Al termine della trentesima giornata di Premier League, il Manchester City vede sempre più vicino il settimo titolo di campione d’Inghilterra della sua storia. I Citizens, infatti, fanno registrare la quinta vittoria consecutiva tra campionato e coppe, battendo per 2-0 il Leicester in trasferta grazie alle reti di Mendy poco prima dell’ora di gioco e Gabriel Jesus a circa un quarto d’ora dal fischio finale. Pur avendo una partita in più rispetto alle inseguitrici, la conquista della Premier per gli uomini di Pep Guardiola appare ormai una formalità.
https://twitter.com/premierleague/status/1378819181718687744?s=21
Il Manchester United si impone per 2-1 in rimonta contro il Brighton a Old Trafford – con Rashford e Greenwood, autore del suo primo gol di testa in carriera, che nel secondo tempo rendono vano l’illusorio vantaggio siglato dall’ex di turno Welbeck – e blinda il secondo posto, ma il margine di distacco dai rivali del City è praticamente incolmabile (14 punti a otto giornate dalla fine del campionato).
Molto più combattuta e intrigante la lotta per la qualificazione alla fase a gironi di Champions League, con almeno cinque squadre a contendersi il quarto posto. West Ham, Chelsea, Tottenham, Liverpool e Everton sono infatti racchiuse nello spazio di appena cinque punti. Gli Hammers continuano a viaggiare sulle ali dell’entusiasmo, si aggiudicano il Monday Night col Wolverhampton (3-2 al Molineaux, reti di uno scatenato Lingard, Fornals e Bowen per gli ospiti e di Dendoncker e Fábio Silva per i padroni di casa) e salgono al quarto posto, scavalcando il Chelsea.
https://twitter.com/premierleague/status/1379155140859588614?s=21
I Blues, infatti, crollano per la prima volta sotto la guida di Thomas Tuchel, cadendo sotto i colpi del sorprendente West Bromwich di Sam Allardyce, imbattuto da quattro gare contro i londinesi: Pulisic apre le marcature e illude i suoi, ma l’espulsione di Thiago Silva per doppia ammonizione dà il via al pomeriggio disastroso del Chelsea, che nelle battute conclusive del primo tempo incassa la doppietta di Matheus Pereira. Nella ripresa, completano l’opera Diagne e Callum Robinson (doppietta anche per quest’ultimo) per il rocambolesco 5-2 in favore dei Baggies, col gol di Mason Mount che rappresenta soltanto una magra consolazione per i padroni di casa.
Soltanto pareggi per il Tottenham di José Mourinho (2-2 sul campo del Newcastle, con Joelinton e Willock che rendono vana la doppietta del solito Harry Kane, primo sia per gol che per assist in Premier, con 19 reti e 13 passaggi vincenti in stagione) e per l’Everton di Carlo Ancelotti (1-1 interno col Crystal Palace, con Batshuayi che nel finale risponde a James Rodríguez e evita il ko alle Eagles di Roy Hodgson).
https://twitter.com/premierleague/status/1378461572172021763?s=21
Il Liverpool, dal canto suo, torna a fare la voce grossa con un netto successo per 3-0 in casa dell’Arsenal. A trascinare gli uomini di Jürgen Klopp è una doppietta del ritrovato Diogo Jota, con Salah che segna l’altro gol dei Reds, quello del momentaneo 2-0: con questa vittoria, il Liverpool si porta a soli tre punti dal quarto posto e torna a dare un senso a un campionato sin qui piuttosto negativo, tanto da risultare il più deludente nella storia della Premier League in termini di risultati per una squadra campione in carica.
In zona retrocessione, arriva la ventiquattresima sconfitta in trenta giornate, nonché la terza consecutiva, per lo Sheffield United, battuto per 2-1 dal Leeds di Bielsa a Elland Road (Harrison porta avanti I Whites dopo poco più di dieci minuti di gioco, Osborn pareggia i conti nel recupero del primo tempo e l’autorete di Jagielka a inizio ripresa permette ai padroni di casa di ritrovare una vittoria casalinga che mancava da più di un mese).
https://twitter.com/premierleague/status/1378849900146913280?s=21
Il Fulham spreca un’importante occasione per agguantare il Newcastle al quartultimo posto, perdendo per 3-1 sul campo dell’Aston Villa. Mitrović sfrutta un errore clamoroso di Mings e illude i Cottagers a mezz’ora dal termine, ma la doppietta di Trézéguet e il gol di Ollie Watkins rovinano i piani degli ospiti e permettono ai padroni di casa di ribaltare completamente la situazione nel giro di nemmeno dieci minuti.
Una curiosità relativa ai 22 titolari della suddetta gara, nati tutti dopo il 15 agosto 1992, giorno della prima partita ufficiale della Premier League: non era mai accaduto prima nella storia del massimo campionato inglese. Si mette sempre più al sicuro il Southampton, che supera il Burnley tra le mura amiche e si porta a +10 sul terzultimo posto occupato dal Fulham: il 3-2 finale porta le firme di Armstrong, Danny Ings e Redmond, che tra fine primo tempo e metà ripresa contribuiscono alla rimonta dei Saints, andati sotto per 2-0 dopo mezz’ora in virtù di un calcio di rigore di Wood e una rete di Vydra.
Dennis Izzo
Fonte immagine in evidenza: Profilo Twitter Premier League
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
“Se c’è un libro che vuoi leggere, ma non è stato ancora scritto, allora devi scriverlo.”