Cambiano gli equilibri del campionato al termine della quindicesima giornata di Premier League, con il Chelsea che perde la vetta della classifica dopo svariate settimane trascorse in testa. I Blues sono costretti a riassaporare l’amaro gusto della sconfitta per mano dei rivali cittadini del West Ham, che si impongono per 3-2 tra le mura amiche, il medesimo risultato con cui, poche settimane fa, gli Hammers avevano mietuto un’altra vittima illustre, il Liverpool. Il Chelsea sblocca l’incontro poco prima della mezz’ora di gioco con una capocciata vincente di Thiago Silva, ma si fa riprendere da un calcio di rigore di Lanzini poco più di dieci minuti dopo: a procurare il penalty è un fallo di Mendy su Bowen, a sua volta causato da un retropassaggio a dir poco rischioso di Jorginho, al secondo errore pesante in una settimana, dopo quello col Manchester United.
⚒ @WestHam are the first side to score more than one goal against Chelsea in a #PL game this season #WHUCHE pic.twitter.com/zF0FivJNgd
— Premier League (@premierleague) December 4, 2021
A pochi istanti dall’intervallo, Mount calcia di prima al volo su un gran lancio di Ziyech e riporta avanti i suoi, ma nella ripresa i padroni di casa dominano in lungo e in largo, nel segno di uno scatenato Bowen: suo il bel gol del 2-2 al 56’ e il tap-in mancato per il possibile sorpasso. Sorpasso che arriva comunque, poco dopo, nella maniera più inattesa, con Masuaku che all’87’ inganna la difesa del Chelsea nel tentativo di crossare, disegnando una parabola che beffa Mendy sul suo palo. Primo gol in carriera in Premier League per il terzino congolese, in forza agli Hammers dal 2016. Giornata decisamente deludente per i Blues, che incassano l’ottava sconfitta dell’era Tuchel, la terza quest’anno (due in Premier e una in Champions League).
Ne approfittano le inseguitrici, con il Manchester City che si riprende la vetta in grande stile, scavalcando in un colpo solo Liverpool – che vincendo 1-0 sul campo del Wolverhampton (quinta vittoria di fila tra Premier e Champions) grazie a un gol al 94’ di Origi, l’uomo copertina inatteso che nei momenti decisivi sale spesso in cattedra, aveva momentaneamente preso possesso del primato in classifica – e, appunto, Chelsea. I campioni in carica sbriciolano le già residue speranze del Watford di portare a casa almeno un punto. A Vicarage Road, la banda Guardiola mette in mostra il meglio del suo sconfinato repertorio e domina come sa, archiviando la pratica in appena 30’.
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Sugli scudi Bernardo Silva, autore dell’ennesimo capolavoro di un avvio di stagione da incorniciare, un sinistro a giro che ispirerebbe persino i migliori pittori rinascimentali. Per il portoghese una doppietta d’autore e tre gol consecutivi in Premier League. Ad aprire le marcature era stato Sterling, mentre il gol del Watford, utile più che altro a salvare l’onore della squadra di Claudio Ranieri, lo firma Cucho Hernández a un quarto d’ora dal termine. Dopo l’inaspettato ko interno col Crystal Palace dello scorso 30 ottobre, il Manchester City ha raccolto sette vittorie in altrettante gare tra campionato e Champions, battendo avversari illustri del calibro di Manchester United, Paris-Saint Germain e West Ham.
Alle spalle del terzetto che domina la Premier e che quasi sicuramente si contenderà il titolo da qui a maggio (Manchester City-Liverpool-Chelsea) e del sempre meno sorprendente e sempre più maturo West Ham c’è il ritrovato Tottenham, che mostra ulteriori segnali di crescita nel 3-0 rifilato al Norwich tra le mura amiche. I Canaries non rappresentavano certo un banco di prova particolarmente complicato per gli Spurs, ma con l’arrivo di Dean Smith in panchina erano in netta ripresa (una vittoria e due pareggi nelle precedenti tre gare) e anche in quel di Londra hanno dimostrato di poter dire la loro in ottica salvezza.
