Nell’ottava giornata della Premier League, l’ultima prima della sosta per le Nazionali, il Leicester sale al comando della classifica e torna a respirare aria di titolo per la prima volta dalla storica stagione 2015-2016. Per approfondire discorsi del genere manca ancora troppo tempo, certo, ma l’avvio stagionale delle Foxes non può passare inosservato (ben sei vittorie e appena due sconfitte in otto gare): nel match casalingo col Wolverhampton, a regalare la vittoria finale agli uomini di Brendan Rodgers è un calcio di rigore del solito Jamie Vardy, che tocca quota 110 reti in Premier League al suo sesto anno nel massimo campionato inglese. Appena un punto in meno al Leicester per il Tottenham, che col medesimo risultato regola il neopromosso West Bromwich in trasferta. Anche gli uomini di José Mourinho devono ringraziare il loro implacabile bomber, Harry Kane, che sigla la rete della vittoria a pochi istanti dal termine e si porta a quota 150 gol in Premier League ed entra nella top 10 dei migliori marcatori della storia del campionato inglese. Al pari del sopracitato Leicester, sorprende e non poco la partenza del Southampton, che dopo otto turni di campionato si attesta in quarta posizione: i Saints, infatti, superano per 2-0 il Newcastle tra le mura amiche: a segno Che Adams, autore di un gran gol al volo di destro, e Armstrong.
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Nella parte medio-bassa della classifica, da segnalare l’1-0 con cui il West Ham supera il neopromosso Fulham al London Stadium, in uno dei tanti derby della capitale britannica. Agli Hammers basta il gol di Souček in un finale di gara surreale, con gli ospiti che hanno la possibilità di pareggiare l’incontro al 97′ con un calcio di rigore: dal dischetto, però, Ademola Lookman si fa ipnotizzare da Fabiański, consegnandogli il pallone tra le braccia con un tentativo piuttosto rivedibile di sorprendere il portiere polacco con un cucchiaio. Brighton e Burnley non si fanno male (0-0 all’AMEX Arena nel primo match della giornata), mentre il Crystal Palace travolge il Leeds per 4-1 a Selhurst Park: Scott Dann apre le marcature, Eze raddoppia con un fantastico calcio di punizione e l’autogol di Hélder Costa a fine primo tempo e il gol di Jordan Ayew a venti minuti dal termine completano l’opera. In mezzo, la rete non convalidata a Patrick Bamford per un fuorigioco decisamente dubbio, quindi il gol dello stesso attaccante ex Chelsea che riapre la gara poco prima della mezz’ora di gioco.
Sconfitta pesante anche per l’Everton di Carlo Ancelotti, che contro il Manchester United rimedia il suo terzo ko consecutivo, cadendo per 3-1 sotto i colpi dei Red Devils e vanificando le quattro vittorie in altrettante giornate con cui aveva cominciato la stagione. Bernard porta in vantaggio i Toffees, ma Bruno Fernandes ribalta completamente la situazione nel giro di meno di dieci minuti, prima con un bel colpo di testa su un cross di Shaw dalla sinistra, poi con un cross per Rashford che finisce in rete senza che il suo compagno di squadra riesca a deviare il pallone di testa. A tempo praticamente scaduto, gli ospiti fissano il punteggio sul 3-1 grazie al primo gol in terra inglese di Edinson Cavani, che non sbaglia a tu per tu con Pickford su assist dello stesso Fernandes, bravo ad attirare su di sé l’attenzione della difesa dei padroni di casa per poi scaricare al compagno smarcato.
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Vittoria pesantissima, la quarta consecutiva tra campionato e Champions League, per il Chelsea, che si impone sul malcapitato Sheffield United per 4-1 a Stamford Bridge, tornando a subire un gol dopo sei clean sheets di fila. Le Blades passano in vantaggio dopo poco meno di dieci minuti con un gol in mischia di McGoldrick, ma si fanno rimontare già prima della fine del primo tempo. Tammy Abraham pareggia i conti con un destro potente di prima intenzione, quindi Chilwell mette il pallone in rete su un gran cross pennellato da Ziyech. Quest’ultimo è il protagonista della serata: pur non trovando la via del gol, infatti, l’ex Ajax serve un altro assist a Thiago Silva, che di testa supera Ramsdale e segna il suo primo gol con la maglia dei Blues. A chiudere i conti è Werner, che a tu per tu con l’ex portiere del Bournemouth non può sbagliare (settima rete stagionale per l’attaccante tedesco).
Giornata da dimenticare, invece, per l’Arsenal, travolto dall’Aston Villa, una delle tante rivelazioni della Premier League in questa prima parte di stagione. I Villans vincono per 3-0 all’Emirates, con l’autogol di Bukayo Saka che apre la contesa dopo poco più di un quarto d’ora di gioco e la doppietta lampo di Ollie Watkins, a segno due volte nel giro di tre minuti (già sei gol al suo primo anno in Premier League), che regalano tre punti pesantissimi agli uomini di Dean Smith. Nel big match del weekend, Manchester City e Liverpool si dividono la posta in palio all’Etihad (1-1): Salah porta in vantaggio i Reds campioni in carica dal dischetto, Gabriel Jesus ristabilisce gli equilibri poco dopo la mezzora di gioco, ma l’episodio chiave è il calcio di rigore fallito da Kevin De Bruyne nel finale del primo tempo: la conclusione del belga spiazza Alisson ma colpisce il palo. La Premier League tornerà in campo sabato 21 novembre, con la sfida tra Newcastle e Chelsea a St. James’ Park.
Dennis Izzo
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