Il 2021 targato Premier League inizia nel segno delle numerose sorprese riservate dalla diciassettesima giornata. Su tutte, il clamoroso scivolone del Liverpool sul campo del Southampton nel Monday Night. I Saints si impongono per 1-0, ritrovando una vittoria che mancava da quattro partite e vincendo per l’undicesima volta contro la squadra detentrice del titolo di campione d’Inghilterra, grazie a un gol dell’ex di turno Danny Ings – il cinquantesimo della sua carriera in Premier League – dopo pochi minuti di gioco.
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Il Liverpool non dà mai l’impressione di poter quantomeno ristabilire l’equilibrio, tirando appena una volta in porta nonostante il dominio territoriale (68% di possesso palla). Nelle ultime tre gare, gli uomini di Klopp hanno raccolto appena due punti, frutto di due pareggi e una sconfitta, non facendo registrare nemmeno una vittoria in tre partite consecutive per la prima volta dalla fine della stagione 2017-2018 (2-2 sul campo del West Bromwich il 21 aprile, 0-0 con lo Stoke City il 28 aprile e ko per 1-0 in casa del Chelsea il 6 maggio).
Nonostante la sconfitta e il momento negativo, il Liverpool resta primo, ma potrebbe presto cedere il primato al Manchester United. I Red Devils, infatti, si confermano la squadra più in forma del momento e restano a pari punti con gli odiati rivali (seppur con una partita in meno, la sfida interna col Burnley in programma il 12 gennaio), battendo per 2-1 l’Aston Villa a Old Trafford.
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Sul finire del primo tempo, Martial porta in vantaggio i suoi con un colpo di testa su cross dalla destra di Wan-Bissaka, ma poco prima dell’ora di gioco Bertrand Traoré pareggia i conti, sfruttando al meglio un assist di Grealish e battendo De Gea da pochi passi. Pochi minuti più tardi, è il solito Bruno Fernandes a riportare avanti lo United, segnando dal dischetto e regalando ai ragazzi di Solskjaer il decimo risultato utile consecutivo in Premier League.
Iniziano il nuovo anno nel migliore dei modi anche Tottenham, Leicester e Manchester City, che vincono i rispettivi impegni e restano in corsa per il titolo. Gli Spurs di José Mourinho, che dovranno recuperare la gara della scorsa giornata col Fulham (rinviata a causa dei numerosi casi di Covid tra le file dei Cottagers, che non hanno potuto disputare nemmeno la sfida della diciassettesima giornata col Burnley), strapazza il Leeds del Loco Bielsa con un netto 3-0 tra le mura amiche, tornando a vincere dopo due pareggi e altrettante sconfitte nelle ultime quattro giornate.
Spurs' second goal was the 13th time Harry Kane and Son Heung-min have combined for a #PL goal in 2020/21
It is already a record high in one season, alongside Alan Shearer and Chris Sutton for Blackburn in 1994/95#TOTLEE pic.twitter.com/YmbCfB6Wqv
— Premier League (@premierleague) January 2, 2021
I neopromossi Whites partono col piglio giusto e creano alcune occasioni interessanti, in particolare con Alioski prima e Bamford poi, ma dopo circa mezz’ora di gioco il solito Harry Kane beffa Meslier dal dischetto e porta avanti il Tottenham, segnando alla trentesima squadra sulle trenta affrontate in Premier League nel corso della sua carriera.
A pochi minuti dall’intervallo, il bomber classe ‘93 indossa i panni del rifinitore e serve l’assist vincente a Heung-min Son, che firma il raddoppio da due passi (i due combinano per un gol per la tredicesima volta in questa stagione, eguagliando il record stabilito da Alan Shearer e Chris Sutton con la maglia del Blackburn nella stagione 1994-1995), quindi un colpo di testa di Alderweireld chiude i conti in avvio di ripresa.
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Le Foxes, invece, sbancano St James’ Park, imponendosi per 2-1 sul Newcastle e centrando il quarto risultato utile di fila. Gli ospiti passano in vantaggio nel primo tempo, ma la rete di Vardy viene annullata per fuorigioco. Il bomber del Leicester trova comunque il modo di mettere la sua firma sul match, rendendosi autore dell’assist per il potente destro di Maddison che vale l’1-0 dopo dieci minuti di gioco del secondo tempo.
