Il Christmas Day si avvicina e la regular season NBA prosegue senza sosta, con tanti appuntamenti degni di nota giorno dopo giorno. In questa prima parte di stagione, poche sono le squadre che hanno dato l’impressione di poter avere una certa continuità di risultati. Tra queste, spiccano i Toronto Raptors, gli Oklahoma City Thunder e i ritrovati Golden State Warriors, le uniche vere conferme tra le contender. Prosegue il sorprendente rendimento dei Los Angeles Clippers e dei Memphis Grizzlies, due tra le principali rivelazioni in un Ovest in cui – a parte i Phoenix Suns tagliati fuori (ultimo posto con 4-22) – la lotta per la post season è serratissima, mentre a Est paiono essere i Milwaukee Bucks i principali antagonisti dei Toronto Raptors, con Philadelphia Sixers e Boston Celtics a inseguire.
Anche questa settimana, come di consueto, sarà all’insegna dello spettacolo, con appuntamenti imperdibili nonostante gli orari pressoché proibitivi. Tra questi, spicca l’ultima sfida assoluta tra due pezzi di storia della lega, ossia LeBron James e Dwyane Wade, ma anche il rematch tra le padrone delle rispettive Conference, Golden State Warriors da un lato e Toronto Raptors dall’altro, e una prova di maturità piuttosto impegnativa per gli Oklahoma City Thunder, chiamati a verificare i propri progressi sul difficile campo dei Denver Nuggets. Diamo un’occhiata alle cinque partite migliori della settimana targata NBA.
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LAKERS – HEAT – Non poteva cominciare meglio il nostro tour settimanale: la prima tappa, infatti, è la suggestiva cornice dello Staples Center, in cui questa notte alle 4:30 si affronteranno Los Angeles Lakers e Miami Heat. Tutti i riflettori saranno puntati sull’ex di turno LeBron James e su Dwyane Wade. Legati da un profondissimo rapporto d’amicizia, entrambi sono entrati in NBA nel 2003, venendo selezionati rispettivamente con la prima e la quinta scelta assoluta in uno dei migliori Draft di tutti i tempi, e hanno vinto ben due titoli consecutivi in quattro anni proprio in quel di Miami (2010-2014), per poi ritrovarsi, seppur per brevissimo tempo, tra le file dei Cleveland Cavaliers nella prima parte della scorsa stagione.
D-Wade, come noto, l’estate scorsa ha rifirmato con i Miami Heat, annunciando al contempo la propria volontà di ritirarsi al termine della stagione attualmente in corso. 37 anni da compiere il prossimo 17 gennaio, Wade è tra le migliori guardie della storia del basket mondiale e un futuro Hall of Famer, ragion per cui la sua ultima partita contro l’amico di sempre LeBron James non può che avere un significato speciale. “Sarà dolce e amara”, ha dichiarato in merito The King, mettendo ben in evidenza quanto sarà emozionante l’ultimo duello, in tutti i sensi.
Per ciò che concerne le due squadre, Miami (11-14) è reduce da due vittorie di fila e ha recentemente affossato i Clippers (121-98) proprio grazie a Wade, autore di 25 punti nella partita numero 1000 della sua carriera. I Lakers (16-10), dal canto loro, viaggiano ai piani alti a Ovest, trascinati da un LeBron capace di mettere a referto 717 punti nelle sue prime 25 gare in maglia gialloviola: nessuno come lui nella storia della franchigia californiana. La squadra di Luke Walton ha infilato ben cinque successi nelle ultime sei gare disputate, rialzandosi alla grande dopo il crollo in casa dei Nuggets.
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CLIPPERS – RAPTORS – Proprio in virtù del pesante ko sul campo dei Miami Heat, seguito a quello coi Memphis Grizzlies, sono chiamati all’immediato riscatto i cugini dei Lakers, i Clippers, protagonisti di un avvio stagionale ben oltre le aspettative, anche e soprattutto grazie all’estrema profondità del roster a disposizione di coach Doc Rivers. Attualmente quarti (16-9), i losangelini hanno recentemente perso il primato a Ovest e puntano a ritrovare certezze, aggrappandosi soprattutto ai suoi uomini di punta, su tutti Tobias Harris e il nostro connazionale Danilo Gallinari, ma anche il Sesto uomo Lou Williams e la piacevole rivelazione Montrezl Harrell.
