato di poter mettere in difficoltà chiunque. Se l’Inghilterra sottovalutasse l’impegno potrebbe rischiare una clamorosa debacle. Le semifinali, per entrambe, rappresenterebbero comunque la vittoria di questi mondiali.
La Russia, come spiegavamo qualche giorno fa, è arrivata al secondo Checkpoint e da qui è tutto di guadagnato. Cherchesov, molto probabilmente, attuerà la stessa strategia messa in mostra contro la Spagna: tutti a difendere e palla lunga a pedalare verso il colosso Dzyuba. In più, per i padroni di casa, ci sono Golovin e Cheryshev: le varianti talentuose che possono cambiare la partita. Per la Croazia, invece, la Semifinale diventa l’obiettivo minimo di questa spedizione. Le ingenuità patite contro la Danimarca stavano per essere pagate care e contro i padroni di casa errori del genere non potranno essere commessi, specie per il fattore campo. Entrambe giocano per la storia ed entrambe le eventuali avversarie (Svezia e Inghilterra ndr.) sembrano abbordabilissime per chi uscirà da quest’ultima partita dei quarti di finale.
Francesco Mascali
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