A poco più di un quarto d’ora dal fischio finale, Tielemans sigla il raddoppio che taglia le gambe ai padroni di casa, con un gran tiro su assist di Albrighton. La reazione dei Magpies porta al gol che accorcia le distanze targato Carroll, che approfitta di una mischia in area di rigore per battere Schmeichel col sinistro e riaprire l’incontro. Il classe ‘89 torna a segnare con la maglia del Newcastle in Premier League a poco più di dieci anni di distanza dall’ultimo gol, che risaliva al match del Boxing Day del 2010 perso per 3-1 col Manchester City.
Just 157 seconds between @ManCity's two goals ⏱#CHEMCI pic.twitter.com/uQq97gQvse
— Premier League (@premierleague) January 3, 2021
Quest’ultimo, dal canto suo, deve fare i conti con numerose assenze a causa del Covid, che già avevano costretto i Citizens a rinunciare alla sfida con l’Everton nella scorsa giornata. Ciononostante, gli uomini di Pep Guardiola strapazzano un Chelsea sempre più in difficoltà, vincendo per 3-1 a Stamford Bridge, dove nelle ultime tre gare avevano sempre perso: l’ultima vittoria sul campo dei Blues, infatti, risaliva all’1-0 del 30 settembre 2017.
Dopo un inizio incoraggiante dei padroni di casa, gli ospiti archiviano la pratica in men che non si dica, andando a segno due volte nel giro di un paio di minuti: tra il 18’ e il 21’, infatti, trovano la via della rete prima Gündogan, che batte Mendy con un gran destro, poi Foden approfitta al meglio di un assist dell’ex De Bruyne e il centrocampista belga cala il tris in contropiede, mettendo in rete dopo il palo colpito da Sterling e realizzando così il suo quarto gol in carriera ai londinesi (mai nessun ex di turno ha punito così tante volte i Blues). Nel finale, arriva il consolation goal di Hudson-Odoi, che rende meno amara una sconfitta pesantissima, la quarta nelle ultime sei giornate per il Chelsea.
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Cade anche l’Everton, che interrompe una serie di quattro vittorie di fila. I Toffees, infatti, perdono il match casalingo col West Ham dell’ex di turno David Moyes (prima vittoria a Goodison Park dal 2013 per lui), il primo del 2021 di Premier League, per effetto di un gol di Souček, che a quattro minuti dal termine insacca da distanza ravvicinata e realizza il suo quinto gol stagionale. Fatica a trovare continuità, dunque, la squadra di Carlo Ancelotti, mentre pare averla ritrovata appieno l’Arsenal, che dopo il netto 3-1 rifilato al Chelsea nel derby e la vittoria di misura col Brighton travolge il West Bromwich in trasferta per 4-0.
Sotto la neve che cade sul The Hawthorns, i Gunners risolvono la pratica WBA nel giro di cinque minuti del primo tempo, passando in vantaggio con un gran destro di Tierney, che chiude nel migliore dei modi una bellissima azione, e raddoppiando con Saka, a segno su assist di Smith Rowe. Nella ripresa, la doppietta di Lacazette rappresenta il punto esclamativo su una gara a senso unico e su una vittoria fondamentale per l’Arsenal, che scaccia definitivamente i fantasmi della crisi e si riavvicina con sempre maggior convinzione alle zone alte della classifica, quelle che gli competono.
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In zona retrocessione, invece, sembra ormai essersi definitivamente arreso il sempre più ultimo Sheffield United, sconfitto anche dal Crystal Palace. Le Eagles, che non vincevano da cinque partite in Premier League, si impongono per 2-0 sulle Blades a Selhurst Park. Succede tutto nel primo tempo, con Schlupp che apre le marcature dopo poco più di cinque minuti di gioco, inserendosi in area e sfruttando al meglio un suggerimento di Benteke per battere Ramsdale col destro, e Eze che nel recupero salta due avversari e piazza il pallone dove l’estremo difensore dello Sheffield non può arrivare.
L’unico pareggio di giornata è quello tra Brighton e Wolverhampton, che fa decisamente più comodo ai padroni di casa. Il rocambolesco 3-3 finale, infatti, è un punto più che guadagnato per gli uomini di Graham Potter, passati sì in vantaggio dopo nemmeno un quarto d’ora di gioco con Connolly, ma rimontati tra la metà e la fine del primo tempo in virtù della rete di Saïss di testa, dell’autogol di Burn e del calcio di rigore di Rubén Neves. I Seagulls rientrano in partita in avvio di ripresa grazie a un rigore di Maupay, quindi completano l’opera con un colpo di testa di Dunk che vale il definitivo 3-3.
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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