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NBA: i Bucks esonerano coach Budenholzer, decisione giusta?
05 Maggio 2023
BasketVoci di Sport

NBA: i Bucks esonerano coach Budenholzer, decisione giusta?

Home » Voci di Sport » Basket » NBA: i Bucks esonerano coach Budenholzer, decisione giusta?

Mike Budenholzer non è più l’allenatore dei Milwaukee Bucks, che hanno deciso di sollevarlo dall’incarico dopo 456 partite tra regular season e playoff (310 vittorie e 146 sconfitte per lui). A riportarlo è il noto insider di ESPN Adrian Wojnarowski. Il tecnico 53enne, alla guida della franchigia del Wisconsin dal 2018, paga la sorprendente eliminazione al primo turno dei playoff NBA per mano dei Miami Heat. Un 4-1 tanto inatteso quanto pesante per i Bucks, che in gara-1 hanno dovuto fare i conti con l’infortunio occorso a Giannis Antetokounmpo, costretto poi a saltare altre due partite nel corso della serie. Prima di quest’anno, soltanto in quattro occasioni una squadra piazzatasi al primo posto in NBA non era riuscita a superare un turno di playoff contro l’ottava in classifica: i Seattle SuperSonics contro i Denver Nuggets nel 1993-1994, i Miami Heat coi New York Knicks nel 1997-1998 e nel 1998-1999 e i Dallas Mavericks coi Golden State Warriors nel 2008.

Breaking: Mike Budenholzer is out as Milwaukee Bucks head coach, sources tell @wojespn. pic.twitter.com/2tjCoTMAdp

— NBA on ESPN (@ESPNNBA) May 4, 2023

Sotto la guida di Budenholzer, Milwaukee ha chiuso la regular season al primo posto in ben tre stagioni su cinque (2018-2019, anno in cui l’ex assistente di Gregg Popovich ai San Antonio Spurs venne eletto Coach of the Year per la seconda volta in carriera, 2019-2020 e quest’anno), in cui i Bucks hanno sempre avuto il miglior record della lega. Nelle altre due annate da head coach di Antetokounmpo e compagni, invece, Budenholzer ha ottenuto due terzi posti (2020-2021 e 2021-2022) e, soprattutto, nel 2021 ha condotto i Milwaukee Bucks alla vittoria del titolo NBA. Un trionfo che ai Cervi del Wisconsin mancava addirittura dal 1971, anno in cui i Bucks vinsero il loro primo storico anello trascinati dalla leggendaria coppia formata da Kareem Abdul-Jabbar e Oscar Robertson.

Un risultato a dir poco degno di nota quello ottenuto da Budenholzer, sotto la cui guida Giannis Antetokounmpo ha raggiunto la definitiva consacrazione in NBA, imponendosi come uno dei migliori giocatori al mondo e vincendo due MVP consecutivi (2018-2019 e 2019-2020), un campionato e un MVP delle Finali (2020-2021) e un premio di Difensore dell’anno (2019-2020). Dopo la splendida cavalcata dei Bucks, capaci di battere, nell’ordine, i Miami Heat (finalisti l’anno precedente) per 4-1 al primo turno, i Brooklyn Nets di Kevin Durant, James Harden e Kyrie Irving per 4-3 in semifinale di Conference al supplementare di gara-7 in trasferta, gli Atlanta Hawks (squadra di cui Budenholzer fu allenatore dal 2013 al 2018, centrando il miglior record nella storia della franchigia della Georgia, ben 60 vittorie e appena 22 sconfitte, e raggiungendo le Finali di Conference nel 2014-2015, anno in cui si aggiudicò anche il premio di Allenatore dell’anno) per 4-2 in Finale di Conference e i Phoenix Suns di Chris Paul e Devin Booker per 4-2 alle Finals in rimonta (da 2-0 per Phoenix a 4-2 per Milwaukee).

The Milwaukee Bucks part ways with head coach Mike Budenholzer. https://t.co/sF1awvROtf

— Milwaukee Bucks (@Bucks) May 4, 2023

Un traguardo leggendario che il front office di Milwaukee aveva deciso di premiare con un rinnovo fino al 2024 per il suo head coach nativo di Holbrook, in Arizona. La separazione tra le parti, però, è arrivata con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto. Negli anni trascorsi con Budenholzer in panchina, i Bucks hanno sempre vinto e convinto in regular season, mentre ai playoff hanno deluso le aspettative iniziali in alcune occasioni. Nel 2018-2019, primo anno con Bud allenatore, Milwaukee raggiunge le Conference Finals per la prima volta dal 2001, arrendendosi in sei gare al cospetto dei Toronto Raptors di Kawhi Leonard futuri campioni NBA, in un anno in cui molti si aspettavano che la franchigia del Wisconsin potesse approdare alle Finals per la prima volta dal 1974.

Va decisamente peggio l’anno seguente e nel 2022, con i Bucks eliminati rispettivamente al secondo turno dai Miami Heat in appena cinque partite e dai Boston Celtics in gara-7. La sconfitta più amara, però, è senza alcun dubbio quella di quest’anno, la prima al primo turno dei playoff dal 2018. Nonostante in molte occasioni i Bucks di Budenholzer siano stati eliminati contro avversari ampiamente alla loro portata, è opportuno ricordare che tra il 2019 e il 2022 (escludendo il 2021, anno della vittoria del titolo) Milwaukee ha sempre perso contro squadre che hanno disputato le Finals: Toronto Raptors campioni NBA nel 2019, Miami Heat sconfitti dai Los Angeles Lakers nel 2020 e Boston Celtics battuti dai Golden State Warriors l’anno scorso.