Non sarà semplice, però, imporsi sui Toronto Raptors (sfida in programma nella notte tra martedì e mercoledì alle 4:30), soprattutto considerando che anche questi ultimi siano intenzionati a rialzarsi dopo la sconfitta interna coi Milwaukee Bucks e quella rimediata in casa dei Brooklyn Nets. Nonostante il doppio passo falso, i canadesi restano saldamente al comando della Eastern Conference e risultano ancora la squadra col miglior record della lega (21-8). Kawhi Leonard continua ad essere devastante, con Serge Ibaka e Pascal Siakam a supportarlo, mentre preoccupa e non poco il rendimento negativo di Kyle Lowry: appena 15 punti totalizzati nelle ultime cinque gare disputate, con un pessimo 4/28 al tiro, per la point guard classe ’86.
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WARRIORS – RAPTORS – Back to back da non sottovalutare per i canadesi, che dopo la trasferta dello Staples Center coi Clippers voleranno alla Oracle Arena per sfidare i padroni di casa dei Golden State Warriors (18-9) nella notte tra mercoledì e giovedì. In seguito a un periodo contraddistinto da rendimento altalenante e infortuni (Curry e Green su tutti), i campioni in carica avevano perso il primo posto a Ovest, ritrovandolo grazie alle tre vittorie consecutive, rispettivamente con Atlanta Hawks, Cleveland Cavaliers e Milwaukee Bucks.
Merito anche e soprattutto del rientro di Steph Curry dall’infortunio: la point guard classe ’88, infatti, ha messo a referto ben 30.7 punti, 5.3 rimbalzi e 5.7 assist nelle tre gare sopracitate. Al contempo, però, la franchigia della Baia ha perso il centro Damian Jones e sta adattando Kevon Looney nello starting five in attesa di ritrovare DeMarcus Cousins, colpaccio della scorsa free agency che non ha ancora esordito con i Warriors.
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ROCKETS – LAKERS – Doppio appuntamento degno di nota anche per i Lakers, che dopo la sfida coi Miami Heat si prepareranno al meglio per affrontare gli Houston Rockets (11-14) al Toyota Center. La squadra di coach Mike D’Antoni, alla guida dei gialloviola nel 2012-2013, è senza dubbio una delle più grandi delusioni di questa prima parte della regular season e non sembra riuscire a trovare un modo concreto per porre fine alla propria crisi.
I Razzi, infatti, sembravano aver messo da parte un ottobre da dimenticare (1-5), rialzandosi a novembre con un 8-2 in dieci gare, per poi raccogliere ben sette ko nelle successive nove partite disputate. Prosegue la stagione più che positiva dell’MVP James Harden, che guida la lega per punti a partita (30), triple segnate e tentate (91/246) e usage percentage (36.9%) ed è nella Top-5 della lega per ciò che concerne assist (8.3, terzo posto a pari merito con John Wall) e palle recuperate (2.1, alle spalle soltanto di Robert Covington, Jimmy Butler e Paul George, tutti e tre a quota 2.2).
The 48 // Thunder v. Nets pic.twitter.com/3RP8O0Sv33
— OKC THUNDER (@okcthunder) December 6, 2018
NUGGETS – THUNDER – Il cerchio si chiude nella tarda notte tra venerdì e sabato, con l’intrigante duello tra Denver Nuggets e Oklahoma City Thunder. La sfida tra le due squadre, infatti, ha sempre riservato particolari colpi di scena e quest’anno è ancor più interessante in virtù del fatto che entrambe le squadre sembrano poter dire la loro ai piani alti della Western Conference. Denver (17-9) ha recentemente perso per infortunio due pedine essenziali del proprio scacchiere, ossia Paul Millsap e Gary Harris, prelevando l’ex Lakers e Warriors Nick Young dai free agents, ed è reduce da una serie di due ko consecutivi – rispettivamente contro Charlotte Hornets e Atlanta Hawks – che hanno interrotto una serie di ben sette successi di fila.
I Thunder (16-8), dal canto loro, hanno in breve tempo ripreso a marciare dopo un inizio a dir poco in salita (0-4) e l’assenza per problemi fisici del proprio principale punto di riferimento Russell Westbrook, vincendo ben sedici volte nelle successive venti occasioni. Nella loro ultima uscita stagionale, però, gli uomini di Billy Donovan si sono arresi di misura sul campo dei Chicago Bulls, il tutto dopo aver battuto i Brooklyn Nets grazie alla straordinaria prestazione del duo atomico Westbrook-George (68 punti, 30 rimbalzi e 21 assist in due).
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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