Si scrive Sofia Goggia, si legge eroica. A poco più di tre settimane dall’infortunio di Cortina che le ha fatto temere il peggio, la sciatrice bergamasca centra uno straordinario secondo posto nella discesa libera delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022 a pochissimi centesimi dal primo. Con lei, sul terzo gradino del podio, un’altra azzurra: Nadia Delago.
Ritardata di mezz’ora per un forte vento, la partenza della gara, dopo la discesa di dodici atlete troviamo al primo posto l’italiana Nadia Delago che chiude con il tempo di 1:32:44. La sua prima posizione non dura però così tanto, perché con il pettorale numero 13 è pronta al cancelletto di partenza, la connazionale e oro di Pyeongchang 2018, Sofia Goggia.
Quest’ultima, è protagonista di una gara meravigliosa e quasi perfetta, se non fosse per qualche sbavatura nell’ultimo settore, che la fa chiudere momentaneamente in testa con il crono di 1:32:03 e con un vantaggio di 41 centesimi sulla compagna di nazionale.
La 29enne di Bergamo, super felice al traguardo, sa di aver fatto una prestazione importante ma il sogno di un altro oro, in discesa alle Olimpiadi, viene infranto dalla svizzera Corinne Suter. L’elvetica, nel finale, recupera il leggero ritardo e chiude davanti per appena 16 centesimi (1:31:87).
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Queste le prime tre posizioni di un podio che, per la prima volta in discesa, vede protagoniste due italiane. Un’impresa simile era riuscita, solamente, nel Super G di Salt Lake City 2002 a Daniela Ceccarelli e Karen Putzer.
Peccato, poi, per Elena Curtoni che partita con il pettorale numero 1 chiude con il quinto tempo finale. La quarta e ultima azzurra in gara, Nicol Delago (sorella di Nadia) chiude invece con l’undicesimo tempo finale.
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Sofia e Nadia regalano così le medaglie numero 12 e 13 all’Italia, rendendo Pechino 2022 la terza miglior edizione olimpica di sempre per numero di medaglie (al pari proprio di Salt Lake City).
La Goggia, che lo scorso 23 dicembre aveva ricevuto il Tricolore dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in qualità di portabandiera, ha dovuto rinunciare a quel ruolo a causa dell’infortunio occorso in Coppa del Mondo a Cortina che ha fatto tardare il suo arrivo in Cina.
Oggi, però, si è presa la sua rivincita dimostrando che niente e nessuno può fermarla. Perché dopo la diagnosi (di appena 23 giorni fa), in cui le venivano riportate una lesione parziale del legamento, un trauma distorsivo del ginocchio e una piccola frattura del perone, solo lei poteva tornare a gareggiare e a questi livelli.
Se sul dizionario cercate “stoico“, troverete la seguente definizione: “Chi, o che, sopporta dolori e avversità con fermezza e impassibilità“. Da oggi, alla voce sinonimi, comparirà il nome di Sofia Goggia.
Fonte foto: CONI
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