Il libero è stato l’ultimo ruolo introdotto nella pallavolo dalla FIVB, Fédération Internationale de Volleyball. Ed è un ruolo che facilmente riesce a distinguersi. Ha una divisa diversa rispetto agli altri pallavolisti. Gioca nelle retroguardie. Ha il dovere di respingere battute o schiacciate se la palla arriva in quel punto del campo in tutti i modi possibili sacrificandosi per la squadra. Gettandosi a terra e piegandosi sulle ginocchia. Non può battere, non può schiacciare. Non può murare e né tentare di murare. Ed ha un’altezza più bassa rispetto agli altri ruoli. Un fisico che deve permettergli di essere flessibile e scattante. E Monica De Gennaro è una delle migliori nel suo ruolo divenendone una vera e propria icona.
Alta circa 174 cm, è una dei migliori liberi al mondo, se non la migliore nel suo ruolo. Non è facile essere sempre la più bassa in un contesto di gigantesse. Il rischio che si possa passare inosservata c’è. I punti che arrivano da schiacciate potenti sono ciò che fanno battere di più i cuori nella pallavolo. O ad esempio quando si eleva il muro per respingere un attacco a cui solo le più alte possono partecipare. Ma Monica De Gennaro, detta Moki, a queste cose non pensa. Sa come essere anche lei una piccola gigantessa.
Il modo con cui si fionda sulla palla prima che sbatta sul terreno di gioco è puro amore per la pallavolo. E per la vittoria. Una sfida contro la gravità, contro le leggi della fisica. L’azione non finisce fin quando è l’impossibile a tenerla fuori dalla gloria. Perché lei sfida l’impossibile. Ogni palla che può sembrare persa con De Gennaro nelle retrovie c’è un minimo di speranza che possa tornare in gioco.
L’attenzione nei confronti dell’azione e della sfera la tengono ostaggio di perpetui movimenti e costanti oscillazioni. Respinge con una mano, a due mani, in bagher, ma soprattutto in tuffo. E proprio nell’atto di tuffarsi riesce ad imprimere una tale forza alla palla per indirizzare la sfera dall’altro lato del campo da far sembrare quelle mani fatate.
Moki nasce l’8 gennaio del 1987 a Piano di Sorrento, un paese di circa 12.000anime nella provincia di Napoli. Cresce, però, a Sant’Agnello, un comune limitrofo ancora più piccolo, circa 8.500 abitanti, e pallavolisticamente a Sorrento, circa 15.000 abitanti, nella Libertas Sorrento.
In giovane età, nel 2002, quando era ancora nelle giovanili della Libertas, viene ingaggiata dalla non esistente più Joy Volley Vicenza. De Gennaro rimarrà per sette anni nella Joy Volley, fino al 2009, l’anno prima del definitivo scioglimento avvenuto nel 2010. Nel 2009 entra nelle file dell’Aprilia, società latinense, per poi nel 2010 passare alla Robusport Pesaro, con cui vincerà il suo primo trofeo: la Supercoppa Italiana. Il primo tassello verso un palmarés pieno ed invidiabile.
Dopo tre anni di Robusport, arriva la chiamata della società coneglianese Imoco, in Veneto. E qui inizia la scalata verso il successo. Dal 2015 ad oggi vincerà 7 campionati, 6 Coppe Italia, 8 Supercoppe Italiane, 2 Champions League, e 2 mondiali per club. In nazionale dal 2006, trionfa nella Coppa del Mondo del 2011, nel campionato europeo del 2021, due volte nella Nations League, 2022 e 2024, e nelle Olimpiadi di Parigi 2024. Traguardo storico che segna il primo trofeo olimpico per la nazionale italiana di pallavolo. Il rammarico rimane l’argento vinto nel campionato mondiale del 2018.
In tutte queste competizioni, eccetto la Coppa del Mondo, Monica è stata eletta sempre come miglior libero. Un ruolo da comprimario che risulta indispensabile, e Monica è sempre pronta a tuffarsi su ogni palla per prendersi la scena.
Foto: Corriere
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.