Quella di Lionel Messi al Paris-Saint Germain non è stata affatto un’avventura facile e memorabile. Nonostante numeri importanti e prestazioni spesso e volentieri di alto livello, infatti, il rapporto tra il club parigino e il fuoriclasse nativo di Rosario non è mai decollato, tanto che in varie occasioni i tifosi del PSG hanno criticato e fischiato l’ex Barcellona. Dopo una prima annata di adattamento, conclusa con appena 6 gol in Ligue 1 (ma ben 14 assist, che gli hanno permesso di primeggiare nella classifica dei giocatori con più passaggi vincenti), Messi ha messo a referto 20 gol e 19 assist in 36 presenze stagionali, di cui 15 reti e altrettanti assist in 28 gare in Ligue 1 e quattro gol e altrettanti assist in 7 partite in Champions League fino a questo momento nella stagione corrente, dimostrando di avere ancora i colpi e la classe che lo hanno reso uno dei giocatori più forti di tutti i tempi.
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Il mancato successo nella Coppa dalle grandi orecchie, col PSG incapace di andare oltre gli ottavi di finale sia l’anno scorso, col Real Madrid futuro campione, che in questa stagione, col Bayern Monaco, però, ha rappresentato una delle principali ragioni della rottura tra i tifosi parigini e il loro numero 30, che non rinnoverà il contratto in scadenza col club della capitale francese e lascerà ufficialmente il Paris Saint-Germain al termine della stagione. Una decisione che era nell’aria da tempo, con Leo Messi mai entrato del tutto in sintonia con l’ambiente parigino e finito nel mirino del Barcellona, che vorrebbe riportarlo a casa dopo due anni. Un’operazione tutt’altro che semplice, soprattutto dal punto di vista economico, con la Pulce che sarebbe chiamato a decurtarsi notevolmente l’ingaggio per consentire ai blaugrana di metterlo sotto contratto.
Sulle tracce dell’argentino ci sarebbe anche l’Al-Hilal, che milita a Riyad, la capitale dell’Arabia Saudita. Nel campionato arabo, Messi potrebbe tornare a rivivere la rivalità con Cristiano Ronaldo, anche se quest’ultimo pare essere in rotta con l’Al-Nassr e potrebbe decidere di ripartire da una nuova sfida. Non è da escludere, inoltre, un approdo negli Stati Uniti. Del resto, il nome di Messi è accostato alla MLS e si tratterebbe di un colpo storico che il campionato a stelle e strisce non ha mai fatto mistero di sognare. 36 anni da compiere il prossimo 24 giugno, Messi ha formato un attacco atomico con Kylian Mbappé e Neymar, già suo compagno di squadra al Barcellona dal 2013 al 2017, nonché grande amico, ma i limiti del Paris Saint-Germain non riguardano certo la fase offensiva, bensì l’incapacità di trovare il giusto equilibrio nelle due fasi di gioco e un reparto difensivo tutt’altro che solido.
PSG have suspended Lionel Messi for two weeks without pay after an unauthorized trip to Saudi Arabia, per multiple reports pic.twitter.com/CNVBVmajNw
— B/R Football (@brfootball) May 2, 2023
L’arrivo di Messi a Parigi sembrava destinato a cambiare la dimensione del Paris Saint-Germain, rendendolo finalmente un club capace di estendere il proprio dominio al di fuori dei confini nazionali. Attualmente, la squadra della capitale è in testa alla classifica della Ligue 1, ma con soli cinque punti di vantaggio sul Marsiglia secondo e con la peggior difesa tra le prime tre forze del campionato (34 gol subiti in 33 partite). Ad incrinare ulteriormente il rapporto tra Messi e il PSG ha contribuito e non poco il viaggio del campione del mondo con l’Argentina (7 gol e 4 assist per il capitano dell’Albiceleste ai Mondiali in Qatar) in Arabia Saudita.
Nonostante il divieto della società, infatti, il classe ‘87 si è recato in Arabia (non è da escludere che si sia recato lì per trattare con l’Al-Hilal) ed è stato punito dal Paris Saint-Germain con una sospensione di due settimane. In un finale di stagione decisamente tribolato, dunque, per il PSG c’è da fare i conti con l’ennesima situazione spiacevole di un’annata che ha messo in mostra tutti i limiti di un progetto che sulla carta sembrava destinato a portare a grandi risultati per la squadra guidata da Galtier.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Actu Foot (Twitter)
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