Non c’è pace per Nicolò Zaniolo. Tornato a calcare il campo da gioco lo scorso 5 luglio, in occasione del match perso per 2-1 dalla Roma in casa del Napoli, dopo uno stop di circa sei mesi a causa della rottura del legamento crociato del ginocchio destro, infatti, il classe ‘99 ha riportato lo stesso infortunio, ma al ginocchio sinistro, con la maglia della Nazionale, nella gara di ieri vinta per 1-0 con l’Olanda in Nations League.
L’infortunio del nativo di Massa, uscito a pochi minuti dal termine del primo tempo per far posto a Moise Kean, ha sin da subito destato forti preoccupazioni, soprattutto in virtù del fatto che il giocatore aveva da poco recuperato da un grave infortunio ed era pronto a tornare a incantare tutti tra Roma e Nazionale a suon di giocate d’alta scuola. Per il doppio appuntamento con Bosnia e Olanda, tutti i giocatori convocati da Mancini hanno avuto poco tempo per allenarsi e Zaniolo ne ha fatto le spese.
“Per le tantissime persone che mi stanno chiedendo come sto,stamattina ho svolto le visite di rito che hanno evidenziato la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro! Ringrazio tutti quanti sia tifosi della Roma che no per il supporto…tornerò presto!”, il messaggio pubblicato da Zaniolo sul suo profilo Instagram per tranquillizzare e rincuorare tutti coloro che hanno avuto un pensiero per lui e hanno temuto il peggio (poi purtroppo verificatosi) quando lo hanno visto abbandonare dolorante il campo dell’Amsterdam Arena.
Nicolò Zaniolo è stato sottoposto a risonanza magnetica a Villa Stuart.
L’iniziale sospetto diagnostico è stato confermato: il calciatore ha riportato la lesione completa del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e domani verrà sottoposto a intervento chirurgico pic.twitter.com/5K22bwRHKw
— AS Roma (@OfficialASRoma) September 8, 2020
Una vera e propria sfortuna che si abbatte come un fulmine a ciel sereno sul calcio italiano, che ha ritrovato fiducia e speranza nella Nazionale ma ora deve fare i conti con l’infortunio di uno dei suoi giocatori più promettenti (se non il più promettente in assoluto), e sulla Roma, che negli ultimi anni ha già fatto svariate volte i conti con infortuni di questo tipo occorsi ai suoi tesserati.
Nel dettaglio, sono ben sedici i giocatori infortunatisi al crociato in casa Roma dal 2014 a oggi, di cui dieci militanti in prima squadra: Strootman (tre operazioni in poco più di un anno, tra marzo 2014 e settembre 2015), Dodô (a maggio 2014 in occasione dell’amichevole con l’Orlando City), Florenzi (26 ottobre 2016 contro il Sassuolo e ricaduta nel febbraio 2017), Karsdorp e Emerson Palmieri nella stagione 2016-2017, Rüdiger nel corso della Confederations Cup 2017 con la Germania, Mário Rui durante la tournée estiva negli USA, Luca Pellegrini in un’amichevole nell’estate 2017, Zappacosta lo scorso ottobre e, prima lo scorso 12 gennaio nel match di campionato contro la Juventus e poi ieri con la Nazionale, Zaniolo.
Quello del 21enne ex Inter è soltanto l’ultimo nome di una lista che si allunga sempre di più e che comprende anche tanti giocatori della squadra Primavera guidata da Alberto De Rossi: Capradossi (settembre 2015), Ponce (novembre 2015), Nura (maggio 2016), Ganea e Tumminello (settembre 2017), Calafiori (ottobre 2018) e Bouah (due volte, novembre 2018 e settembre 2019).
Zaniolo quest’oggi si è sottoposto a una risonanza magnetica per valutare l’entità dell’infortunio e domani mattina si opererà a Villa Stuart: per lui previsti almeno 5-6 mesi di stop, con il rischio concreto di non recuperare appieno per far parte del gruppo dei 23 calciatori che il commissario tecnico Roberto Mancini convocherà per gli Europei in programma dall’11 giugno all’11 luglio 2021.
Dennis Izzo
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