Una notizia che sembrava nell’aria ma che ha comunque del clamoroso. De Rossi non è più l’allenatore della Roma, ed è una notizia che colpisce parecchio. Lui romano di nascita e tifoso della Roma, ed ex giocatore della Roma di cui è stato anche capitano.
È evidente come le ultime partite della società giallorossa tra pareggi, sconfitte, nessuna vittoria e conseguente sedicesimo posto abbia portato il club alla decisone drastica. Lui che ha dato sempre tutto per quella maglia ma che non è riuscito a trasmettere la famosa “romanità” ai suoi giocatori.
De Rossi arrivò l’anno scorso per sostituire Mourinho. Le prime impressioni furono positive, in seguito qualche problema, come è giusto che sia, iniziava a tornare. Quest’anno, invece, l’anno è decisamente iniziato male. La sconfitta in casa con l’Empoli e i tre pareggi collezionati, di cui due per 0-0, ci dicono due gol segnati e tre subiti.
L’esonero può essere visto come eccessivo, però c’è da dire che la qualità in attacco non manca, e che quindi due gol segnati in quattro giornate sono troppo pochi. Lasciano intendere che nel reparto offensivo c’è sicuramente qualcosa da migliorare. Come anche in quello difensivo, ovviamente.
Il prossimo allenatore avrà la responsabilità di limare qui difetti, di migliorare i problemi visti ad occhio nudo. E portare quindi quella qualità in attacco che al momento sembra solo sulla carta, ma non nelle statistiche.
Foto: Avvenire
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.