La quindicesima giornata di Serie A si apre con una sfida che promette spettacolo, una gara che sa tanto di spareggio Scudetto: al San Paolo il Napoli capolista ospita la Juventus campione in carica e attualmente terza, in quella che si preannuncia essere una sfida ricca di emozioni e in cui sicuramente le due squadre si affideranno ai loro principali trascinatori per avere la meglio e spezzare l’equilibrio che si verrà presumibilmente a creare tra due formazioni che hanno molte caratteristiche in comune, così come si differenziano per tanti aspetti, e se la giocheranno alla pari. Si tratta di una di quelle partite in cui spesso e volentieri risulta decisiva la giocata di un campione, capace di sbrogliare la matassa in un momento chiave del match, nonché di una delle sfide più attese della storia del calcio italiano, non soltanto dai tifosi azzurri e bianconeri, ma anche da parte dei numerosi appassionati del mondo del pallone.
Più volte, infatti, le due squadre si sono date battaglia per lo Scudetto e la rivalità tra queste due formazioni, in campo e fuori, fa sì che ogni volta che si incrociano si crei un’atmosfera a dir poco surreale. Dal 1926 ad oggi, Napoli e Juventus si sono affrontate 71 volte nel capoluogo campano, con gli azzurri che sono stati in grado di imporsi in 23 occasioni, perdendo 21 volte (ben 27 i pareggi, dunque). Nelle ultime dieci partite disputate al San Paolo, i partenopei hanno portato a casa l’intera posta in palio in ben sei occasioni, perdendo soltanto una volta (3-1 nel 2014-2015 sotto la guida di Rafa Benítez) e pareggiando tre volte, con la Vecchia Signora che spesso fatica in quel di Fuorigrotta.
Tra le sfide più indimenticabili in casa Napoli, impossibile non citare il 2-1 propiziato dalle reti di Renica e Romano e dall’illusorio pareggio ospite firmato Serena, datato 29 marzo 1987: anche e soprattutto grazie a quel fondamentale successo, gli azzurri a fine anno vinsero il loro primo Scudetto. Nell’anno del secondo Tricolore, invece, il Napoli si impose per 3-1 (doppietta di Maradona e gol di Francini a rispondere al rigore di De Agostini) il 25 marzo 1990, mentre per ciò che concerne i giorni nostri rientrano in questa classifica il 3-1 del 25 marzo 2010, con le reti di Hamsik, Quagliarella e Lavezzi che rimontarono l’iniziale vantaggio bianconero siglato da Chiellini, il 3-0 del 9 gennaio 2011 con tripletta del Matador Edinson Cavani e il 2-0 del 30 marzo 2014 (a segno Callejón e Mertens). Piuttosto significativo anche il successo più recente, ossia il 2-1 del 26 settembre 2015 ottenuto grazie alle segnature di Insigne e Higuaín.
Quest’ultimo è il grande ex della sfida di questa sera, essendosi trasferito alla Juventus al termine della stagione 2015-2016, l’annata migliore della sua carriera (38 reti in 42 presenze tra campionato e coppe e record di gol messi a segno in un singolo campionato, 36). Un colpo di mercato da ben 90 milioni di euro per i bianconeri, un affare che a tanti tifosi azzurri non è ancora andato giù, anche se a onor del vero questi ultimi non sono mai andati oltre i semplici sfottò e i fischi riservatigli in occasione della semifinale di ritorno vinta per 3-2 dal Napoli lo scorso 5 aprile e del pareggio per 1-1 in campionato di tre giorni prima, in entrambi i casi al San Paolo. Il Pipita è riuscito a recuperare appena in tempo per non mancare a questo grande appuntamento, anche se non potrà per forza di cosa partire dal primo minuto: ad impedirglielo è la frattura alla mano sinistra che lo ha costretto ad operarsi quattro giorni fa. Ciò detto, è piuttosto comprensibile che un giocatore come lui voglia a tutti i costi essere in campo, al di là dei suoi trascorsi in quel di Napoli: giocare partite del genere è il sogno di chiunque, in quanto si tratta di una partita piuttosto diversa dalle altre per tutta una serie di motivi.
Anche sul fronte bianconero questo duello rievoca tanti ricordi positivi: tra questi, indimenticabile il 2-0 propiziato dalle reti di Ravanelli e di un giovane Del Piero con cui la Vecchia Signora si impose per 2-0 al San Paolo il 18 settembre 1994, ponendo le basi per la vittoria dello Scudetto e iniziando nel migliore dei modi un ciclo, quello di Marcello Lippi (reduce proprio da un’esperienza sulla panchina del Napoli), che si rivelerà piuttosto vincente. Non è da meno il 2-1 del 9 novembre 1997, con il vantaggio bianconero ad opera di Zidane e l’ex di turno Fonseca che gelò il San Paolo nel finale e rispose all’illusorio pareggio di Bellucci, permettendo alla Juventus di conquistare punti pesantissimi in ottica Scudetto. Prima della stagione 2014-2015, l’ultimo successo in ordine cronologico dei campioni d’Italia in carica in casa del Napoli risultava essere un 2-1 del 30 settembre 2000, con gli azzurri che sono stati capaci di mantenere l’imbattibilità interna con i bianconeri per quasi quindici anni. Più precisamente, dal ritorno in massima serie di entrambe le società ad oggi, si contano sei affermazioni dei partenopei, tre pareggi e nove vittorie bianconere in dieci partite disputate al San Paolo.