⚡️ @SpursOfficial's Son Heung-min has both scored and assisted in a single #PL match on 19 occasions
Since 2015/16, only Mohamed Salah (22) has achieved that feat more often in the competition#TOTNOR pic.twitter.com/TdZ9VPzPeV
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Dopo l’eurogol di Lucas Moura al 10’, con il brasiliano che firma il suo primo gol stagionale in Premier con un bolide dalla distanza, infatti, gli ospiti si rendono pericolosi e si battono tenacemente per ristabilire l’equilibrio. Il tentativo va a vuoto, complice anche un clamoroso errore di Idah a tu per tu con Lloris, e i padroni di casa ipotecano il successo con un gran destro dalla distanza di Davinson Sánchez e l’immancabile sigillo di Heung-min Son, al terzo gol personale in quattro gare di Premier giocate sotto la guida di Conte. Che centra la terza vittoria di fila in campionato, restando imbattuto (unico ko con gli sloveni del Mura in Conference League) e sale al quinto posto, con la possibilità di scavalcare il West Ham e rientrare in zona Champions League in caso di vittoria col Burnley, match rinviato per neve.
Sull’altra sponda del nord di Londra, l’Arsenal cade a sorpresa nel Monday Night sul campo dell’Everton di Rafa Benítez (2-1), reduce da numeri da film horror nelle precedenti sette giornate (sei sconfitte, di cui tre consecutive, un pareggio e nemmeno una vittoria, con appena quattro gol fatti e ben sedici incassati). I Toffees si vedono annullare un gol di Richarlison nel finale del primo tempo e pochi istanti dopo passano in svantaggio (a segno Ødegaard su assist di Tierney).
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L’ennesima sconfitta è dietro l’angolo, ma negli ultimi 10’ i padroni di casa tirano fuori l’orgoglio e rimontano i Gunners con le reti di Richarlison e Demarai Gray. Può festeggiare la vittoria anche il Newcastle, e anche in questo caso si tratta di un autentico evento: l’1-0 al Burnley, diretta concorrente nella corsa alla salvezza, è infatti il primo successo stagionale dei Magpies (7 punti nelle prime 14 giornate, frutto di sette pareggi e altrettante sconfitte), che hanno la meglio grazie al gol del solito Callum Wilson, al sesto centro stagionale in undici presenze.
In coda è bagarre: in sei punti sono racchiuse ben otto squadre, di cui nessuna riesce a portare a casa la vittoria. Il Crystal Palace si dà da fare sul campo del Manchester United, ma viene punito a poco più di dieci minuti dal termine da una prodezza di Fred (1-0). Il brasiliano è l’insospettabile protagonista del primo successo di uno United finalmente convincente sul piano del gioco, che colleziona il primo clean-sheet in casa in questa Premier League (l’ultimo risaliva addirittura allo scorso 14 marzo) e riparte nel segno del Gegenpressing di Rangnick: un debutto da incorniciare per il tecnico tedesco, che ritrova i suoi allievi Thomas Tuchel (Chelsea) e Jürgen Klopp (Liverpool).
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Il Southampton non va oltre l’1-1 casalingo col Brighton, con gli ospiti che rivivono quanto avvenuto nel turno infrasettimanale pochi giorni fa: passati in svantaggio per mano di un gol di Broja (terzo gol in Premier League), infatti, i Seagulls evitano la sconfitta grazie al guizzo al 98’ di Maupay, che martedì scorso aveva riacciuffato il West Ham all’89’ (1-1 anche in quel caso). Punto in extremis anche per il Leeds del Loco Bielsa, che contro il Brentford fa registrare il terzo risultato utile consecutivo. I Whites chiudono la prima frazione di gioco in vantaggio grazie a Tyler Roberts, a segno poco prima della mezz’ora, ma nella ripresa si fanno prima raggiungere da Baptiste, poi sorpassare da Sergi Canós, il tutto nel giro di appena sette minuti, tra il 54’ e il 61’.
