Dopo più di un mese di assenza, torna la MotoGP. Lo fa in grande stile e con tante novità sul fronte mercato piloti. Dopo il triste annuncio di Rossi si rimescolano le tessere del mosaico:
Viñales rescinde consensualmente con Yamaha, lo spagnolo abbandonerà la casa di Iwata con un anno di anticipo per sposare il progetto Aprilia. Scelta coraggiosa abbandonare un top team per un progetto in via di sviluppo: la pressione psicologica sarà stata l’ago della bilancia?
Al suo posto, in sella (finalmente) ad una Yamaha Factory, andrà Franco Morbidelli. L’italo-brasiliano, però, costretto ad operarsi, non correrà per i prossimi 3 GP. A rimpiazzarlo, un ritorno di fiamma per la MotoGP: Cal Crutchlow.
Cal, però, non è l’unico a risalire in sella in Stiria: Dani Pedrosa correrà come wildcard per KTM, di cui è già collaudatore. Restando in casa KTM, sponda Tech 3, arriva l’ufficialità della line-up 2022: Raúl Fernández raggiunge l’attuale compagno di team Remy Gardner. I due protagonisti dell’attuale Moto2 saranno nuovamente insieme l’anno prossimo. A farne le spese sono Iker Lecuona e Danilo Petrucci: entrambi senza contratto, con dei futuri incerti.
Molte novità anche sul fronte calendario: cancellate le tappe in Australia e Thailandia. Il GP della Malesia, invece, è stato anticipato di una settimana per consentire l’inserimento di una seconda tappa a Portimão.
Tornando al weekend di gara: in Stiria il poleman è Jorge Martin. Con la sua Pramac abbatte il record della pista e conquista la seconda pole stagionale, mettendosi alle spalle Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo. Sfortunato il francese della Yamaha, la cui pole (e giro record) sono stati cancellati per aver violato, seppur di poco, i limiti della pista.
Seconda fila composta da Jack Miller, l’iridato Joan Mir e Johann Zarco. La griglia di partenza è il riflesso del circuito: veloce e con poche curve, dove il motore fa la differenza. Non a caso, quattro Desmosedici si trovano nelle prime sei caselle.
Bene Aleix Espargaró con Aprilia, sempre costante lo spagnolo che si posiziona subito dietro ai “big” in 7ª casella. Alle sue spalle, Marc Márquez e Maverick Viñales.
KTM fa stranamente fatica nel circuito di casa: il migliore è Miguel Oliveira in 12ª posizione, Pedrosa 14°. Valentino Rossi scatta dalla 17ª casella; Crutchlow ultimo.
La domenica di gara comincia con la Moto3: l’imprevedibilità del tracciato dovuta al clima ha causato molta confusione sulla scelta delle gomme. Alla fine a spuntarla è il solito Pedro Acosta, montando le gomme da bagnato nonostante la pista si stesse asciugando. Il rookie maravilla ottiene la sua quinta vittoria stagionale. Secondo Sergio García, nonostante la caduta all’ultimo giro. Sul gradino più basso del podio il nostro Romano Fenati.
In Moto2 prima vittoria di stagione per Marco Bezzecchi: per l’italiano del team VR46 ancora un piccolo barlume di speranza per riaprire il mondiale. Aron Canet fa secondo; terzo Augusto Fernández.
Alle 14, al RedBull Ring, si accende il semaforo della MotoGP: circuito apparentemente asciutto, nonostante le previsioni indichino precipitazioni. In tal caso, l’opzione flag-to-flag per permettere ai piloti di cambiare le moto ai box.
Gran partenza da parte delle Ducati di Bagnaia e Martin: sfruttano entrambi il motore delle loro Desmosedici per prendere margine sui loro inseguitori. Subito dietro bene anche Marc Márquez (nonostante qualche ingresso ai limiti del regolamento) e Mir.
Al secondo giro Dani Pedrosa perde il controllo della propria moto in uscita di curva: Savadori lo prende in pieno. Il brutto incidente, con tanto di fiamme in pista, costringe la direzione gara ad esporre la bandiera rossa. Gara sospesa: seconda partenza riprogrammata con lo schieramento originale.
Riparte la MotoGP. Maverick Viñales nel warm-up fa spegnere la moto: costretto a partire dalla pit-lane. Ottimo, invece, lo spunto di Jack Miller: l’australiano prende subito il comando della corsa, marcato stretto da Martin e Mir. Male la seconda partenza di Pecco Bagnaia: l’italiano perde oltre sei posizioni.
Nel mentre, Marc Márquez rende un’altra carenata nei confronti di Aleix Espargaró: la tensione tra i due costa loro diverse posizioni. Lo spagnolo dell’Aprilia, però, al sesto giro, è costretto a ritirarsi dalla gara.
Lì davanti, Jack Miller, compiendo qualche sbavatura di troppo, favorisce il triplice sorpasso di Martin, Mir e Quartararo. Subito dietro troviamo Johann Zarco ed i piloti del team di Lucio Cecchinello: Alex Márquez e Takaaki Nakagami.
Sfortunatissimo Viñales: nel tentativo di scalare la classifica, eccede i limiti della pista più volte: long lap penalty per lui. Stessa penalità per Enea Bastianini: la difficoltà del tracciato si fa sentire.
KTM conferma le difficoltà del sabato: Oliveira costretto al ritiro per un problema tecnico. (Il portoghese gareggiava con un infortunio alla mano rimediato il venerdì). Brad Binder, invece, gira nella parte bassa della top 10.
Male Ducati: Jack Miller si stende in curva 7 al 18° giro, nel tentativo di inseguire il podio chiuso virtualmente da Fabio Quartararo. Conducono la gara Jorge Martin e Joan Mir a debita distanza dagli inseguitori. Il rookie della Pramac non cede minimamente e l’iridato fa fatica a stare al passo.
Taglia il traguardo per primo Martinator: prima vittoria MotoGP della sua carriera. Gran talento in casa Pramac. Giunge secondo Joan Mir; chiude il podio il leader del mondiale Fabio Quartararo. Termina con una penalità di 3 secondi ed una 11ª posizione la gara di Pecco Bagnaia: l’italiano della Ducati ha tradito le aspettative? Ha gettato la chance di riaprire il mondiale, considerando la pista favorevole a Ducati?
Appuntamento a settimana prossima, sempre al Redbull Ring, per quella che potrebbe essere una gara determinante per capire le sorti del mondiale.
I primi 15 classificati:
Luca Lazzaro
Fonte foto: Alex Farinelli
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Nasce a Catania nell’ottobre del ’98. Muove i primi passi nello sport alla tenera età di 6 anni, iniziando a giocare a calcio. Abbandona successivamente il mondo del pallone intorno alla maggiore età per concentrarsi negli studi. Grazie alla complicità del padre e dei fratelli maggiori, inizia ad appassionarsi al motociclismo; ma è dalla mamma che prende la vocazione della scrittura. Diplomatosi al liceo linguistico Principe Umberto di Savoia, decide di proseguire la sua formazione frequentando il corso di laurea in Scienze e Lingue per la comunicazione Internazionale affinché possa realizzare il sogno di diventare giornalista sportivo. Amante del mondo hi-tech, della fotografia e della musica, senza distinzione di genere alcuno. Una sua peculiarità? Adora l’arancione. Un difetto? Il suo lieve disturbo ossessivo compulsivo, una lama a doppio taglio che lo conduce dritto al suo motto: «Una cosa o la fai bene, o non la fai.»