Dal 2007-2008 ad oggi, inoltre, i migliori marcatori delle due squadre nel duello al San Paolo sono Marek Hamsik per i padroni di casa e Giorgio Chiellini per gli ospiti: il primo ha messo a referto ben quattro reti contro i bianconeri di fronte al pubblico azzurro, andando a segno con una doppietta nel pareggio per 3-3 del 29 novembre 2011 e trovando la via del gol nella vittoria per 3-1 del 25 marzo 2010 e nel pareggio per 1-1 dello scorso anno, precedendo di una sola rete il suo ex compagno di squadra Edinson Cavani, autore di tre reti contro la Juventus (tutte e tre nel 3-0 del 9 gennaio 2011), mentre il secondo ha all’attivo due reti in carriera sul prato del San Paolo, di cui una nella già citata sconfitta per 3-1 della stagione 2009-2010 e l’altra nel pareggio per 1-1 del 1 marzo 2013, risultando dunque l’unico giocatore della Vecchia Signora ad aver segnato più di un gol ai partenopei negli ultimi dieci anni. Tra i giocatori che saranno in campo questa sera, invece, hanno già segnato Callejón, Mertens (entrambi nel successo per 2-0 datato 30 marzo 2014) e Insigne (autore del momentaneo vantaggio dei suoi nella vittoria per 2-1 del 26 settembre 2015), che si aggiungono al loro capitano slovacco per i padroni di casa, e Khedira, a segno nel pareggio per 1-1 dello scorso 2 aprile. Menzione speciale, inoltre, per Gonzalo Higuaín, che ha sì timbrato il cartellino in questa sfida, ma nel 2015-2016, quando indossava ancora la maglia del Napoli, e fin qui ha colpito sul campo della sua ex squadra soltanto l’anno scorso in Coppa Italia (doppietta nell’ininfluente ko per 3-2 nella semifinale di ritorno).
Insomma, si tratta di una sfida particolarmente speciale, una vera e propria classica del calcio italiano: quest’anno, in particolar modo, il duello è ancor più intrigante. Dopo tanti anni in cui le due squadre hanno avuto difficoltà a tornare ai vertici della Serie A con continuità – la Juventus ha dovuto fare i conti con due settimi posti consecutivi, mentre il Napoli ha faticato e non poco prima di imporsi tra le grandi – da un paio di stagioni a dettare legge in campionato ci sono loro. I bianconeri si sono accaparrati addirittura gli ultimi sette Scudetti, dimostrando una palese superiorità nei confronti delle tante rivali che hanno provato ad ostacolarne la marcia nel corso degli ultimi anni, azzurri in primis, ma quest’anno il loro avvio è stato più complicato rispetto alle trionfali stagioni precedenti. Dal punto di vista tattico, lo spumeggiante calcio di Sarri si scontra con la compattezza dell’assetto di Allegri: i due allenatori toscani, entrambi reduci da una gavetta che li ha portati a questi livelli, sono attualmente due dei migliori tecnici in circolazione, in Italia e non solo, e vederli sfidarsi è sempre un piacere.
Per ciò che concerne le scelte dei due allenatori, Sarri ritrova Albiol al centro della difesa e sembra propenso a puntare su Maggio sulla corsia di destra, spostando dunque Hysaj su quella di sinistra e relegando in panchina Mario Rui. Conferme, invece, per i terzetti di centrocampo (Allan-Jorginho-Hamsik) e attacco (Callejón-Mertens-Insigne). Allegri, dal canto suo, pareva aver risolto la questione centravanti affidando una maglia da titolare a Mandžukić, ma il croato si è infortunato nella rifinitura e non prenderà parte alla trasferta in terra campana: al suo posto, l’allenatore livornese potrebbe rischiare il grande ex Higuaín dal primo minuto o puntare su Dybala centravanti. Sulle fasce, invece, dovrebbero esserci De Sciglio e Asamoah, mentre alla lista indisponibili si aggiunge il nome di Höwedes, non convocato per la sfida. Attualmente primo in classifica con 38 punti, il Napoli resterebbe saldo al comando anche in caso di sconfitta, in attesa del risultato della sfida tra Inter e Chievo, mentre la Juventus andrebbe a un solo punto di distacco dagli azzurri (attualmente, infatti, gli uomini di Allegri sono a quota 34): in caso di pareggio, invece, la situazione resterebbe invariata (azzurri saldamente al comando e bianconeri terzi col rischio di essere raggiunti dalla Roma), mentre se dovessero vincere i padroni di casa, i punti di vantaggio sulla Vecchia Signora diventerebbero addirittura sette.
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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