Riparte la Premier League, con il Manchester City chiamato a difendere il titolo vinto lo scorso anno, in maniera piuttosto dominante (+12 sul Manchester United secondo). Ripetersi non sarà affatto semplice, anche perché le altre contendenti non sono rimaste a guardare i Citizens rinforzarsi sul mercato. Se i campioni in carica hanno aggiunto Jack Grealish, prelevato dall’Aston Villa per ben 117 milioni di euro (valore della sua clausola rescissoria) a un sistema di gioco ben rodato nel corso degli anni, infatti, i cugini del Manchester United hanno risposto a tono con gli ingaggi di Raphaël Varane dal Real Madrid e di Jadon Sancho dal Borussia Dortmund per circa 86 milioni di euro, riportando il 21enne in Inghilterra dopo quattro anni. Stessa sorte per Romelu Lukaku, che dopo due anni in Italia, all’Inter, con cui ha vinto uno Scudetto e segnato ben 64 reti in 95 presenze, torna a indossare la maglia del Chelsea campione d’Europa in carica e fresco di vittoria della Supercoppa europea.
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I Blues si candidano con forza a un ruolo da protagonisti in una stagione che si preannuncia a dir poco entusiasmante e ricca di colpi di scena, ma in ottica titolo non è da sottovalutare la concorrenza del Liverpool, che ritrova il suo leader difensivo Virgil Van Dijk, da poco messo sotto contratto per altri quattro anni, e si rinforza con l’arrivo di Ibrahima Konaté dal Lipsia. Gli uomini di Klopp sono reduci da una stagione a dir poco travagliata, principalmente a causa di numerosi infortuni e errori difensivi che hanno messo in evidenza la fragilità dei Reds dopo anni di trionfi e successi. Nonostante ciò, il Liverpool ha centrato il suo obiettivo, qualificandosi alla Champions League dopo aver a lungo rischiato di non prendere parte nemmeno all’Europa League.
Salvo particolari sorprese, da non escludere mai del tutto quando si tratta di Premier League, saranno le quattro squadre sopracitate a contendersi il titolo nazionale. Non sembrano ancora del tutto pronte, infatti, le due londinesi Tottenham e Arsenal, alla pari del Leicester, che ha inaugurato la stagione con la vittoria a sorpresa nel Community Shield contro il Manchester City (1-0, decisivo un calcio di rigore al fotofinish dell’ex di turno Iheanacho), bissando il trionfo in FA Cup ai danni del Chelsea, sempre per 1-0, in virtù di un gran gol di Tielemans. Le Foxes mostrano grandi segnali di crescita, ma spesso e volentieri peccano di mancanza di continuità di risultati, come dimostra il fatto che per ben due anni di fila abbiano gettato alle ortiche una qualificazione alla Champions League praticamente in tasca, concludendo il campionato nel peggiore dei modi (tre sconfitte nelle ultime quattro gare sia nel 2019-2020 che lo scorso anno).
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Per quanto concerne le altre due possibili outsider già menzionate, ossia Tottenham e Arsenal, la situazione non è poi così diversa. Gli Spurs, nonostante le numerose voci di mercato riguardanti Harry Kane, hanno trattenuto, per il momento, sia il bomber inglese, capocannoniere dello scorso campionato con 23 gol, che Son, Lloris e gran parte degli altri punti fermi della squadra, che è stata affidata al tecnico portoghese Nuno Espírito Santo, dopo che Fabio Paratici aveva vagliato anche altri profili, tra cui Gattuso e Fonseca. I Gunners, dal canto loro, hanno confermato Arteta e acquistato i giovani Ben White, Nuno Tavares e Sambi Lokonga. Basteranno queste mosse per centrare almeno uno dei primi quattro posti e tornare a farsi valere dopo tante stagioni deludenti? Difficile a dirsi, anche perché la concorrenza è davvero spietata e Manchester City, Chelsea, Manchester United, Liverpool e, per certi versi, Leicester sembrano viaggiare a un’altra velocità rispetto alle due acerrime rivali londinesi.
Da non sottovalutare, inoltre, l’Aston Villa, che ha perso Grealish, incassando peraltro la bellezza di 117 milioni di euro, ma ha effettuato tante operazioni in entrata degne di nota, ingaggiando Leon Bailey dal Bayer Leverkusen, Emiliano Buendía dal Norwich e Danny Ings dal Southampton. Da segnalare, inoltre, anche il ritorno di Ashley Young, che dopo dieci anni torna a indossare la maglia dei Villans. Questi ultimi saranno in grado di trovare quella continuità che tanto gli è mancata lo scorso anno? Se dovessero riuscirci, potrebbero risultare una vera e propria mina vagante e mettere in difficoltà chiunque. Ha nelle sue corde una stagione di alto livello anche il Leeds, che riparte dal Loco Bielsa in panchina, mentre l’Everton saluta Carlo Ancelotti, tornato al Real Madrid, e riparte da Rafa Benítez, campione d’Europa col Liverpool nel 2005 e pronto a ripartire dalla sponda opposta del Merseyside.
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La Premier League prenderà il via questa sera con la sfida tra il neopromosso Brentford e l’Arsenal, in programma alle 21 (ora italiana) al Brentford Community Stadium. Domani, invece, si disputeranno ben sette delle dieci gare della prima giornata: tra queste, spicca l’interessante confronto tra il Manchester United e il Leeds nella suggestiva cornice di Old Trafford, ma non sono da meno il duello tra Leicester e Wolverhampton al King Power Stadium e i match di Liverpool e Chelsea, impegnate rispettivamente sul campo del neopromosso Norwich e a Stamford Bridge col Crystal Palace. Il cerchio si chiuderà domenica, con il Newcastle che ospiterà il West Ham e il Manchester City che affronterà il Tottenham a Londra. Di seguito il programma della prima giornata di Premier League nel dettaglio.
13/8
21:00 Brentford – Arsenal
14/8
13:30 Manchester United – Leeds
16:00 Leicester – Wolverhampton
16:00 Chelsea – Crystal Palace
16:00 Watford – Aston Villa
16:00 Everton – Southampton
16:00 Burnley – Brighton
18:30 Norwich – Liverpool
15/8
15:00 Newcastle – West Ham
17:30 Tottenham – Manchester City
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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