Three of the last four coaches to win an NBA title have been fired by their respective teams.

◻️ 2021 Bucks, Mike Budenholzer
◻️ 2020 Lakers, Frank Vogel
◻️ 2019 Raptors, Nick Nurse pic.twitter.com/iP54ScPJi3

— The Athletic (@TheAthletic) May 4, 2023

Insomma, i Bucks hanno anche dovuto fare i conti con problemi fisici o incroci sfavorevoli, ma nel complesso il bilancio di coach Bud è più che positivo, e non certo soltanto per la vittoria del titolo, per cui in molti si aspettavano che Milwaukee decidesse di onorare il contratto col suo allenatore almeno fino alla naturale scadenza. Del resto, anche il general manager della franchigia, Jon Horst, non ha nascosto che si sia trattato di una decisione molto difficile. Durante la sua carriera da allenatore, Budenholzer si è sin da subito imposto tra i migliori allenatori della lega, distinguendosi per il suo stile di gioco offensivo basato su una combinazione di movimento del pallone, tiri da tre punti e gioco di squadra.

I suoi giocatori sono spinti a passare il pallone rapidamente e a muoversi senza la palla per creare spazi e opportunità di tiro aperto. Questo stile di gioco richiede una grande quantità di comunicazione e visione di gioco da parte dei giocatori, in quanto devono essere in grado di individuare gli spazi vuoti e passare il pallone con precisione. Antetokounmpo è migliorato molto sotto quest’aspetto nel corso degli anni trascorsi con l’ex allenatore degli Atlanta Hawks, tanto da non scendere mai sotto i 5.6 assist a partita (nei quattro anni precedenti, invece, non era mai andato oltre quota 5.4) e far registrare ben 28 delle sue 37 triple doppie in carriera tra regular season e playoff.

BREAKING: The Bucks fire Mike Budenholzer pic.twitter.com/bEPU1cLGZI

— NBACentral (@TheNBACentral) May 4, 2023

Un altro elemento distintivo dello stile di gioco di Budenholzer è l’importanza delle conclusioni da dietro l’arco. L’allenatore classe ‘69 crede che i tiri da tre punti siano la chiave per il successo offensivo nella NBA moderna, in quanto rappresentano un modo efficiente per segnare punti e mettere pressione sulla difesa avversaria. I suoi giocatori sono incoraggiati a cercare i tiri da tre aperti e a lavorare per creare opportunità di tiro dalla distanza. Anche per ciò che concerne i tiri da tre (non proprio la specialità della casa), Antetokounmpo è migliorato e non poco nel quinquennio di Budenholzer, totalizzando le sue medie più alte per triple tentate e segnate a partita tra il 2018-2019 e questa stagione.

Lo stile di gioco di Budenholzer, inoltre, si distingue anche per l’attenzione che presta alla difesa. Le sue squadre sono note per essere abili nella difesa a uomo, e lavorano per limitare i tiri aperti degli avversari e le opportunità di rimbalzo offensivo. Budenholzer crede che una solida difesa sia la base per il successo offensivo, e incoraggia i suoi giocatori a lavorare insieme per chiudere le linee di passaggio e impedire i tiri avversari. Sotto la sua guida, è risaltata particolarmente l’abilità difensiva dello specialista Jrue Holiday, inserito nell’All-Defensive Team in tre occasioni con Budenholzer (First Team nel 2021, Second Team nel 2019 e nel 2022). Non è affatto da meno Antetokounmpo, inserito quattro volte consecutive nel primo quintetto difensivo (dal 2019 al 2022) e, soprattutto, vincitore del premio di Defensive Player of the Year nella stagione 2019-2020.

Mike Budenholzer finished his Bucks tenure with a 271-120 regular season record in five seasons.

Milwaukee also went 39-26 in the postseason under Budenholzer, including winning the 2021 NBA Championship. pic.twitter.com/7um9TyHHZy

— ClutchPoints (@ClutchPointsApp) May 4, 2023

Per i Bucks non sarà affatto semplice individuare il sostituto di Budenholzer e ripartire da una nuova guida tecnica, soprattutto in virtù del fatto che nella conferenza stampa al termine della decisiva gara-5 persa 128-126 all’overtime con Miami (Milwaukee era avanti di ben sedici punti all’inizio del quarto quarto), Antetokounmpo aveva dichiarato che parlare di fallimento nello sport è sbagliato, ricevendo l’approvazione di numerose icone del mondo dello sport, da Steve Kerr a Carlo Ancelotti. La decisione del front office di Milwaukee di licenziare Budenholzer, in questo senso, è decisamente in controtendenza rispetto alle parole del suo giocatore più forte e rappresentativo, leader tecnico e carismatico di una squadra che a fine stagione potrebbe perdere a zero Brook Lopez, Joe Ingles e Jae Crowder, in scadenza di contratto, ma avranno almeno per un altro anno i vari Middleton (opzione giocatore per la prossima stagione), Holiday, Portis, Connaughton e lo stesso Antetokounmpo.

Dennis Izzo

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About Dennis Izzo

Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.

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