Nella decima giornata di Premier League, continua a vincere il Tottenham, che passa per 2-1 sul campo del Crystal Palace (autogol di Ward e rete di Son, ai padroni di casa non basta Ayew). Gli Spurs restano dunque in vetta alla classifica con ben 26 punti, un traguardo da record per Postecoglou alla sua prima stagione in Premier (superato il primato di Guus Hiddink, capace di ottenere 25 punti dopo le prime dieci gare alla guida del Chelsea nel 2009). Rimane imbattuto anche l’Arsenal, che si sbarazza agevolmente del neopromosso Sheffield United, unica squadra ancora a corto di vittorie.
Sugli scudi Eddie Nketiah, autore di una sontuosa tripletta che consente ai Gunners di archiviare la pratica in poco meno di un’ora di gioco. A fissare il punteggio sul 5-0 finale ci pensano Fábio Vieira, a segno su rigore a 2’ dal 90’, e Tomiyasu in pieno recupero. Vittorie convincenti tra le mura amiche anche per Liverpool e Aston Villa, che superano rispettivamente Nottingham Forest (3-0, a segno Diogo Jota al 31’, Núñez al 35’ e il solito Salah al 77’) e Luton Town (3-1, reti di McGinn al 17’ e Diaby al 49’ e autogol di Lockyer al 62’ per i Villans, autorete di Martínez all’83’ per rendere meno amaro il passivo per gli ospiti).
Cade, invece, il Chelsea, che dopo tre vittorie e un pareggio tra Premier League e Carabao Cup perde 2-0 in casa col Brentford, che espugna Stamford Bridge per la terza volta consecutiva. Di Pinnock al 58’ e Mbeumo al 96’ le reti che consentono alle Bees di salire al decimo posto in classifica, scavalcando proprio gli uomini di Pochettino. Tre punti fondamentali in trasferta anche per l’Everton, che batte 1-0 un West Ham sempre più in crisi grazie a un gol di Calvert-Lewin al 51’. Per gli Hammers, tre sconfitte e un pareggio nelle ultime quattro partite tra campionato ed Europa League.
Prima vittoria stagionale per il Bournemouth, che si aggiudica lo scontro diretto casalingo col Burnley in rimonta (2-1, con Semenyo e Billing che rispondono all’illusorio vantaggio di Taylor). Soltanto due i pareggi nel decimo turno di Premier League: il Wolverhampton ferma il Newcastle sul 2-2 in casa (reti di Lemina e Hee-chan Hwang per i Wolves e doppietta di Callum Wilson per i Magpies), mentre il Brighton non va oltre l’1-1 col Fulham, con João Palhinha che risponde a Ferguson e rimanda il ritorno alla vittoria dei Seagulls di De Zerbi, che in Premier non vincono da quattro giornate (due pareggi e altrettante sconfitte).
A chiudere il cerchio attorno alla decima giornata di Premier League è l’attesissimo derby di Manchester tra United e City. A Old Trafford, a imporsi sono i Citizens campioni in carica (0-3), cui bastano una doppietta di Haaland, a segno su rigore al 26’ e con un bel colpo di testa al 49’ (undici gol in Premier per l’attaccante norvegese, sempre più capocannoniere del torneo), e un gol di Foden per vincere per la quinta volta nelle ultime sei partite giocate contro gli acerrimi rivali cittadini tra FA Cup e campionato. Di seguito i top e flop del decimo turno di Premier League.
Il colpo di testa di Erling Haaland che vale il raddoppio del Manchester City nel derby vinto con lo United a Old Trafford. (Fonte: Premier League).
NKETIAH − Parte titolare nel match tra Arsenal e Sheffield United e impiega ben poco tempo a lasciare il segno, andando a segno al 28’ con un bel gol da attaccante puro (bell’aggancio su un cross di Rice dalla destra e finalizzazione impeccabile da pochi passi) e raddoppiando al 50’ con un tap-in nel cuore dell’area. Il suo pomeriggio magico è impreziosito dal primo hat-trick in carriera in Premier League, che arriva otto minuti più tardi grazie a uno splendido destro da fuori area che si insacca all’incrocio.
NÚÑEZ − A dir poco incontenibile per i malcapitati difensori del Nottingham Forest, che provano in tutti i modi a contenerlo, senza successo. L’attaccante uruguaiano è scatenato e trova anche la via del gol, siglando la rete del raddoppio al 35’ con un tocco ravvicinato su assist di Szoboszlai. Quarto gol in nove presenze in campionato per lui, che risulta ancora una volta decisivo e consente ai Reds di andare a riposo con un confortante doppio vantaggio (la gara si concluderà sul 3-0). L’ex bomber del Benfica è l’arma in più del Liverpool di Klopp, che sale a quota 23 punti e vince l’ottava partita su otto giocate ad Anfield fino a questo momento tra Premier League, Europa League e Carabao Cup.
HAALAND − È l’eroe indiscusso del derby di Manchester con la doppietta decisiva che permette al City di imporsi per 2-0 ad Old Trafford. L’attaccante norvegese, che apre le marcature al 26’ dal dischetto e raddoppia al 49’ con un imperioso colpo di testa su cross di Bernardo Silva, sale così a quota 11 gol, blindando la vetta della classifica marcatori. Contando anche la Champions League, il bottino stagionale di Haaland è di tredici reti in altrettante gare disputate. Nel finale, l’ex Dortmund serve anche a Foden l’assist per il 3-0 che permette agli uomini di Guardiola di archiviare definitivamente la pratica United.
Prosegue il momento negativo di Wes Foderingham: il portiere dello Sheffield cade sotto i colpi di Nketiah e compagni. (Fonte: Premier League).
JACKSON − Pagato circa 35 milioni di euro la scorsa estate dal Chelsea, l’attaccante senegalese non è ancora riuscito a lasciare il segno a Stamford Bridge (appena 3 gol in 11 presenze tra Premier League e Carabao Cup sin qui). La gara casalinga col Brentford rappresenta un’ottima occasione per riscattarsi, ma l’ex Villarreal non la sfrutta affatto e viene anche attaccato verbalmente da un tifoso. Resta in campo fino alla fine, non riuscendo a evitare la sconfitta dei Blues e concludendo il match senza tiri in porta a referto.
FODERINGHAM − Pomeriggio a dir poco da dimenticare per l’esperto portiere dello Sheffield United, costretto a incassare ben cinque gol (già ventinove le reti subite in appena dieci presenze, per una media di poco meno di tre gol subiti a partita) sul campo dell’Arsenal. Può fare ben poco sul primo e sul terzo gol di Nketiah, mentre ha grosse responsabilità in occasione del raddoppio dell’attaccante inglese. Un inizio di stagione molto negativo per l’estremo difensore classe ‘91, con lo Sheffield United ultimo in classifica con appena un punto e la peggior difesa del torneo.
ELANGA − Non è certo sua la responsabilità del pesante ko incassato dal Nottingham Forest in casa del Liverpool, ma da un giocatore del suo talento ci si aspetta qualcosa in più. Il classe 2002 svedese, approdato la scorsa estate alla corte di Steve Cooper, non riesce a mettersi in mostra e a rendersi utile per lo sviluppo della manovra offensiva dei suoi, venendo anche pizzicato spesso e volentieri in fuorigioco. Van Dijk, molto ispirato, e compagni lo tengono a bada senza particolari patemi d’animo.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Premier League
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