Esplode, definitivamente, la questione Kyrie Irving all’interno dei Brooklyn Nets. La dirigenza della franchigia, dopo la decisione del playmaker americano di non vaccinarsi, ha deciso di metterlo fuori squadra.
A giocare un ruolo importante in questa decisione, anche le regole sanitarie più restrittive dell’autorità di New York: nella “Grande Mela”, infatti, è vietato l’ingresso nelle arene NBA (e in generale nei posti al chiuso) se non si è vaccinati. Dunque, l’ex giocatore dei Boston Celtics (convinto no-vax) avrebbe dovuto saltare tutte le partite casalinghe. Quest’ultimo, in conseguenza di ciò, aveva proposto una riduzione (di oltre la metà) del proprio contratto.
Per quanto riguarda gli allenamenti, la situazione sembrava diversa. Essendo la palestra dei Nets, un “luogo privato e non aperto al pubblico”, era arrivato lo stabene dei dirigenti che possono decidere chi far entrare e chi no.
La situazione è, però, cambiata dopo il comunicato di Sean Marks che ha buttato ulteriore benzina in una situazione già infuocata.
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— Brooklyn Nets (@BrooklynNets) October 12, 2021
Queste le parole del general manager della squadra.
“Dopo attenta valutazione e considerando la fluidità della situazione, abbiamo deciso che Kyrie Irving non giocherà né si allenerà con la squadra fino a quando non potrà farlo a tempo pieno.
Kyrie ha preso una decisione personale, e noi rispettiamo la sua libertà di scelta. Ma al momento quella sua scelta gli impedisce di essere un membro a tempo pieno della nostra squadra, e noi non vogliamo permettere a nessun componente del nostro gruppo di avere disponibilità part-time.
È imperativo continuare a costruire la nostra intesa di squadra e rimanere fedeli ai nostri valori di sacrificio e impegno. Il nostro obiettivo quest’anno è ancora quello di vincere il titolo, e per riuscirci ogni membro della nostra organizzazione deve remare nella stessa direzione. Non vediamo l’ora che cominci la stagione, una di successo in cui contiamo di rendere Brooklyn orgogliosa di noi”.
Non sappiamo fino a quando Steve Nash, capo allenatore della franchigia, farà a meno del suo playmaker. Quel che possiamo ipotizzare è che la vicenda non sia conclusa qui.
Fonte foto: basketuniverso.it
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Giuseppe, classe 1999, aspirante giornalista, è laureato in Scienze Politiche (Relazioni Internazionali). Fin da piccolissimo è appassionato di sport e giornalismo.
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È entrato a far parte di Voci di Città, prima, come tirocinante universitario e, poi, come scrittore nella redazione generalista e sportiva. Con il passare del tempo, è diventato coordinatore sia della redazione sportiva che di quella generale di VdC. Allo stesso tempo, al termine di ogni giornata di campionato, cura la rubrica settimanale “Serie A, top&flop” e scrive anche delle varie breaking news che concernono i tempi più svariati: dallo sport all’attualità, dalla politica alle (ahimè) guerre passando per le storie più importanti, centrali o divertenti del momento.
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