A evitare la sconfitta ci pensa Bamford, che tanto era mancato al Leeds. Assente dallo scorso 17 settembre per infortunio, il centravanti scuola Chelsea entra al 68’ e al 95’ mette la sua firma sulla rete che vale il definitivo 2-2 e un punto prezioso in ottica salvezza. Quest’ultima sembra essere ampiamente alla portata dell’Aston Villa, che con l’arrivo di Steven Gerrard in panchina ha completamente cambiato marcia e può pensare a traguardi ben più prestigiosi (la zona Europa League dista appena sei punti). I Villans, infatti, superano per 2-1 il Leicester al Villa Park (la doppietta di Konsa rende vano l’illusorio vantaggio di Barnes), con Gerrard che batte Brendan Rodgers, il suo ultimo allenatore al Liverpool (2012-2015) e lo aggancia in classifica a quota 19 punti.
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Per Stevie G si tratta della terza vittoria in quattro partite alla guida dell’Aston Villa, con l’unico ko arrivato contro l’attuale capolista Manchester City, peraltro di misura. La Premier League tornerà in campo venerdì 10 dicembre, con il Watford di Claudio Ranieri impegnato sul campo del Brentford. Tante le gare da non perdere, su tutte la sfida tra Liverpool e Aston Villa, che vedrà il ritorno di Steven Gerrard ad Anfield dopo sei anni (sabato alle 16:00). Di seguito la classifica e il programma della sedicesima giornata di Premier League.
1º Manchester City – 35
2º Liverpool – 34
3º Chelsea – 33
4º West Ham – 27
5º Tottenham* – 25
6º Manchester United – 24
7º Arsenal – 23
8º Wolverhampton – 21
9º Brighton – 20
10º Aston Villa – 19
11º Leicester – 19
12º Everton – 18
13º Brentford – 17
14º Crystal Palace – 16
15º Leeds – 16
16º Southampton – 16
17º Watford – 13
18º Burnley* – 10
19º Newcastle – 10
20º Norwich – 10
*una partita in meno
1º – Mohamed Salah (Liverpool): 13 gol;
2º – Jamie Vardy (Leicester): 9 gol;
3º – Diogo Jota (Liverpool): 8 gol;
4º – Bernardo Silva (Manchester City), Sadio Mané (Liverpool): 7 gol;
5º (sette giocatori) – Michail Antonio (West Ham), Raphinha (Leeds), Cristiano Ronaldo (Manchester United), Heung-min Son (Tottenham), Emmanuel Dennis (Watford), Callum Wilson (Newcastle), Neal Maupay (Brighton): 6 gol;
6º (otto giocatori) – Mason Mount (Chelsea), Bruno Fernandes (Manchester United), Maxwel Cornet (Burnley), Emile Smith Rowe (Arsenal), Joshua King, Ismaïla Sarr (Watford), Teemu Pukki (Norwich), Demarai Gray (Everton): 5 gol;
7º (undici giocatori) – Reece James (Chelsea), Ivan Toney (Brentford), Roberto Firmino (Liverpool), Mason Greenwood (Manchester United), Pablo Fornals (West Ham), Conor Gallagher, Christian Benteke, Wilfried Zaha (Crystal Palace), Pierre-Emerick Aubameyang, Ollie Watkins (Aston Villa), Hee-Chan Hwang (Wolverhampton): 4 gol;
10/12
21:00 Brentford – Watford
11/12
13:30 Manchester City – Wolverhampton
16:00 Arsenal – Southampton
16:00 Liverpool – Aston Villa
16:00 Chelsea – Leeds
18:30 Norwich – Manchester United
12/12
15:00 Brighton – Tottenham
15:00 Burnley – West Ham
15:00 Leicester – Newcastle
17:30 Crystal Palace – Everton
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Profilo Twitter Premier League
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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