La Premier League torna in campo dopo due settimane di stop, in seguito alla sosta per le Nazionali, tra amichevoli e Nations League in Europa e qualificazioni ai Mondiali 2022 nel resto del mondo. Nella nona giornata, il Tottenham di José Mourinho sale in vetta alla classifica a quota 20 punti, battendo con un netto 2-0 il Manchester City di Pep Guardiola – che ha da poco rinnovato il proprio contratto fino al 2023 – tra le mura amiche: per gli Spurs, trascinati dalle reti di Son e Lo Celso e autori di un’ottima prova di tenacia e carattere nella metà campo difensiva, si tratta della quarta vittoria consecutiva, mentre i Citizens non vincono dallo scorso 7 novembre e non sono ancora riusciti a vincere almeno due gare in fila.
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A pari merito col Tottenham c’è il Liverpool campione in carica, che si impone per 3-0 col Leicester nonostante le tante assenze: a sbloccare la gara è un’autorete di Jonny Evans, quindi le reti di Diogo Jota e Firmino, rispettivamente tra la fine del primo e del secondo tempo, permettono ai Reds di ritrovare la vittoria e di far registrare 64 partite consecutive di imbattibilità ad Anfield (53 vittorie e 11 pareggi, la striscia più lunga nella storia del club). A ridosso della coppia di testa figura il Chelsea, che dopo un avvio di stagione abbastanza altalenante ha immediatamente saputo reagire, mettendo in fila una serie di prestazioni e risultati convincenti: i Blues di Frank Lampard, infatti, passano per 2-0 sul campo del Newcastle, grazie a un autogol dell’ex Napoli Federico Fernández in avvio di gara e a un gol di Tammy Abraham poco dopo l’ora di gioco, e fanno registrare la terza vittoria consecutiva in campionato, la quinta includendo anche le coppe. Tre punti anche per l’Everton, che torna a vincere dopo un pareggio nel derby col Liverpool (2-2) e tre sconfitte consecutive, rispettivamente con Southampton (2-0), Newcastle (2-1) e Manchester United (3-1).
I Toffees di Carlo Ancelotti sbancano Craven Cottage, battendo il neopromosso Fulham per 3-2: la doppietta di uno scatenato Dominic Calvert-Lewin (due gol in meno di mezz’ora per l’attuale capocannoniere della Premier League con dieci reti) annulla l’illusorio pareggio di Bobby Reid, mentre il colpo di testa di Doucouré su assist di Digne chiude definitivamente i conti. Nella ripresa, però, i Cottagers rientrano in partita grazie a un gol di Ruben Loftus-Cheek, centrocampista arrivato in prestito secco dal Chelsea, a segno dopo un errore dagli undici metri del portoghese Ivan Cavaleiro . Si tratta addirittura del terzo rigore sbagliato dal Fulham sui quattro calciati in questa stagione: prima di Cavaleiro, avevano sbagliato Mitrović contro lo Sheffield (1-1 a Bramall Lane) lo scorso 18 ottobre e Lookman col West Ham (ko per 1-0 all’Olympic Stadium) due settimane fa.
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Periodo abbastanza negativo, invece, per l’Arsenal, che proprio non riesce a trovare la continuità necessaria per dire la sua nelle zone alte della classifica, nonostante i tanti acquisti rilevanti sul mercato (Gabriel, Willian, Partey): reduci da un pesantissimo ko per 3-0 in casa con l’Aston Villa, infatti, i Gunners non sono andati oltre lo 0-0 sul campo del neopromosso Leeds di Bielsa. La squadra di Arteta ha raccolto appena quattro punti su quindici disponibili nelle ultime cinque giornate di campionato (una vittoria, un pareggio e tre sconfitte). Non va meglio all’Aston Villa, che sta iniziando a vivere le prime difficoltà dopo il pazzesco avvio in Premier, con quattro successi in altrettante gare: i Villans, infatti, cadono per 2-1 al Villa Park contro il Brighton, in virtù delle reti di Welbeck e March, che rendono vano il momentaneo pareggio siglato da Konsa.
West Bromwich e Sheffield United, dal canto loro, sono ancora a corto di vittorie dopo ben nove giornate ed occupano gli ultimi due posti: i neopromossi Baggies si arrendono di misura al Manchester United, che si impone per 1-0 ad Old Trafford grazie a un calcio di rigore di Bruno Fernandes poco prima dell’ora di gioco. Il portoghese sbaglia il primo tentativo dal dischetto, ma l’arbitro David Coote fa ripetere la battuta e l’ex Udinese, Sampdoria e Sporting Lisbona non sbaglia alla seconda occasione, segnando il suo gol numero 14 con la maglia dello United. Circa dieci minuti prima, il West Bromwich si era visto negare un calcio di rigore per un intervento ai danni di Gallagher nell’area dei padroni di casa.
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Lo Sheffield United perde col medesimo risultato a Bramall Lane contro il West Ham, per effetto di un gol di Haller in avvio di ripresa (gli Hammers risultano la prima squadra londinese a imporsi sul campo dello Sheffield a quattordici anni di distanza dal Chelsea, che vi riuscì nell’ottobre 2006). Le Blades incassano così la quarta sconfitta di fila, nonché l’ottava in nove giornate. Per gli uomini di Chris Wilder, prosegue dunque il momento nero, in netta contrapposizione a quanto fatto vedere nella scorsa stagione, in cui, da neopromossi, riuscirono a sfiorare la qualificazione in Europa e a centrare una tranquilla salvezza. Abbandona il gruppo delle squadre senza vittorie il Burnley, che batte 1-0 il Crystal Palace a Turf Moor: decisivo un gol di Chris Wood dopo poco meno di dieci minuti di gioco.
La nona giornata di Premier League si chiude col Monday Night tra Wolverhampton e Southampton: al Molineux, i Saints aprono le marcature nel secondo tempo, poco meno di un quarto d’ora dopo l’intervallo. A segno Theo Walcott, che torna a segnare con la maglia del Southampton dopo ben quindici anni (il suo ultimo gol col club che lo ha lanciato nel mondo del calcio risaliva infatti al 18 ottobre 2005, in occasione di un match di Championship perso per 2-1 sul campo del Leeds). A 15′ dal termine, è Pedro Neto a riportare il punteggio in equilibrio, consentendo ai Wolves di portare a casa il quarto risultato utile consecutivo tra le mura amiche. Poco male per i padroni di casa, imbattuti da sette partite.
Dennis Izzo
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