Nella ventiduesima giornata di Premier League, il Manchester City ipoteca la vittoria del suo ottavo campionato (il secondo di fila), superando per 1-0 il Chelsea nello scontro diretto tra le mura amiche ed estromettendo proprio i Blues dalla corsa al primo posto (la squadra di Tuchel scivola a -13). I Citizens centrano così la dodicesima vittoria consecutiva, un trend pazzesco che ha preso il via dopo la clamorosa debacle interna col Crystal Palace (0-2 lo scorso 30 ottobre).
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Da quel momento, il City non ha più sbagliato un colpo, facendo bottino pieno nelle successive dodici giornate (36 punti), con la bellezza di 34 gol fatti e appena 7 incassati. Agli uomini di Guardiola basta un gran gol dell’ex di turno Kevin De Bruyne al 70’ per portare a casa una vittoria più che meritata e mettere le mani sulla Premier League. Il fuoriclasse belga, al quinto gol contro la sua ex squadra, è tornato a giocare come sa. E si nota tantissimo.
Se è vero che il Liverpool – che batte 3-0 il Brentford ad Anfield (reti di Fabinho al 44’, Oxlade-Chamberlain al 69’ e Minamino al 77’) potenzialmente è a -8, dovendo recuperare la gara casalinga col Leeds, è pur vero che difficilmente i campioni in carica lasceranno per strada ben otto punti. Un dominio tanto netto quanto meritato quello della straordinaria armata di Guardiola, che ha sbriciolato con facilità irrisoria i tentativi delle inseguitrici di tenere aperta la lotta al titolo il più a lungo possibile.
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La sponda blu di Manchester si appresta ad affrontare la seconda parte della stagione col morale alle stelle. Non si può dire lo stesso di quella rossa. Lo United, infatti, continua a fare fatica. Non è bastato poco più di un mese di cura Rangnick per riportare il sereno dalle parti di Old Trafford. Chi riteneva Solskjær il colpevole (o, quantomeno, l’unico colpevole) dell’avvio di stagione tutt’altro che positivo dei Red Devils si è dovuto ricredere in fretta. Il talento abbonda, ma mancano unità d’intenti e spirito di squadra, qualità che si invece si sprecano a poche miglia di distanza, in casa del City.
Nell’ostica trasferta del Villa Park, lo United inizialmente dà l’impressione di poter fare a meno di Cristiano Ronaldo, out per un problema alla coscia. A prendersi la scena è l’altro fuoriclasse portoghese della rosa, quel Bruno Fernandes che lo scorso anno trascinò i suoi con ben 28 gol e 17 assist tra campionato e coppe. Sua la doppietta che tra il 6’ e il 67’ sembra tagliare le gambe ai padroni di casa. Gerrard non si abbatte e getta nella mischia il nuovo acquisto Coutinho.
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Il brasiliano, al ritorno in Premier League dopo poco più di quattro anni, si rivela la mossa vincente, mettendo a referto un assist a Ramsey al 77’ e siglando la rete dell’insperato pari all’81’ (2-2). Ennesima beffa stagionale per il Manchester United, che nel 2022 non ha ancora vinto in campionato (un ko e un pareggio in due partite), ma resta ancora in corsa per il quarto posto.
Il cruciale scontro diretto per la salvezza tra Newcastle e Watford si conclude con un 1-1 che fa più felici gli Hornets, seppur leggermente. Gli uomini di Ranieri, infatti, interrompono una striscia negativa di sette sconfitte consecutive tra Premier e FA Cup e sono attualmente fuori dalla zona retrocessione, con un punto di vantaggio (e due gare in meno) rispetto al Norwich terzultimo. Il pari, inoltre, arriva al fotofinish, con João Pedro che trova la via del gol soltanto all’87’, rispondendo all’illusorio vantaggio firmato dal solito Saint-Maximin in avvio di ripresa.
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Invischiato nella lotta per non retrocedere figura, a sorpresa, anche l’Everton, con Rafa Benítez che non è riuscito a ripetere quanto fatto da Carlo Ancelotti sulla sponda blu del Merseyside e paga con l’esonero. Il tecnico spagnolo, pur avendo disputato la metà degli incontri di Carletto, ha quasi lo stesso numero di sconfitte (10 per Benítez in metà stagione, 13 per l’attuale allenatore del Real Madrid in tutto il campionato) ed è lontanissimo da un piazzamento in Europa che Ancelotti accarezzò per tutta la scorsa stagione.
