Al termine della trentacinquesima giornata di Premier League, il Manchester City non può ancora festeggiare la vittoria del settimo titolo della sua storia. Il traguardo, infatti, dista ancora due punti dopo il ko interno contro il Chelsea, antipasto della finale di Champions League in programma il 29 maggio. I Blues si impongono per 2-1 in rimonta all’Etihad, con le reti di Ziyech (gran sinistro da fuori area per il pareggio) e Marcos Alonso (match winner da pochi passi su assist di Werner) che ribaltano l’iniziale vantaggio siglato da Sterling sul finire del primo tempo.
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Poco prima dell’intervallo, Agüero spreca una grossa chance dal dischetto per il raddoppio dei suoi, tentando di trasformare il rigore con un cucchiaio: il tentativo, debole e centrale, non sorprende Mendy, che blocca senza problemi il pallone. È l’episodio che permette al Chelsea di restare in partita e, di fatto, vincere la gara nella ripresa. Per Thomas Tuchel si tratta del successo numero due in altrettante gare disputate contro Pep Guardiola dal suo arrivo in Inghilterra.
A prolungare l’attesa del City, che non vede l’ora di mettere in bacheca la terza Premier League dal 2018 ad oggi, è anche la vittoria degli acerrimi rivali del Manchester United. I Red Devils, infatti, fanno registrare il ventiquattresimo risultato utile consecutivo in trasferta in campionato (l’ultima sconfitta in Premier risale al 2-0 incassato col Liverpool ad Anfield il 19 gennaio 2020), battendo per 3-1 l’Aston Villa.
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I padroni di casa passano in vantaggio a metà della prima frazione di gioco con Bertrand Traoré, ma in avvio di ripresa un calcio di rigore di Bruno Fernandes e un gol di Mason Greenwood consentono agli ospiti di rimontare. Ad archiviare definitivamente la pratica ci pensa Edinson Cavani, che ha da poco rinnovato il suo contratto con lo United fino al 2022. Alle spalle della coppia di testa c’è il Chelsea, che approfitta alla grande del clamoroso quanto inatteso scivolone del Leicester e dei ko di West Ham e Tottenham.
Le Foxes si fanno letteralmente travolgere dal Newcastle tra le mura amiche, riuscendo a tirar fuori l’orgoglio soltanto nel finale. Il 4-2 in favore degli ospiti, propiziato dai gol di Willock e Dummett e dalla doppietta dell’indispensabile Callum Wilson (nel finale, le reti di Albrighton e Iheanacho rendono meno amara la batosta incassata dalle Volpi), certifica la salvezza dei Magpies e mette a serio rischio la qualificazione del Leicester alla prossima Champions League, sulla scia di quanto già avvenuto lo scorso anno.
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Gli Hammers, dal canto loro, perdono per 1-0 il fondamentale scontro diretto casalingo con l’Everton di Carlo Ancelotti, cui basta un gol del bomber Calvert-Lewin per tornare immediatamente a vincere dopo il ko interno con l’Aston Villa. I Toffees si riavvicinano all’Europa, mentre il West Ham scivola a -5 dal quarto posto. In casa Tottenham, invece, piove sul bagnato, con Ryan Mason che deve fare i conti con la prima sconfitta in Premier League nella sua carriera di allenatore: i suoi Spurs, infatti, cadono a Elland Road sotto i colpi del Leeds di Bielsa, trascinato dalle reti di Dallas, Bamford e Rodrigo. A nulla vale il momentaneo pareggio realizzato dal solito Son.
Passi falsi di cui approfitta anche il Liverpool, che non ripete la gara d’andata col Southampton, liquidando i Saints senza particolari patemi d’animo. Il 2-0 finale in favore degli uomini di Klopp porta le firme dell’ex di turno Sadio Mané, che sblocca il risultato dopo mezz’ora di gioco, e di Thiago Alcantara, autore del gol che chiude definitivamente i giochi al 90’. Nonostante un campionato abbastanza travagliato, i Reds sono in piena corsa per un posto in Champions League, con appena cinque punti in meno rispetto al Leicester e una gara da recuperare.
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Emile Smith Rowe is the fourth player aged 21 or under to score for @Arsenal in the #PL this season pic.twitter.com/I0yjuKboyq
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In coda, arrivano due risultati che sanciscono la fine della corsa di West Bromwich e Fulham, sconfitte rispettivamente per 3-1 dall’Arsenal all’Emirates (a segno Smith Rowe, Pépé e Willian per i padroni di casa e Matheus Pereira per gli ospiti) e per 2-0 dal Burnley a Craven Cottage nel Monday Night (reti di Westwood e Wood nel finale del primo tempo): Baggies e Cottagers, infatti, retrocedono ufficialmente in Championship, salutando la Premier League dopo appena un anno. Per Sam Allardyce, allenatore del WBA, si tratta della prima retrocessione nel corso della sua carriera da allenatore tra Bolton, Newcastle, West Ham, Sunderland, Crystal Palace, Everton e, appunto, West Bromwich.
Le due squadre faranno dunque compagnia allo Sheffield United, già retrocesso da tempo e sconfitto in casa per 2-0 dal Crystal Palace. A Bramall Lane, Benteke apre le marcature pochi istanti dopo il calcio d’inizio e Eze raddoppia a due minuti dal fischio finale. Sconfitta indolore per il Brighton, che perde 2-1 sul campo del Wolverhampton (i Wolves che incassano il gol di Dunk e rimontano nell’ultimo quarto d’ora di gioco con le reti di Adama Traoré e Gibbs-Whites) ma si salva in virtù delle sopracitate sconfitte di Fulham e West Bromwich.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Profilo Twitter Chelsea FC
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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