Nel rapporto “Rings of fire“, undici atleti olimpici hanno discusso con fisiologi e scienziati esperti del clima sulla minaccia del caldo estremo alle Olimpiadi di Parigi 2024. A luglio e agosto, infatti, temperature troppo alte potrebbero causare problemi e collassi agli atleti.
Lord Sebastian Coe, presidente di World Athletics e vincitore per quattro volte di medaglia olimpica, ha affermato che per gli atleti le conseguenze di questa situazione climatica possono variare: da piccoli problemi di prestazione legati al sonno, a stress e lesioni. “Con le temperature globali in continuo aumento, il cambiamento climatico dovrebbe essere considerato sempre più come una minaccia esistenziale per lo sport” ha continuato.
James Ferndale, rugbista per la Gran Bretagna, ha aggiunto addirittura che “Non è nel Dna di un atleta fermarsi e se le condizioni sono troppo pericolose penso che ci sia un rischio di incidenti mortali”.
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