Nella seconda giornata di Premier League, tante squadre che avevano disatteso le aspettative al debutto stagionale in campionato non hanno perso tempo a risollevarsi, tornando a vincere e convincere: è il caso anche e soprattutto dei campioni in carica del Manchester City, che travolgono il malcapitato Norwich all’Etihad. Successo a dir poco agevole per gli uomini di Pep Guardiola, che dopo poco più di venti minuti di gioco sono già avanti di due reti, grazie a un autogol di Krul e alla prima marcatura di Jack Grealish con la maglia dei Citizens, con l’ex Aston Villa che diventa il primo giocatore a segnare il suo primo gol col Manchester City al debutto davanti ai propri tifosi dopo Frank Lampard, che vi riuscì nel 2014 contro il Chelsea. A completare l’opera ci pensano, nella ripresa, Laporte, Sterling e Mahrez, che permettono al City di arrotondare il risultato e imporsi per 5-0 ai danni del neopromosso Norwich. I detentori del titolo, dunque, tornano a ruggire e si mettono immediatamente alle spalle il ko col Tottenham.
FULL-TIME Man City 5-0 Norwich
The champions run riot on home turf with a convincing display to bank their first win of the season#MCINOR pic.twitter.com/KIMaXGa9x1
— Premier League (@premierleague) August 21, 2021
Tra le squadre che puntano a detronizzare il City, Liverpool e Chelsea confermano quanto di buono fatto vedere nella prima giornata. I Reds superano senza particolari patemi d’animo il Burnley, regalando un fantastico pomeriggio ai tifosi tornati ad Anfield. Il 2-0, propiziato da un colpo di testa di Diogo Jota poco dopo il quarto d’ora di gioco e da un gran destro di prima di Mané a 20’ dal termine (il senegalese diventa il quinto giocatore di sempre a segnare almeno 50 gol ad Anfield con la maglia del Liverpool, prima di lui ci erano riusciti Robbie Fowler, Steven Gerrard, Michael Owen e Mohamed Salah), permette ai ragazzi di Jürgen Klopp di rimanere a punteggio pieno senza aver concesso nemmeno un gol dopo le prime due giornate. Stessa sorte per i Blues, che regolano l’Arsenal all’Emirates col medesimo punteggio. Dopo appena 15’, Romelu Lukaku timbra la sua prima rete con la maglia del Chelsea, insaccando a porta vuota su assist rasoterra di Reece James. Quest’ultimo, appena venti minuti più tardi, conclude nel migliore dei modi una splendida azione dei suoi, ricevendo da Mount in area e scaricando un destro potente sotto l’incrocio alla destra di Leno.
I campioni d’Europa in carica interrompono la serie di sconfitte coi Gunners (tre consecutive tra Premier League e FA Cup) e vincono cinque derby londinesi consecutivi in trasferta per la prima volta dal 2006, mentre per l’Arsenal prosegue il momento a dir poco negativo, con il secondo ko in altrettante giornate di campionato disputate, nemmeno un gol fatto e ben quattro subiti. Va decisamente meglio al Tottenham, che batte 1-0 il Wolverhampton in trasferta grazie a un calcio di rigore di Dele Alli (nelle 45 partite di Premier in cui il centrocampista è andato a segno, gli Spurs hanno fatto registrare ben 35 vittorie, 9 pareggi e appena una sconfitta), ritrova Harry Kane, che subentra a Son nel finale, e vola in testa alla classifica a punteggio pieno con Chelsea, Liverpool e Brighton. Quest’ultimo è la vera sorpresa dell’avvio di stagione, avendo collezionato già due vittorie in altrettante giornate, impresa che lo scorso anno ai Seagulls riuscì dopo nove partite. Dopo il successo in casa del Burnley, infatti, il Brighton si aggiudica un altro scontro per la salvezza, superando per 2-0 il neopromosso Watford tra le mura amiche (a segno Duffy e Maupay tra l’inizio e la fine del primo tempo).
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Successo per 2-0 anche per l’Aston Villa, che batte il Newcastle al Villa Park grazie a una meravigliosa semirovesciata di Danny Ings nel recupero del primo tempo (l’ex Southampton è il quarto giocatore a segnare in entrambe le sue prime due gare coi Villans, dopo Dalian Atkinson, Dion Dublin e Ross Barkley) e a un calcio di rigore di El Ghazi poco dopo l’ora di gioco. Nella seconda giornata di Premier League, inoltre, arrivano anche i primi tre pareggi stagionali, di cui quello a reti bianche tra Crystal Palace e Brentford a Selhurst Park, il 2-2 tra Leeds e Everton a Elland Road (reti di Klich e Raphinha per i padroni di casa e di Calvert-Lewin, su rigore, e Gray per gli ospiti) e l’1-1 con cui il Southampton di Hasenhüttl ferma il Manchester United di Solskjær al St Mary’s Stadium, con Greenwood che risponde all’autorete di Fred propiziata da Che Adams.
L’assalto finale non basta ai Red Devils per portare in casa l’intera posta in palio, ma lo United resta imbattuto in trasferta e stabilisce la più lunga striscia di imbattibilità lontano dalle mura amiche nella storia della Premier League, con 27 risultati utili consecutivi (17 vittorie e 10 pareggi). Nel Monday Night tra West Ham e Leicester, a spuntarla sono i padroni di casa degli Hammers, che sfruttano al meglio la superiorità numerica (espulso Ayoze Pérez a 5’ dall’intervallo) e travolgono le Foxes per 4-1 grazie alle reti di Fornals e Benrahma e alla doppietta di Michail Antonio, che diventa il miglior marcatore all-time nella storia del club londinese.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Profilo Twitter UEFA Champions League
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