I Toffees cadono anche col Norwich (2-1 a Carrow Road, autogol di Keane e gol di Idah per i padroni di casa e rete di Richarlison per gli ospiti), incassando la terza sconfitta nelle ultime quattro giornate di Premier. In casa Wolverhampton le cose vanno decisamente meglio, con il terzo successo di fila tra Premier League e FA Cup che proietta i Wolves a soli sei punti dal quarto posto, occupato attualmente dal West Ham, che ha due gare in più. Gli Hammers cadono rovinosamente in casa col Leeds (2-3, gol di Bowen e Fornals per gli uomini di Moyes, hat-trick di Harrison per quelli di Bielsa).
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Gli uomini di Bruno Lage superano in scioltezza il Southampton al Molineux (3-1), passando in vantaggio grazie a un calcio di rigore di Raúl Jiménez sul finire del primo tempo e archiviando la pratica con il raddoppio di Coady all’ora di gioco. Adama Traoré, in pieno recupero, mette il punto esclamativo sulla netta vittoria dei suoi, rispondendo al gol su punizione di Ward-Prowse.
Quest’ultimo si porta a quota 12 reti su calcio piazzato in carriera in Premier League, eguagliando al secondo posto Thierry Henry e Gianfranco Zola: il primato di David Beckham (18) si avvicina sempre di più. A metà classifica, non si fanno male Brighton e Crystal Palace (1-1). Un pari, che smuove poco la classifica di entrambe, determinato dalla rete di Gallagher al 69’ per le Eagles e dall’autogol di Andersen all’87’. I Seagulls evitano una sconfitta che sarebbe stata a dir poco beffarda, in virtù di un rigore sbagliato da Groß e di un gol annullato dal VAR a Maupay nei minuti finali della prima frazione di gioco.
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Tra le gare rinviate, non solo Burnley-Leicester, ma anche e soprattutto il North London Derby tra Tottenham e Arsenal, con gli Spurs di Conte che non hanno preso affatto bene il fatto che la richiesta dei Gunners di non disputare il match sia stata accolta. Di seguito i migliori marcatori, la classifica del torneo e il programma della ventitreesima giornata di Premier League, in programma tra il 21 e il 23 gennaio. Nel mezzo, verranno recuperate due gare: Burnley-Watford e Brentford-Manchester United della diciassettesima giornata (18 gennaio la prima, il giorno dopo la seconda).
1º Manchester City – 56
2º Liverpool* – 45
3º Chelsea – 43
4º West Ham – 37
5º Arsenal** – 35
6º Tottenham**** – 33
7º Manchester United** – 32
8º Wolverhampton** – 31
9º Brighton** – 28
10º Leicester**** – 25
11º Crystal Palace* – 24
12º Southampton* – 24
13º Aston Villa** – 23
14º Brentford* – 23
15º Leeds** – 22
16º Everton*** – 19
17º Watford*** – 14
18º Norwich* – 13
19º Newcastle** – 12
20º Burnley***** – 11
*una partita in meno
1º – Mohamed Salah (Liverpool): 16 gol;
2º – Diogo Jota (Liverpool): 10 gol;
3º – Jamie Vardy (Leicester): 9 gol;
4º (sette giocatori) – Emile Smith Rowe (Arsenal), Raphinha (Leeds), Sadio Mané (Liverpool), Cristiano Ronaldo (Manchester United), Heung-min Son (Tottenham), Emmanuel Dennis (Watford), Michail Antonio (West Ham): 8 gol;
5º (sei giocatori) – Neal Maupay (Brighton), Conor Gallagher (Crystal Palace), Mason Mount (Chelsea), Bernardo Silva, Raheem Sterling (Manchester City), Bruno Fernandes (Manchester United): 7 gol;
6º (otto giocatori) – Bukayo Saka (Arsenal), Maxwel Cornet (Burnley), Jorginho (Chelsea), Kevin De Bruyne, Riyad Mahrez (Manchester City), Callum Wilson (Newcastle), Ward-Prowse (Southampton), Jarrod Bowen (West Ham): 6 gol;
21/1
21:00 Watford – Norwich
22/1
13:30 Everton – Aston Villa
16:00 Manchester United – West Ham
16:00 Leeds – Newcastle
16:00 Brentford – Wolverhampton
18:30 Southampton – Manchester City
23/1
15:00 Arsenal – Burnley
15:00 Crystal Palace – Liverpool
15:00 Leicester – Brighton
17:30 Chelsea – Tottenham
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Profilo Twitter Premier League
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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