È tempo di MotoGP. Ci troviamo a Phillip Island, in Australia, senza dubbio il circuito più suggestivo di tutto il motomondiale. L’isola ospita il terzultimo appuntamento del calendario, a cui seguiranno le tappe di Sepang e Valencia per decretare le sorti del campionato.
Dopo tre anni d’attesa, ritorna finalmente l’Australia. L’ultimo Gran Premio disputato da queste parti risale al “lontano” 2019, anno in cui Márquez vinse il suo ottavo titolo mondiale. Da allora sembra passata un’eternità: è cambiato il mondo intero, motori inclusi. Non è un caso che, al ritorno in pista, tutte e tre le classi (Moto3, Moto2 e MotoGP) abbiano infranto il record del miglior giro nelle rispettive categorie.
In MotoGP, ad aggiudicarsi pole e record della pista, è Jorge Martín con la sua Ducati del team Pramac. In seconda posizione troviamo Marc Márquez, grazie ad un’ottima strategia in qualifica: piazzarsi alle spalle di Pecco Bagnaia e farsi trainare. Difatti, Pecco, parte terzo.
Riflettori puntati anche sugli altri due protagonisti del mondiale: Aleix Espargaró scatta dalla 4ª casella; mentre Fabio Quartararo dalla 5ª. Per il transalpino, due lunghezze di vantaggio in campionato su Bagnaia; 20 su Espargaró. Non sono più ammessi passi falsi.
Attenzione anche al padrone di casa Jack Miller dall’ottava casella; Enea Bastianini costretto alla rimonta dalla tredicesima. Alex Rins chiude la top ten. Nervi tesi.
La domenica italiana delle due ruote comincia prestissimo: in Italia sono le 5.00, in Australia le 14.00.
Parte la MotoGP:
Partenza monstre di Fabio Quartararo, che riesce a portarsi subito in terza posizione, ma l’illusione dura solo poche curve. Ottimo inizio da parte di Martín e Márquez, i quali mantengono rispettivamente la prima e la seconda posizione.
Fabio Quartararo, dopo un avvio incoraggiante, fa fatica nella lotta con Aleix Espargaró, perdendo un paio di posizioni. La fatica di Quartararo si concretizza al quarto giro: il francese sbaglia la staccata, va larghissimo e rientra in 22ª posizione. Manovra che costa caro all’iridato: costretto ad una rimonta disperata. Jack Miller risale dalle retrovie.
Scala tante posizioni e viene su bene Rins; nel frattempo Miller arriva alla terza posizione di Bagnaia e non gliele manda a dire: i due ingaggiano un testa a testa da brividi. Dopo qualche botta e risposta tra i due Ducatisti, arriva Rins a beffare entrambi.
Al nono giro, Alex Márquez rovina i piani di Jack Miller perdendo il controllo della sua moto e stendendo l’australiano nel suo GP di casa. Tanto brutta quanto pericolosa la manovra da parte dello spagnolo, fortunatamente nessuna conseguenza.
Lì davanti Martín e Márquez comandano la corsa, ma non abbastanza da guadagnare margine sugli inseguitori. Arrivano arrembanti Rins e Bagnaia, portandosi dietro Bezzecchi, Espargaró, Binder e Marini.
CLAMOROSO! Fabio Quartararo, che aveva recuperato fino alla 15ª posizione, all’undicesimo giro, cade perdendo l’anteriore all’ingresso della curva 2. Pesa come un macigno questo DNF per il transalpino.
Nelle posizioni di vertice succede di tutto: Rins sbaraglia la concorrenza e sorpassa tutti. Bagnaia lotta con Márquez e si accoda. Martín perde parecchie posizioni e lotta con Bezzecchi per il quarto posto. Che spettacolo!
Giunti a metà gara va largo Rins, ne approfittano Bagnaia e Márquez. L’italiano tenta la fuga. Dalle retrovie spunta anche il nome di Bastianini, entrato nella top ten in 9ª posizione. Gruppo molto compatto.
Martín si inventa un sorpasso pazzesco ai danni di Márquez: tutte le posizioni del podio in discussione. Tuttavia, Marc non gliela rende facile e il giro dopo lo sorpassa nuovamente, prendendosi qualche rischio, favorendo il doppio sorpasso di Bezzecchi. Nel frattempo, Rins non lascia scappare Bagnaia e cerca di mettergli le ruote davanti. Una bagarre meravigliosa!
Bagnaia comanda la corsa a cinque giri dalla fine, con l’amico Bezzecchi nei suoi scarichi. Tantissimi i sorpassi in questo gruppone che vede Bastianini come fanalino di coda in settima posizione. Negli ultimi giri gli spagnoli Rins e Márquez appaiono indiavolati: scalzano Bezzecchi e puntano Pecco.
Ultimo giro al cardiopalma: Rins e Márquez sorpassano Bagnaia. I piloti si aggrappano ai freni, staccate all’ultimo sangue. Ad ogni modo, Rins non si piega agli attacchi di Márquez, resiste e porta a casa una vittoria storica per Suzuki. Pensare che l’anno prossimo il team nipponico non sarà in MotoGP, con questi risultati, scaturisce perplessità. Bagnaia si accontenta di una buonissima terza posizione che lo porta ad essere il nuovo leader del mondiale, a +14 su uno sfortunatissimo Fabio Quartararo.
Concludendo: Marco Bezzecchi termina 4° e diventa ufficialmente il rookie of the year, dopo una gara condotta quasi alla perfezione. Suona la Marcha Real per Alex Rins, che con questa vittoria diventa il settimo pilota a vincere quest’anno: Bagnaia, Quartararo, Bastianini, Oliveira, Espargaró e Miller gli altri 6.
I primi 15 classificati:
Luca Lazzaro
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